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Benevento, 13-11-2017 21:59 ____
L'Associazione Vaccini Liberi Campania ha affrontato il delicato tema della obbligatorieta' di questa pratica medica
Perche' vaccinare tutti allo stesso modo quando non c'e' affatto una epidemia? Non vogliamo che il vaccino sia un atto di fede ma una libera scelta
Nostro servizio
  

L'argomento era molto delicato, si parlava di vaccinazioni, ora rese obbligatorie e dei danni che esse portano o possono apportare all'organismo umano.
Non c'è stato contraddittorio, nel senso che la numerosa platea ed il tavolo erano tutti orientati alla ricerca della libertà di scelta.
Il presidente dell'Ordine dei Medici ha affidato alla Stampa il suo diniego e la sua riprovazione per l'iniziativa.
Parimenti hanno fatto i direttori generali di Asl ed Ospedale "Rummo" inseriti nel manifesto tra gli invitati a loro insaputa, hanno detto.
Tuttavia, non ci è parso nulla di estremizzato.
E' una faccia della medaglia, certo la meno seguita, quella meno sostenuta, quella osteggiata, ma che neanche va demonizzata.
E dunque nel racconto che facciamo si tenga conto che questa è la visione di un gruppo, dell'Associazione Vaccini Liberi Campania (Valica) presieduta da Raffaela Manna che ha trattato il tema: "Vaccinazioni: Atto di fede o libertà di scelta?"
Ad aprire i lavori, è stato il referente Valica Benevento, Marco Ialeggio. il quale ha parlato di una situazione in cui ci si è trovati obbligati ad adempiere, senza nessuna spiegazione, un'imposizione che, per questo, è violenta.
Sulla scienza non metto bocca, ha detto Ialeggio, ma sulla coscienza che è anche questione morale ed alle loro conseguenze, questo sì.
Ed allora diciamo che vogliamo evitare le etichette ed i pregiudizi e cerchiamo la chiarezza che è l'unica cosa che ci deve servire.
A seguire, il lungo intervento di Raffaela Manna che vanta l'adesione alla sua Associazione di circa 2.800 soci.
Perché vaccinare tutti allo stesso modo, si è chiesta, quando non c'è affatto una epidemia?
Manna ha ironizzato poi sul fatto che i medici che si schierano contro le vaccinazioni vengono radiati dall'Ordine mentre chi rompe i femori in sala operatoria per fare soldi, resta medico.
Raffaela Manna è stata però anche colpita atrocemente nei suoi più cari affetti familiari.
La sua figliola, nata nel 2010, dall'anno successivo è stata, infatti, soggetta a crisi epilettiche con danni che aumentano sempre di più.
Lei è convinta che i danni provocati all'organismo della sua figliola siano attribuibili alla vaccinazione.
Giacinto De Taranto, un ingegnere aerospaziale, ha esposto anche la problematica dei dirigenti scolastici che in molti casi non hanno compreso il testo della legge relativa alle vaccinazioni obbligatorie. Noi siamo solo dei genitori preoccupati che tendono alla libertà di scelta.
Rocco Fusco, medico, esperto in psicoimmunologia, ha parlato di nuovi studi portati avanti sul vivente che finiscono per agire su più organi e non si può pensare di sollecitare il sistema endocrino senza provocare danni. Bisogna quindi attivare il principio di precauzione che ci impone di indagare qualora ci potessero essere delle ipotesi di danno.
L'ultimo intervento è stato di Dario Miedico, medico legale ed epidemiologo, nei confronti del quale l'Ordine del Medici di Milano ha apertio la procedura per la radiazione.
Tuttavia Miedico ha sostenuto: Non sono un medico contro il vaccino di cui in alcuni luoghi soprattutto ne riconosco la notevole importanza e quindi sono un medico che crede nei vaccini.
Nonostante ciò nei miei confronti, all'età di 76 anni e già pensionato, è stato aperto il provvedimento della radiazione dopo 51 anni dalla laurea.
Ho cinque figli tutti vaccinati, ha detto, ma ho anche sette nipoti di cui nessuno è stato posto a vaccinazione nonostante tre dei loro padri, due miei figli e mio genero, siano dei medici anch'essi.
E pensate che io non voglia bene ai miei nipotini?
La storia dei bambini danneggiati dalla pratica vaccinale, ha proseguito Miedico, sono tutte uguali.
Egli ha anche tenuto a precisare che con il suo intervento non ha avuto l'intenzione di convincere nessuno ma solo di offrire degli elementi per una serena valutazione anche perché, egli ritiene, ci sia il modo di ridurre al massimo il rischio derivante dalle vaccinazioni.
Nel giuramento dei medici, quello ad Ippocrate, c'è un punto fermo che è quello di non danneggiare i propri pazienti ed invece i vaccini danneggiano.
Quindi ha lanciato la sfida ai governanti: Facciamo un'azione di ricerca con 1.000 bimbi vaccinati e 1.000 no.
La verità è che questo confronto però non avverrà mai perché sanno bene che i non vaccinati risulteranno essere in salute meglio degli altri.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

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