Benevento, 11-11-2017 13:25 |
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Il prossimo 19 novembre sara' inaugurata nella Caritas una Sala medica che sara' gestita dal personale sanitario del "Fatebenefratelli"
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Redazione |
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"Inaugureremo una Sala medica all'interno della Caritas".
Annuncio importante, questa mattina, da parte del direttore della Caritas Diocesana, don Nicola De Blasio, a conclusione della seconda giornata del Convegno diocesano delle Caritas Parrocchiali svoltosi al Seminario Arcivescovile di Benevento.
"E' necessario realizzare questo nuovo polo sul territorio: I numeri di povertà nel Sannio sono veramente allarmanti!" ha rimarcato don Nicola.
Il progetto prevede, dunque, una Sala medica aperta non solo per i migranti, ma anche per i tanti fruitori della Caritas in via San Pasquale.
Il personale medico sarà quello dell'Ospedale Fatebenefratelli.
L'inaugurazione del nuovo ambulatorio medico è stata fissata per il prossimo 19 novembre presso la sede Caritas di via San Pasquale nel capoluogo.
La data non è stata fissata a caso.
Infatti, quel giorno ricorre la Giornata mondiale della Povertà sancita da Papa Francesco.
Il convegno diocesano, intanto, ha visto la partecipazione, questa mattina, di Luca Collodi, giornalista, coordinatore di Radio Vaticana Italia-Segreteria della Comunicazione, e Paolo Beccegato, vicedirettore e responsabile Area Internazionale di Caritas Italiana.
Quest'ultimo ha lanciato una provocazione: "La Caritas non può fermarsi a questa funzione sociale.
Deve entrare nella scuola e partire dalle giovani generazioni per sensibilizzare il problema.
Non bastano le parrocchie".
"Siamo ormai nell’Era dei Muri", ha commentato amaramente Beccegato.
"Questi muri sono simbolo del fallimento della giustizia e della pace.
In definitiva un fallimento dell'umanità".
La mattinata, che ha visto anche una discussione sul ruolo dell'informazione nazionale, secondo gli intervenuti ancorata a determinati steccati, ha poi registrato l'importante intervento dell'arcivescovo di Benevento, monsignor Felice Accrocca: "Occorre farsi carico dei problemi altrui?" si è chiesto l'arcivescovo e si è data la seguente risposta: "E' necessaria una certa consapevolezza dello stato di disagio altrui ed occorre il sentimento della partecipazione a questo disagio".
Sulla povertà, monsignor Accrocca ha lanciato l'allarme: "Morire di fame è veramente una brutta bestia.
Non è una barzelletta.
Occorre riflettere, provando anche a creare una resistenza del pensiero.
Questa è la nostra arma che dobbiamo utilizzare".
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.
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