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Benevento, 18-10-2017 19:39 ____
La crisi idrica che sta attanagliando circa 30mila beneventani assume contorni severi: Senz'acqua la zona alta
Il dramma e' che la Regione non da' risposte e dunque non si puo' nemmeno ipotizzare quanto durera' l'emergenza. Parole di fuoco pronunciate dal presidente di Gesesa Luigi Abbate
Nostro servizio
  

Era stata anche ipotizzata la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e gli uffici ubicati nella zona alta della città per la mancanza d'acqua potabile.
Poi, però, con un'ordinanza diramata in serata, è stato, ma per domani, scongiurata questa evenienza e si è convenuto che dovranno essere chiuse scuole ed uffici entro le 14.00.
L'emergenza idrica, prevista ed annunciata già da mesi, è esplosa nel pomeriggio ma non si riescono a capirne le cause effettive.
Non piove da tempo immemorabile e l'acquedotto del Torano Biferno che alimenta Benevento soffre di questa situazione.
A ciò si aggiunga che ci sono problemi di ordine meramente tecnico riguardanti la gestione della condotta dell'Acquedotto principale che è in capo alla Regione Campania.
Infine, non sono da escludere le problematiche sulla rete che presenta, nel suo complesso, delle notevoli criticità relative alla dispersione di acqua.
Così dalle 14.00 di questo pomeriggio e sino alle 6.00 di domattina, 30mila persone di Benevento sono senza acqua.
Il pesante disservizio, secondo la Gesesa dovuto esclusivamente al taglio della fornitura del Torano-Biferno, è stato al centro di un summit di emergenza scattato in Sala Giunta tra Comune ed Ente gestore.
I primi provvedimenti adottati sono stati quelli di avviare dalle 19.00 alle 21.00 nelle zone di Capodimonte, Pacevecchia e viale Mellusi un servizio di emergenza con autobotti.
Ma non sarà acqua potabile come è oramai noto a tutti.
Viceversa, la stessa Gesesa provvederà a rifornire con acqua potabile la Casa circondariale di Capodimonte. 
A Palazzo Mosti sono stati presenti il vice sindaco, Mario Pasquariello, l'assessore, Vincenzo Russi, il capo di Gabinetto del Comune  Alfonso PIronti, il presidente della Gesesa, Luigi Abbate, con l'amministratore delegato, Piero Ferrari.
Con loro, i funzionari tecnici Mario De Vincentiis, Giovanni Tretola, Andrea Coletta e Chiara Spallone.
Il presidente Abbate ha esortato il sindaco Clemente Mastella, ancora fuori città, ad interrogare il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, convocandolo in un tavolo istituzionale: "La Regione non può lavarsene le mani.
Sta assetando 30.000 cittadini di Benevento"..
Poi ha aggiunto: "Questa crisi ha messo in luce una serie di inadempienze da parte della Regione.
Abbiamo fatto tutti i passi necessari, loro non ci hanno risposto comportandosi con supponenza e presunzione di fronte ad una città che viene bloccata dalla crisi".
Abbate ha voluto ribadire: "Ci stanno mandando 40 litri al secondo.
Occorre tentare di supplire a questa carenza".
L'amministratore delegato Ferrari ha sottolineato: "Questa è una crisi che parte da molto lontano.
Non è addebitabile alla Gesesa.
Sono più semplicemente arrivati i nodi al pettine.
E' arrivato il tempo di fare una Conferenza dei Servizi.
E' imbarazzante per tutti noi anche perché c'è stata una totale mancanza d'informazione da parte di altri nei nostri confronti".
Poi ha aggiunto: "Siamo spettatori inermi rispetto ad un problema che non possiamo gestire".
Ferrari ha, infine, voluto chiarire che il serbatoio principale di raccolta di acqua in due ore è salito soltanto di mezzo metro: "Ribadisco che si sono rotte delle pompe che vengono gestite dal Molise non da noi. O
ccorre riscrivere le regole del gioco".
Il vice sindaco Pasquariello ha detto: "C'è da capire il perché di questa carenza idrica. Lo faremo domani con il sindaco.
Se c'è stato un guasto delle pompe oppure se c'è una scelta in questo senso.
E' grave come la nostra città abbia una diminuizione della portata idrica senza un preavviso.
Il nostro capoluogo non può restare a secco".
Intanto però giusto dieci anni fa successe la stessa cosa e la città rimase a secco per oltre una settimana.
Passi in avanti da allora ad oggi, è di tutta evidenza, non ne sono stati fatti.
Ecco di seguito la disposizione firmata dal vice sindaco Mario Pasquariello in assenza del sindaco Mastella

ORDINANZA SINDACALE protocollo numero 88475 del 17 ottobre 2017

Vista la nota GT/16787/17 del 17 ottobre diretta alla Giunta Regionale della Campania, con la quale la Gesesa, società di gestione del servizio idrico della Città di Benevento ha comunicato di aver riscontrato una sensibile riduzione delle portate dell’acquedotto regionale Biferno e ha chiesto di conoscere i motivi di tali anomalie e soprattutto i tempi necessari a ristabilire le normali condizioni di fornitura idrica;
Vista la successiva nota PF/ac/16835/17 di oggi diretta al sindaco del Comune di Benevento con la quale la suddetta società ha comunicato che la richiesta di cui sopra è rimasta priva di riscontro e la portata idrica proveniente dal su indicato acquedotto regionale si è ridotta dai 90 litri al secondo in arrivo al serbatoio principale "Gesuiti" a circa 10 litri al secondo, tanto da costringere Gesesa ad interrompere l'erogazione idrica nelle zone interessate dalle 22.00 del 17 ottobre alle 6.00 del 18 ottobre e poi alle 14.00 odierne alle 6.00 di domani 19 ottobre;
Considerato che all’esito della riunione odierna tenuta dallo scrivente vice sindaco con l'assessore all'Ambiente e con i vertici della società, è emerso che in mancanza di notizie sulle cause della notevole riduzione idrica non si è in grado di effettuare un’attendibile previsione sulla durata e sull'entità dell’attuale crisi idrica;
Ritenuto che ad ogni buon fine occorre scongiurare pericoli per l’igiene e la salute pubblica dei cittadini;
Ritenuto che risultano particolarmente esposti la popolazione scolastica ed i dipendenti ed utenti di uffici pubblici ad alta concentrazione di persone;
Ravvisata la necessita di limitare i consumi idrici allo stretto necessario, riservando l'utilizzo di acqua potabile a scopi esclusivamente igienico-sanitari ed alimentari;
Considerato che le aree interessate dalla crisi idrica sono le seguenti: viale Mellusi, viale degli Atlantici con relative traverse; via Calandra; via Meomartini; via Rotili; via Avellino; via Fontanelle; piazza Castello; via Perasso; via Collevaccino; parte alta corso Garibaldi; quartiere Pacevecchia; quartiere Capodimonte; quartiere Ponticelli, Zona Asi (Area Industriale); contrada Cancelleria; contrada Coluonni e contrada San Vitale;

Ordina
Che nella giornata del 19 ottobre abbiano termine entro le 14.00 le attività scolastiche di ogni ordine e grado, ivi comprese quelle universitarie, che si svolgono in plessi e locali siti nelle aree cittadine di cui in premessa;
Che i responsabili degli uffici pubblici, ivi comprese le strutture amministrative di scuole ed università, siti nelle zone predette valutino, ciascuno per quanto di competenza, in relazione anche al numero dei dipendenti e dell'utenza, di anticipare nella giornata del 19 ottobre la chiusura degli uffici alle 14.00;
Che tutti i cittadini, le attività e quant'altro rientrante nelle menzionate aree osservino le norme e le pratiche a tutela della igiene e della salute;
Che sono confermate le limitazioni e i divieti sanciti dalla precedente Ordinanza Sindacale numero 59/2017.

Su richiesta del Comune, d'intesa con la Prefettura, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ha provveduto alla collocazione di cisterne di acqua non potabile, in via Carlo Labruzzi al Rione Capodimonte, in via La Salle, presso il Seminario Arcivescovile ed in via Pacevecchia, al capolinea degli autobus Urbani.
Il sindaco Mastella ha altresì convocato per domani, alle 11.30, un incontro di aggiornamento operativo sulla crisi idrica.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

comunicato n.106725



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