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Benevento, 15-10-2017 18:20 ____
Numeri terribili quelli che escono dal Dossier della Caritas sull'esclusione sociale. E' aumentata la poverta' tra le nuove generazioni
Le famiglie in difficolta' sono sempre piu' numerose. Sono 469 i nuovi censiti che sono si sono rivolti per la prima volta alla Caritas diocesana per ottenere un aiuto materiale. Si tratta del 78% in piu' rispetto all'anno precedente
di Diego De Lucia
  

"Chi viene da noi non è un problema, ma deve essere una risorsa.
La solidarietà non è solo un gesto di pietà, ma è un atto d'intelligenza in favore della crescita di un popolo".
L'arcivescovo di Benevento, monsignor Felice Accrocca, ha partecipato, questo pomeriggio, alla presentazione al pubblico del dossier 2016-2017 sull'esclusione sociale a cura della Caritas Diocesana.
L'incontro si è svolto presso la Sala conferenza della "Cittadella della Carità", in via San Pasquale, nel secondo anniversario della tremenda alluvione che, nel 2015, colpì il capoluogo sannita e diversi centri della provincia.
Il dossier non lascia adito a dubbi: idati sono amari e, purtroppo, allarmanti.
I numeri dicono quello che anche la percezione comune ci riferisce da tempo e cioè che nel territorio è aumentata la povertà tra le giovani generazioni e le famiglie in difficoltà a tirare avanti sono sempre più numerose.
Sono 469 i nuovi censiti che sono si sono rivolti per la prima volta alla Caritas diocesana per ottenere un aiuto materiale.
Si tratta del 78% in più rispetto all’anno precedente.
Di questi nuovi poveri, ben il 63,3% sono connazionali, mentre il 35,8% stranieri.
Dunque, il fenomeno dell'impoverimento della nostra società civile si aggrava in maniera esponenziale.
l nuclei familiari che ricorrono alla Caritas sono 234 e questi hanno a carico 160 minori.
Ancora una volta, la percentuale più alta, l’89%, viene registrata tra i nuclei di cittadinanza italiana.
Rispetto a queste aride cifre, alla Caritas ed in Diocesi si è pensato di scegliere una data con alto valore simbolico per sottolineare, alla pubblica attenzione, la gravità del problema.
Ogni 15 ottobre, dunque, in occasione dell'anniversario dell'alluvione del 2015, viene tratto un bilancio dell'andamento della povertà nel capoluogo e in provincia .
Maria Pia Mercaldo, responsabile dell’Osservatorio Povertà e Risorse della Caritas, che ha presentato il dossier, ha evidenziato un particolare aspetto della rilevazione statistica che fotografa l'andamento della società e non lascia presagire nulla di buono per il futuro del territorio: "Adesso anche i giovani cominciano ad accedere agli sportelli della Caritas.
Un dato nuovo rispetto agli altri anni".
Oltre a monsignor Accrocca, alla presentazione del dossier ha preso parte il direttore della Caritas di Benevento, don Nicola De Blasio.
Questi, intervenendo nel dibattito, si è soffermato sui  "ritorni" delle persone che si sono rivolte più volte alla Caritas. 
Don Nicola ha ricordato come si sia voluto proporre un modello nuovo che va oltre la mera assistenza in termini di fornitura di beni materiali e di sostegno: "Il welfare è qualcosa che, così com'è stato pensato, non funziona più, appartiene al secolo scorso ed il mondo è cambiato.
Noi proponiamo il modello del welcome".
In altre parole, il direttore ha lanciato la nuova sfida: "Accoglienza".
Praticamente, don Nicola ha rilanciato il programma che è stato illustrato nei mesi scorsi e che vede insieme cittadini italiani e stranieri, in particolare nei piccoli Comuni (sono già 14 quelli che hanno deciso di aderire al manifesto).
Questo progetto prova a creare benessere proprio dalle opportunità che arrivano in questo senso. 
Ecco perché la Caritas si è soffermata non soltanto sul vecchio welfare al "Welcome", ma ha voluto fare da guida in tre ambiti, cioé nei diversi filoni della accoglienza dei migranti che in acronimo suonano come Sia, Ptri e Sprar.
La Caritas ha voluto gettare, così, le basi per un approccio globale capace di fare del Sannio una terra accogliente in grado d'intercettare, attraverso proprio quelle strutture, fondi per famiglie povere, di favorire l’inclusione delle persone con disagio psichico e/o sociale, di accogliere dignitosamente i migranti.
Questo modello, in particolare nei vicini e confinanti centri dell'avellinese, che rientrano nell'ambito territoriale della Caritas Diocesana beneventana, ha consentito di registrare un vero e proprio risveglio delle attività anche economiche di Comuni che sembravano destinati letteralmente alla "chiusura" per mancanza di servizi pubblici e privati e soprattutto di abitanti.  
Mercaldo ha rimarcato: "Il quadro delineato nel dossier è molto critico perché, se negli anni passati la famiglia rappresentava una rete di sostegno alle difficoltà economiche del singolo, oggi è tutto il nucleo familiare che necessita di aiuto".
Infine, l'arcivescovo ha insistito sul concetto della solidarietà: "Deve essere una scelta intelligente di crescita volta ad aiutare chi è in difficoltà".
Monsignor Accrocca, infine, ha parlato anche del welcome: "E' uno stile di accoglienza che cerca, da un lato, di tener presenti le ragioni del buon governo, dall'altro spiega che chi si avvicina a noi deve essere guardato con benevolenza".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

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