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Benevento, 15-10-2017 13:48 ____
Claudio Ricci ed Umberto Del Basso De Caro a Pantano nel secondo anniversario dalla devastante alluvione che colpi' duramente il Sannio
Noi portiamo fatti e non parole e non veniamo qui per partecipare ad una... messa anche se la politica del tricche e ballacche paga. Dal Governo abbiamo ricevuto piu' soldi di tutti a livello nazionale e questo non lo ha consentito lo spirito santo..
Nostro servizio
  

Una splendida giornata di sole ha fatto da cornice alla celebrazione di un anniversario triste: il secondo dalla terribile alluvione che, nel 2015, sconvolse la città di Benevento, in parte, ed il Sannio, sempre in parte nonostante le carte dicano qualcosa di diverso.
Quando si vuole fare catastrofismo si parla di città devastata dalle acque e non è vero perché al viale Mellusi, al viale degli Atlantici, alla Pacevecchia, a Capodimonte oppure al Rione Libertà nemmeno si sono accorti di ciò che fosse successo; stesso discorso vale per i Comuni sanniti coinvolti nella catastrofe: una decina di essi e non 78.
Così il sottosegretario di Stato alle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro, intervenendo alla manifestazione voluta dal Comitato Pantano presieduto da Alfonso De Rosa e svoltasi a Pantano, in una delle zone più martoriate dalle acque che tracimando dal Calore produssero danni notevoli ai beni, fortunatamente non alle persone, in quella terribile notte tra il 14 ed il 15 ottobre del 2015 quando il cielo si aprì.
Infatti, sia De Caro che il presidente della Provincia, Claudio Ricci, hanno svolo i loro interventi soprattutto per mettere i fatti uno dietro l'altro e per confutare il presunto immobilismo del Governo rispetto agli aiuti da portare alla popolazione colpita dall'evento.
Noi portiamo fatti e non parole e non veniamo qui per partecipare ad una... messa.
Ad aprire i lavor,i è stato Danilo Parente, avvocato e cittadino della contrata che ha parlato di una data importante per questa comunità.
Ripartiamo da questo ristorante che rappresenta un momento di rinascita perché fu il primo a riaprire la sua attività dopo soli pochi mesi dall'alluvione.
A questo punto, è stato mandato in onda un filmato girato con l'ausilio di un aereo e, quindi, con una visione dall'alto dell'intera zona.
L'illustrazione è stata resa dal presidente De Rosa che ha parlato di un'alluvione che ha fatto danni lì dove non era giunta nemmeno quella del 1949, segno questo che il territorio ha subito mutazioni in negativo.
Tre le richieste più pressanti fatte da De Rosa a nome degli abitanti della contrada, richieste arcinote a chi come noi ha seguito dal primo giorno ogni iniziativa fatta dagli abitanti della zona: allargamento del ponticello che dà l'accesso alla contrada; collegamento del territorio alla Tangenziale Ovest ed infine arginatura in terra battuta del fiume.
Questo nella parte di contrada che va da Pantano a Sciabacca.
De Rosa ha chiesto, poi, che si provveda alla pulizia delle arcate del ponte ferroviario.
L'altra criticità è relativa alla foce con il torrente Serretelle.
Una volta le esondazioni non colpivano le abitazioni.
Oggi da Sciabacca e Monte Sant'Angelo si è creata una occlusione che fa da mini-diga. Una volta vi provvedeva Ferrovie dello Stato a tenere pulita la zona, ma è oramai da circa 20 anni che non si fa più nulla.
Ultimata l'esposizione delle criticità, la parola è passata al presidente della Provincia Claudio Ricci che ha tenuto il microfono per 40 minuti, troppo tempo che, sommato a quello di Del Basso De Caro, scarsi 30 minuti, non hanno consentito, vista poi l'ora tarda, l'apertura di un dibattito e così ci si è fermati solo agli interventi di Ricci e De Caro.
Il presidente della Rocca ha tenuto a precisare di non essere venuto per fare passerelle, come pure è stato accusato, ma a confrontarsi con la cittadinanza ed a tale riguardo ha fatto trovare a disposizione delle cartelline contenenti quattro pagine fitte di azioni svolte da quel 15 ottobre del 2015 ad oggi e per le prossime settimana e mesi.
Le parole, per quanto ci riguarda, stanno a zero ed alla cittadinanza rispondiamo con i fatti.
La Provincia c'è e vi è vicina, ha proseguito Ricci ed oggi essa è qui con il suo presidente ma anche con due consiglieri provinciali (Giovanni Campobasso e Giuseppe Di Cerbo) e tutti i suoi funzionari tecnici (tra il pubblico anche i consiglieri comunali Raffaele Del Vecchio ed Italo Di Dio del Pd). Presente anche il segretario cittadino del Partito Democratico, Giovanni De Lorenzo.
Non è vero, ha detto con tono forte il presidente, che non si è fatto nulla.
Se la politica ha il dovere della verità, questo deve appartenere a tutti ed anche a chi dice sciocchezze.
Tutte le somme ricevute le abbiamo spese ovviamente non solo a Pantano ma anche nel resto della provincia.
Diciamo però anche una grande verità, ha proseguito Ricci e cioè che la Provincia dei milioni di euro spesi e da spendere non li ha, non sono i nostri ma del Governo.
E dunque è falso dire che l'Esecutivo abbia dimenticato la provincia di Benevento, è ingeneroso e se questo è vero cioè che non la dimenticata, ci sarà pure stato qualcuno a Roma che ha sollecitato l'iter.
Le somme che abbiamo ricevuto sono di molto superiori a quelle concesse per altri gravi eventi alluvionali come Parma, Piacenza, la Liguria, la Sardegna.
Sottovoce diciamo pure che il Governo ha stanziato qualcosa in più per Benevento e qui lo spirito santo non c'entra...
Nessun nome e cognome fatto da Ricci, ma il riferimento era evidente a Del Basso De Caro seduto accanto a lui.
Per tornare ai lavori diciamo che siamo intervenuti sul fiume Tammaro ed interverremo sul Calore e poi sul Sabato.
L'isolotto di Serretelle sarà da subito eliminato.
Avete ragione a lamentarvi.
Immagino la tragedia del vivaista che d'un tratto vede sparire sotto il fango il lavoro di una vita. Purtroppo però il tocco magico non lo abbiamo ed anzi diffidate di chi vi promette la immediatezza nei lavori: Vi prende semplicemente in giro.
Tenete conto che solo per una gara d'appalto occorrono circa sei mesi senza considerare poi l'eventuale ricorso al Tar da parte di uno dei concorrenti che blocca così la procedura anche per mesi.
Negli ultimi due anni abbiamo rimesso in sicurezza quasi tutti i ponti che erano crollati, ha proseguito Ricci.
Qui è stato fatto subito tutto cioò che occorreva per tamponare l'emergenza. Da mesi poi lavorano già i forestali per ripulire i fiumi dalla vegetazione.
Ma tra un po', tra qualche settimana, parte quello che possiamo definire il primo vero grande intervento che vede l'impiego di circa 7,5 milioni di euro che per i 2/3 saranno spesi per il fiume Calore.
Affronteremo quindi tutte le criticità della zona e soprattutto metteremo mano alle sponde dei fiumi.
Tuteleremo la natura, questo sia chiaro, ma occorre anche che facciamo autocritica e ci interroghiamo se nei confronti della natura abbiamo veramente tutte le carte a posto...
Non sono tra quelli che piglia il rastrello per farsi vedere che pulisce le strada, ha detto Ricci con ovvio riferimento a Mastella.
Non sono andato nemmeno a farmi fare la foto con il trattorista che lavora alla pulizia del fiume.
Dove vado non lo pubblicizzo anche se mi rendo conto che la politica del tricche e ballacche paga...
Quindi Ricci ha ricordato che la Provincia ha intercettato 22 milioni di finanziamento per la sicurezza delle scuole, un finanziamento su un totale di 40 milioni di euro che il Governo ha assegnato alla intera Regione Campania.
La risposta a tutto ciò è che siamo stati veramente bravi avendo presentato progetto validi.
Questo è quanto, ha concluso Ricci. Vi chiederò al momento giusto di votare per chi ha fatto tanto per questa provincia e questa persona non sono io (ed anche in questo caso non ha fatto il nome di Del Basso De Caro ndr).
Ed a chiudere i lavori è stato proprio il sottosegretario che ha sottolineato il fatto che ci sia effettivamente un difetto di comunicazione.
Le cose fda noi atte non vengono veicolate adeguatamente all'opinione pubblica. La nostra, si dice, sia una società liquida che si uniforma cioè al suo contenitore, ma io non sono per questo assunto filosofico e nemmeno per il pensiero debole.
Sono, invece, per i fatti, anche se non nascondo che forse vale più andare a cantare con i bimbi alla cassa armonica...
E qui Del Basso ha ricordato nuovamente quello che ha ritenuto essere un grave gesto istituzionale quando l'assessore alle Opere Pubbliche della Giunta Mastella, Mario Pasquariello (il nome non è stato fatto ndr) disinvogliò i privati, con una sua dichiarazione, a presentare domanda di finanziamento per i danni subiti visto che poi dovevano essere restituiti.
La conseguenza di questa sbagliata comunicazione fu che su circa 700 schede presentate denunciando danni, solo 130 sono poi state trasformate in domande formali.
Su questa terribile vicenda, non c'è stato alcun pentimento. Mi sarei invece atteso un atto virile che dicesse: Mi sono sbagliato.
E qui Del Basso De Caro ha innestato il discorso della drammatizzazione di cui abbiamo parlato in apertura confermando che solo una parte della città è stata poi veramente colpita dall'alluvione.
Si è detto che sono stati gli "angeli del fango" ad operare, i generosi volontari che hanno spalato la melma.
Vanno ringraziati per questo, ma il Governo è stato presente eccome e lo ha fatto con i suoi uomini dell'esercito, della protezione civile e con i suoi costosi mezzi impiegati.
Ci hanno abbandonati, fu detto. Poi però come sono giunti i ministri in città qualcuno ha detto: Fanno la passerella.
L'altra considerazione da fare, ha proseguito del Basso De Caro, è che i tempi sono lunghi: Ma sono quelli della burocrazia.
Non si dimentichi che si stanno ancora liquidando somme per il terremoto del 1980 che è avvenuto 37 anni fa. Nel nostro caso siamo a soli due anni dall'evento...
Siamo adusi noi beneventani a mettere in risalto solo i dati negativi ma ci sono stati anche tanti interventi fatti.
Il ponte San Nicola è stato inaugurato con lo spumante ma ci fosse stato uno che si sia chiesto quei soldi da dove provenissero e così per il rifacimento della galleria Avellola.
Questi sono fatti.
Poi Del Basso De Caro ha sciolto l'interrogazione regina: Ma una pioggia, ancorché copiosa, può provocare tanti danni?
La verità, ha detto il parlamentare, è che i letti dei fiumi non sono stati mai puliti e l'acqua a più parti scorre a pelo dei terreni.
C'è la proposta di un Consorzio, del valore di 100 milioni di euro, per ripulire i fiumi a costo zero per la pubblica amministrazione.
L'utile, il Consorzio di aziende lo ricaverebbe dall'utilizzo degli inerti fluviali.
Combattiamo da un anno e mezzo per essere autorizzati a tanto...!
Ancora, il sottosegretario ha detto che la norma sull'indennizzo degli alluvionati non c'è mai sata.
L'abbiamo introdotta noi con la legge di stabilità del 2016.
Faremo ancora altro, molto altro ma non lo dico ora.
Per evitare di andare nella Villa Comunale a cantare, faremo prima i provvedimenti e poi li annunceremo.
Io mi affido ai documenti, agli atti amministrativi e non alle suggestioni.
Su questa frase si è concluso l'incontro celebrativo del secondo anniversario dall'alluvione.
L'intesa è a rivedersi presto.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.106623



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