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Benevento, 09-10-2017 18:56 ____
I soldi ci sono ma l'assurdo e' che non si riesce a spenderli a causa della burocrazia e del Nuovo Codice degli Appalti
Cosi' come messo inceppa le carte. Su 60 linee guida solo 15 sono state approvate ha detto Giuliano Campana, presidente nazionale dell'Ance che ha concluso la Giornata del Costruttore, evento svoltosi al Teatro San Vittorino
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"I soldi ci sono, ma l'assurdo è che non si riesce a spenderli a causa della burocrazia e del Nuovo Codice degli Appalti".
Giuliano Campana, presidente nazionale dell'Ance, ha concluso la seconda Giornata del Costruttore, evento promosso dall'Ance Benevento e svoltosi al Teatro San Vittorino nel centro storico di Benevento.
L'intera giornata dedicata ai vari interventi con le istituzioni è stata moderata dalla giornalista Melania Petriello. 
Campana ha attaccato la burocrazia che blocca i processi di crescita in Italia ma soprattutto nel Mezzogiorno: "Questo nuovo codice degli appalti, così come messo, inceppa le carte.
Su 60 linee guida solo 15 sono state approvate".
"Il Futuro del Sannio" è stato il titolo del seminario voluto da Ance di Benevento e si è discusso sulla rigenerazione urbana e smart city, sviluppo armonico della città, collegamenti strategici per il territorio e utilizzo e riutilizzo di materiali per nuove infrastrutture i temi sui cui si è dibattuto.
Dare un nuovo volto all'edilizia ed alla pianificazione urbanistica questo l'obiettivo che ha voluto il presidente provinciale dell'Ance, Mario Ferraro. 
Costruttori a confronto con il mondo dei saperi e con la politica per fare il punto della situazione sullo stato dell’arte in un periodo che si può definire di ripresa delle attività edili anche in un territorio come quello sannita alla vigilia delle grandi opere di infrastrutturazione previste da oggi al 2026.
L'Alta Capacità Napoli-Bari ma non solo.
Campana ha rimarcato come le infrastrutture siano fondamentali: "E' ora di farle, ma bisognerebbe prima riformare la burocrazia.
E' assurdo come non ci siano cave autorizzate in città e provincia questo significa soltanto uno scosto spropositato per i costruttori".
Il presidente di Confindustria, Filippo Liverini, ha illustrato le priorità: "Ance sta cercando di sapere dalle istituzioni come essere produttivi rispetto ad un territorio al centro degli investimenti pubblici sulle infrastrutture. Bisogna fare in modo che le imprese del territorio sfruttino questa necessità".
Poi ha rassicurato: "Verranno spesi nel Sannio circa 2 miliardi di euro d'investimenti pubblici per il raddoppio della linea ferroviaria, l'Alta Velocità e per quanto riguarda la Telesina".
Il presidente Ance, Mario Ferraro, ha spiegato: "Con gli Ordini professionali abbiamo messo le basi per immaginare il futuro del Sannio.
E' importante confrontarsi con le istituzioni.
Noi proponiamo un modello smart su tutto: è uno dei nostri obiettivi".
E', quindi, intervenuto Costantino Boffa, delegato del presidente della Regione Campania per l'Alta Capacità-Alta velocità Napoli-Bari, il quale ha sottolineato sull'importante infrastuttura: "Si può parlare soltanto di tempi di realizzazione, non se fare un'opera.
Abbiamo assegnato i primi due lotti e siamo in conferenza dei servizi per quelli che riguardano il Sannio e l'Irpinia.
Si chiuderanno queste conferenze entro quest'anno.
Poi si potrà appaltare l'opera".
Quindi, ha aggiunto: "Un'infrastruttura di trasporti può diventare anche un'infrastruttura di sviluppo.
Il territorio deve attrezzarsi e creare occasioni di sviluppo per uscire dall'isolamento in cui si trova".
Il sottosegretario, Umberto Del Basso De Caro, ha rivendicato il proprio ruolo nei diversi progetti che interessano il Sannio: "Stiamo cercando di rendere le aree interne più attrattive e meno esposte alla desertificazione".
Sulla tempistica ha ribattutto: "Se non ci fossi stato io i tempi di realizzazione sarebbero slittati al 2050".
"Per far ripartire la filiera delle costruzioni, non solo del Sannio, ma dell'intera regione - ha spiegato Gennaro Vitale, presidente di Ance Campania - è più che mai opportuno prevedere nuovi strumenti legislativi che agevolino gli interventi di sostituzione edilizia, così come avviene negli altri paesi europei.
Si potrebbero ottenere effetti importanti sul Pil e sull'occupazione.
In Campania più del 60% degli edifici residenziali ha oltre 35 anni, con punte che toccano il 77% nella provincia di Napoli. 
Soltanto il 4% del patrimonio immobiliare campano è stato costruito dopo il 2000.
Con le norme attuali, la trasformazione urbana è troppo complessa sia per i troppi vincoli sia per la troppa burocrazia che rendono molto spesso l'intervento non economicamente sostenibile.
Dobbiamo, quindi, avere il coraggio di cambiare le normative in modo da incentivare tali interventi anche con l'obiettivo di ridurre il consumo del suolo".
Sul futuro del Sannio, si sono interrogati anche esperti del settore.
Ha spiegato Giovanni Kisslinger: "L'occasione offerta dalla realizzazione di due imponenti infrastrutture, come il potenziamento della Benevento-Caianiello e l'Alta Capacità Napoli-Bari, devono essere letti, per il territorio beneventano, come occasione di sviluppo, dato non solo dalla possibilità di movimentare merci ed uomini, ma anche e principalmente dall’occasione di mettere in condivisioni  le informazioni.
Tocca agli amministratori locali, superando la sola ricerca delle soluzioni ai problemi del momento, sfruttare l'occasione, peraltro ampiamente finanziata dai tanti programmi nazionali ed europei, per rendere smart i propri territori e porre le basi per uno sviluppo socio economico in senso moderno.
In tal senso, il mondo della progettazione organizzata, accetta la sfida ed è pronta a fare la sua parte".
Anche nel Sannio la pianificazione urbanistica è in questa fase particolarmente necessaria per tenere insieme la salvaguardia dei valori ambientali e storici del territorio e la più efficace programmazione degli investimenti a fini sociali oltre che economici.
Per Alessandro Dal Piaz il tema cruciale è la riduzione drastica del consumo di suolo con la centralità della rigenerazione urbana: riassetto territoriale policentrico, trasporti intermodali imperniati sul ferro, riqualificazione dei tessuti insediativi favorendovi funzioni integrate.
Il nuovo modello di piano, articolato nelle due componenti, strutturale ed operativa, garantisce la preminenza dell'interesse generale e la processualità delle scelte di intervento, sempre in sintonia con le opportunità socio-economiche e le priorità culturali.
Il sindaco Clemente Mastella, intervenuto negli indirizzi di saluto della prima sessione di lavoro, ha voluto sottolineare l'importanza che rivestono le città medie nelle strategie di sviluppo previste dalla Commissione Europea. 
In questo importante processo di cambiamento riveste, tuttavia, un ruolo prioritario la configurazione Urbanistica, ha ricordato Antonio Reale, assessore all'Urbanistica del Comune di Benevento.
Per Reale, è necessario adeguare il Piano Urbanistico Comunale (Puc) alle mutate esigenze del territorio ma soprattutto è indispensabile essere celeri e chiari nella tempistica e nelle procedure perché solo così sarà possibile stare al passo con i tempi.
Mauro Verdino, vice presidente vicario Ance Benevento con delega all'Urbanistica, ha ricordato l'importante lavoro svolto dal tavolo urbanistica organizzato da Ance con Comuni e Ordini professionali ed ha evidenziato l'importanza della celerità nella concessione delle varie autorizzazioni necessarie alle imprese edili.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

comunicato n.106442



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