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Benevento, 09-10-2017 15:25 ____
Il Consiglio Comunale si celebra senza grossi scossoni ma la vicenda dei tre consiglieri transfughi non viene risolta
Sale la tensione sulla mensa scolastica e Mastella contro l'ostruzionismo e le discussioni sul nulla sollecita il presidente De Minico a riscrivere il Regolamento dell'Assise. In Aula torna Cosimo Lepore che prende il posto di Fausto Pepe
di Diego De Lucia
  

Il Consiglio comunale di Benevento ha approvato, quest'oggi, le due variazioni alla ipotesi di Bilancio stabilmente riequilibrato poste all'ordine del giorno dei lavori e lo ha fatto senza particolari sussulti di natura politica, come si ipotizzava alla vigilia.
Non che siano mancate delle polemiche, però.
Il non avvenuto confronto richiesto quest'oggi sulla mensa e sull'Asia, infatti, ha fatto adirare e non poco il consigliere del Movimento 5 Stelle Nicola Sguera, che ha attaccato: "Oggi potevamo sapere cosa volesse fare quest'Amministrazione sulla questione e se abbia un piano B.
Dopodomani, il Tar si pronuncerà e molto probabilmente boccerà il regolamento predisposto".
Poi ha aggiunto: "Su questo argomento, siete stati peggio della Giunta Pepe".
Questa situazione ha contrariato non poco la maggioranza ed il sindaco Mastella che ha sbottato: "Non si può discutere sul nulla.
Non si può fare ostruzionismo in questa maniera.
State affossando un Consiglio.
Ne parleremo dopo che il Tar si pronuncerà e non è detto che affermerà quello che dice lei, Sguera".
Inoltre, Mastella ha esortato il presidente De Minico a scrivere un nuovo Regolamento dei lavori del Consiglio comunale.
La mattinata ha visto il ritorno in Aula dell'allora assessore ai Lavori Pubblici della Giunta Pepe, Cosimo Lepore, che oggi prende il posto proprio del dimissionario consigliere ed ex sindaco, risultato incompatibile con l'incarico attualmente ricoperto di dirigente nel Comune di Cervinara, a seguito di una pronuncia dell'Anac.
Lepore, nell'assumere la carica di consigliere, ha confermato l'appartenenza a "Lealtà per Benevento" ed ha subito punzecchiato il sindaco sulle carenze strutturali degli istituti scolastici e sugli asset strategici della città.
Sugli equilibri politici, invece, si attendeva il concretizzarsi dell'abbandono dei tre consiglieri Mimmo Franzese, Angela Russo e Antonio Puzio dal gruppo di "Alterativa Popolare" per la formazione di un nuovo gruppo sempre di stampo centrista, ma così con è stato: il capogruppo di "Alternativa Popolare", Antonio Puzio, era assente, seppur giustificato dal presidente De Minico e così gli altri due non hanno ritenuto di dover prendere la parola in merito all'addio dal gruppo alfaniano cui avevano aderito soltanto poche settimane fa.
Proprio su Puzio, che è presidente della Commissione consiliare Cultura, ferma da mesi per i problemi creati con Forza Italia che rivendica quella presidenza in quanto frutto del patto di coalizione che governa la città, ha preso la parola Raffaele Del Vecchio del Pd, che non le ha mandate a dire.  "C’è una commissione - ha detto - che non si riesce a riunire da mesi.
Questo è un problema. La politica che si impossessa del Consiglio.
Un presidente di Commissione che non è riconosciuto dalle altre forze della maggioranza.
Occorre definire il rapporto con le forze politiche.
La maggioranza faccia un passo in avanti. Non si può restare nel limbo".
Poi ha aggiunto: "Le Commissioni consiliari sono ferme e non possono non tenersi.
Presenteremo formale richiesta di convocazione affinché venga convocata per parlare d'importanti materie dove sono in ballo molti fondi".
Formalizzato, invece, il passaggio di Vincenzo Sguera dall'opposizione alla maggioranza con l'adesione al gruppo Forza Italia.
Lo stesso Sguera, poi, si è dimesso dalla carica di vicepresidente.
Il Consiglio è iniziato con un'ora di ritardo.
Subito c'è stata la surroga di Lepore in Consiglio che ha rimarcato: "Sostituisco Fausto Pepe che ha avuto un ruolo significativo per questa città in Consiglio comunale".
Auguri di rito e parole di apprezzamento da parte dell'opposizione e della stessa maggioranza.
Il consigliere comunale di "Noi Sanniti" Molly Chiusolo ha rimarcato: "Lepore è un amministratore di lungo corso.
Il confronto e forse lo scontro non mancherà".
Ma ha chiarito: "Dietro le dimissioni di Pepe non c'è il nostro zampino. Non bisogna strumentalizzare nulla.
Pepe avrebbe tenuto alto il confronto.
Per 20 anni è stato presente in Consiglio.
C'era una delibera dell'Anac che ha chiarito che esiste l'incompatibilità.
E' stato il sindaco di Cervinara e un consigliere del paese alle porte di Benevento a sollevare la questione non noi".
Chiarita la vicenda politica, si è passati agli argomenti tecnico contabili e, quindi, le due variazioni di bilancio.
La prima riguardava la ratifica della delibera di Giunta comunale numero 159 del 4 settembre 2017 avente ad oggetto: "Variazione al bilancio di previsione 2016-2018, annualità 2017".
A relazionare, è stato l'assessore Mario Pasquariello che ha attaccato la Regione circa i ritardi su finanziamenti per circa 75.000 euro.
Il consigliere di "Del Vecchio sindaco", Italo Di Dio, ha lamentato: "Mancano linee guida direttrici sul ceto sociale povero dei cittadini e sull'accessibilità ai servizi.
Come ci si vuole muovere?
Questo la Giunta non l'ha fatto sapere".
Il consigliere e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Marianna Farese, ha sollevato dubbi sulla scarsa comunicazione con i dirigenti comunali.
Poi ha attaccato: "Della pianificazione e progettazione per i prossimi 7 anni non si sa nulla.
I cittadini non possono dubitare su come spendere questi fondi".
Lo stesso capogruppo del Pd, Francesco De Pierro, ha rimarcato: "State evadendo, in termini di riscontro, alla città".
La delibera è passata con 19 voti favorevoli e 9 astenuti.
Poi si è giunti all'ultimo punto all'ordine del giorno e cioé la ratifica della deliberazione della Giunta comunale numero 169 del 15 settembre scorso avente ad oggetto: "Variazione al Bilancio di Previsione 2016-2018, annualità 2017".
L'assessore comunale ai Servizi Sociali Patrizia Maio ha relazionato.
Il consigliere del gruppo d’opposizione Luigi Scarinzi ha sollevato dubbi su alcune somme e sul riparto dei 117mila euro previsti.
La stessa Farese del Movimento 5 Stelle ha espresso tutto il suo sconcerto per gli importi.
La deliberà è, comunque, passata con 19 voti favorevoli e 7 astenuti.

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