Benevento, 10-08-2017 13:09 |
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Centinaia di post sui social network, sondaggi, satira a volonta', editoriali. Non si e' mai parlato cosi' tanto di Citta' Spettacolo
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Nostro servizio |
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Centinaia di post sui social network, sondaggi, satira a volontà, editoriali.
Non si è mai parlato così tanto di Citta Spettacolo.
Oggettivamente, è l'argomento di discussione del momento, insieme alla campagna acquisiti e abbonamenti del Benevento Calcio.
Insomma, in maniera innegabile, il fatto che una rassegna, che negli ultimi anni era diventata un qualcosa di scarsamente percepito in città, oggi desti tanta curiosità, è sicuramente già una vittoria, senza dimenticare che il dibattito una volta partito non ha confini geografici, desta curiosità e la curiosità è un buon motivo per venire a Benevento e seguire il Festival.
Per cui, più se ne parla è meglio è.
Questa è la sintesi di quanto sin qui affermato dall'assessore alla Cultura del Comune di Benevento Oberdan Picucci (foto) con cui, prima della pausa per il Ferragosto, abbiamo svolto una breve chiacchierata.
L'accusa che le viene mossa è che siamo in presenza di un Festival troppo "nazional popolare"...
Chi parla di mancanza di visione culturale nella programmazione, non ricorda che l'Assessorato ha posto in cantiere una serie d'iniziative variegate e che certamente non possono essere annoverate solo nel campo dell'intrattenimento.
Il Premio Strega nella innovativa location dell'Arco di Traiano, un po' come per quanto riguarda Città Spettacolo, era diventato un evento scarsamente percepito, per pochi addetti ai lavori.
Quest'anno, celebrato all'aperto, davanti all'Arco di Traiano, è stato oggetto di discussione e di dibattito, insomma è stato un evento culturale per la prima volta percepito come proprio da tutta la comunità.
Al Teatro Romano ha fatto una rapida comparsa anche la Lirica...
E' vero, con Il Rigoletto di qualche settimana fa, dopo diversi anni, è tornata la lirica al Teatro Romano in un evento organizzato dal Comune.
Il Bct, Festival del Cinema e della Tv ha rappresentato un evento importante ed innovativo su cui lavorare per renderlo ancora più di rilevanza nazionale. Per il prossimo autunno e per Natale altre iniziative sono in cantiere.
Non si ricorda negli ultimi anni un fervore amministrativo di tale portata nel settore.
Taluni paragonano talune proposte alle trasmissioni di Pippo Baudo.
Si parla con concezione dispregiativa di visione nazionalpopolare, anche se in verità è un gruppo molto limitato che contesta tale impostazione.
Se nazionalpopolare significa immaginare eventi che possano essere diffusamente percepiti dalla propria comunità, che per la portata dèstino curiosità ed attenzione mediatica, che possano intercettare presenze da fuori, che possano contribuire ad arrecare benefici al commercio e quindi all'economia locale, siamo convintamente nazionalpopolari.
La Cultura la intendo come un universo variegato e pertanto l'offerta deve essere variegata e fruibile da quante più persone possibili, ecco perché nella visione culturale dell'Amministrazione si spazia dal Rigoletto a Fabrizio Moro, da Jerry Calà ai concerti del Conservatorio, da Arbore agli spettacoli di Teatro.
Tutto è cultura e soprattutto tutti hanno diritto a vedere assecondati i propri gusti.
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