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Benevento, 28-07-2017 15:37 ____
Pasquale Viespoli attacca la Giunta Mastella: Ci troviamo al cospetto di un'Amministrazione che contesta i debiti degli altri poi inizia a fare i suoi
Il riferimento e' all'allestimento di "Rigoletto" al Teatro Romano. Sulle altre produzioni estive si dovranno chiedere soldi ai privati. Perche' mai bisogna cercare soldi per Debora Caprioglio o Lina Sastri e non preoccuparsi delle politiche sociali?
di Diego De Lucia
  

E' una città che si sta rimpicciolendo.
Benevento è piccola con problemi troppo grandi e che "non si stanno risolvendo".
Pasquale Viespoli, leader di Mezzogiorno Nazionale, si è fiondato a tutto campo sulla politica gestionale del capoluogo e dintorni.
Lo ha fatto a suo modo nel corso di una conferenza stampa, convocata nella sede del sodalizio in via Schipa, con un titolo assai eloquente: "Rigoletto e rigoletti. Cronache semiserie di ordinaria dis-amministrazione".
Viespoli la vede assai difficile per la città e la provincia ed ha auspicato, al più presto, un dibattito pubblico sulla condizione sociale, economica e civile.
Difatti, quello che proprio non sopporta e non tollera più, è che ci si trovi di fronte ad un silenzio, a suo dire, preoccupante per le sorti del territorio.
L'ex sindaco ha attaccato la Giunta Mastellla, il suo vice sindaco pro tempore, Mario Pasquariello, ma anche il Pd per polemiche sterili ed inutili su alcuni finaziamenti ottenuti di recente.
Viespoli si è detto stupito dell'assuefazione ad un silenzio politico e ad una mancanza di confronto che non riesce a comprendere: "Esiste una dissuefazione all'approfondimento in città ed una deriva verso la disamministrazione che giunge da una metodologia superficiale e spregiudicata."
Egli in particolare ha chiamato in causa due ultime vicende prodotte dalla Giunta Mastella, riguardanti ovviamente il Rigoletto, inteso come opera lirica, e Città Spettacolo.
Viespoli ha attaccato a testa bassa spiegando dunque anche il tema indicato dalla Conferenza Stampa.
L'ex senatore ha detto: "Non voglio offendere la musica lirica, ma il modo di governare una città.
Sono stati spesi 30mila euro per un evento, di cui 20mila tratti dal Bilancio comunale e 10mila coperti con i biglietti possibili incassati.
E' la tecnica per fare un debito fuori bilancio: Il Rigoletto comporterà tutto questo".
Poi ha aggiunto: "Ci troviamo al cospetto di un'Amministrazione che contesta i debiti degli altri poi inizia a fare quelli per il futuro.
Sfido chiunque a dire che al Teatro Romano ci sia stato un incasso di diecimila euro netti ed ammesso che ci fosse stato non si può fare una cosa del genere.
Dovremmo essere rigorosi su ogni azione amministrativa dopo la dichiarazione del dissesto".
Su Città Spettacolo ha rimarcato: "Non bastavano 150mila euro per Città Spettacolo.
Ci volevano altri 105mila euro per un'altra cosa di cui il Comune per avere la giusta copertura dovrà fare il fund raising cioè trovare i fondi per un progetto approvato senza avere i soldi.
Si dovrà, quindi, chiedere ai privati, ma intanto mi interrogo perchè mai il Comune debba fare tutto questo e cercare i soldi per Debora Caprioglio o Lina Sastri e non preoccuparsi delle politiche sociali in città con famiglie impossibilitate ad andare al mare?
Eppure oggi c'è un vice sindaco che era assessore ai Servizi Sociali nella Giunta di centrodestra (Pasquariello ndr)".
Ha parlato di un'amministrazione  con un'impostazione autoreferenziale e una politica mastellizzata: "Benevento è senza governo e senza capacità e qualità per risolvere problemi".
Sulla vice sindacatura e sulla rotazione di ogni tre mesi decisa dal sindaco Mastella, l'ex senatore ha attaccato Pasquariello: "E' un vice sindaco balneare, ma non balneabile visto che sabato e domenica  non è operativo in quanto sarà sostituito da Vincenzo Russi.
E' una frantumazione."
Sul dissesto e sul parere che il Ministero dell'Interno ha fornito a proposito del Bilancio stabilimente equilibrato, Viespoli ha precisato: "Sono sette pagine di valutazioni significative ed importanti.
Una nota densa che sostanzialmente afferma che bisogna rifare il bilancio stabilmente equilibrato ponendo questioni sui residui sull'aumento della spesa corrente."
Sulla situazione del trasporto pubblico e sui problemi sul personale che sono emersi pochi giorni fa con il ritardo di alcune mensilità corrisposte ai dipendenti della Trotta bus, Viespoli ha ironizzato: "E' un ritardo inquietante e, solo ora, ci si è resi conto di una difficoltà operativa.
Esso comporterà, se tutto va bene, stipendi tardivi..."
Quindi, ha aggiunto: "Si cammina, ma non si... trotta..."
Ha poi parlato del tema dei rifiuti, con l'individuazione di un sito di trasferenza assolutamente discutibile secondo l'ex sottosegretario al Welfare: "Il capannone è discutibile, mentre la Regione autorizza la Provincia e quindi la Samte a Casalduni a chiudere il ciclo integrato di rifiuti, ecco che il capoluogo, invece, di affidarsi ad un confronto istituzionale pensa ad un contenzioso amministrativo con il risultato di pagare tariffe più alte."
Sulla Gesesa: "Questa azienda si caratterizza solo perché ad intermittenza illumina l'Arco di Traiano".
Sull'attuale neo assessore comunale all'Istruzione, Rossella Del Prete, Pasquale Viespoli non le ha mandate a dire: "Dicano chiaramente che vogliono fare gli assessori, senza farneticare di adesioni al partito della città."
Parlando della mensa scolastica, Viespoli ha punzecchiato Mastella: "La delibera come relazione è del sindaco.
Poteva far tutto, capisco la legittimità della scelta sull'obbligatorietà della mensa, ma non può motivarla affermando che tale decisione derivi da una parziale decisione del Tribunale di Napoli che può essere smentita il giorno dopo, senza aver fatto un confronto con genitori e insegnanti.
La verità è che manca la via partecipativa alla decisione".
Durissimo poi il giudizio su Città Spettacolo, sia sull'idea di manifestazione che sulle modalità organizzative: "Città Spettacolo non c'è più, era una manifestazione che aveva senso perché creava un rapporto tra il teatro italiano e la città, si sceglieva questa strada non per fare turismo, ma per avere qualità.
Ora è un morto che cammina".
Poi ha aggiunto: "Le cambiassero nome, la chiamassero frittura all'italiana tanto cara a Vincenzo De Luca (l presidente della Regione Campania ndr)."
Sulla cena in bianco, Viespoli ha detto: "Andate a Montoro la fanno da un paio di anni la stessa cena che non è altro che la trasposizione di una borghesia parassitaria che va in bianco su tutto."
Sulla diatriba tra il Pd e Pasquariello sull'attrubuzione del merito sui fondi di impanti sportivi, Viespoli l'ha ritenuta patetica: "E' ridicolo.
Soggetti che pensano di essere diversi, ma fanno parte della stessa parte.
Il duello epico fa ridere ed induce sulla qualità delle persone ed istituzioni.
Hanno la stessa mentalità e la stessa impostazione".
L'ex sottosegretario ne ha avute anche per l'accordo siglato tra Comune e Terna qualche mese fa: "Stiamo facendo una svendita del territorio.
E' un'otturazione, un blocco di potenziale sviluppo di questa terra.
La nostra forza è il territorio e noi lo copriamo con i tralicci?
Stiamo ostruendo la crescita di sviluppo".
Viespoli in questo, ha chiamato in causa anche Claudio Ricci presidente della Provincia: "Loro non governano il territorio.
Che costava organizzare una conferenza provinciale sull'energia che dica una cosa semplice".
Poi ha aggiunto: "Perché De Caro non riesce a dire a Ricci di fare questa conferenza?"
Infine, sul transito di tre consiglieri comunali di "Alternativa Popolare": "Dobbiamo parlare di transumanza, ma non c'è nulla di nuovo, a parte gli allievi che a volte superano i maestri.
Non c'è nulla di nuovo in realtà, è solo un esercizio di mastellismo ai massimi livelli".

comunicato n.104524



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