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Benevento, 28-06-2017 23:30 ____
Dopo una vita dedicata alla famiglia ed al lavoro si e' spento serenamente il professor Giuseppe Radice
I funerali si terranno nella chiesa di San Gennaro
Redazione
  

Dopo una vita dedicata alla famiglia ed al lavoro si è spento serenamente il professor Giuseppe Radice (foto).
Ne hanno dato il triste annuncio la moglie Maria Giulia Rosa, i figli Angela, Renato e Paola, la nuora Rossana, il genero Maurizio, i nipoti Luigi, Maria Vittoria, Giuseppe, Giuliana ed i parenti tutti.
Le esequie avranno luogo domani, giovedì 29 giugno, alle 16.30, dalla casa dell'estinto in via Nicola Calandra, 35 e proseguiranno per la chiesa di San Gennaro dove sarà celebrato il rito funebre.
"Gazzetta di Benevento" è vicina alla famiglia Radice e porge ad essa sentite condoglianze.
Ecco quanto del professore Radice scrive il genero Maurizio Iazeolla, neurologo.
"Ti ho sempre chiamato "Professore", e non ho mai smesso di farlo per 41 anni, anche dopo aver sposato tua figlia Paola.
Ma eri un Uomo umile e mite, di grande intelligenza e di ancor più grande cuore, meraviglioso nonno.
Ironia ed arguzia ti portavano a vedere il mondo in una maniera dolcemente malinconica eppur serena.
La tua saggezza e il tuo sorriso mancheranno a tutti noi, il ricordo di Te ci consolerà.
Arrivederci, Professore".
Giuseppe Radice, figlio di un maestro insignito di medaglia d'oro dal presidente Saragat in quanto fondatore delle Scuole Italiane in Africa Orientale Italiana, è stato un conosciutissimo e stimatissimo insegnante sannita.
Laureatosi a Napoli in Matematica e Fisica con il grande Renato Caccioppoli, ha profuso l'intera sua vita nell'insegnamento dapprima nelle Scuole Medie e poi negli istituti superiori della città, in particolare il Liceo Scientifico "Rummo" e successivamente l'Istituto Magistrale "Guacci" di cui fu anche vicepreside.
Sfatando il falso mito dell’aridità dell’animo di chi insegna Matematica, Radice (per tutti semplicemente Geppino) era una simpatico ed ironico compositore di poesie, molte delle quali prendevano bonariamente in giro il mondo della scuola, di cui era un pilastro. In tutte traspariva la sua grande delicatezza d’animo.
Di Lui soprattutto si ricordano le sue grandi virtù umane, la bontà, l'ironia, la pacata saggezza, la simpatia, che hanno portato intere generazioni di studenti a ricordarlo con affetto e riconoscenza.

comunicato n.103651



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