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Benevento, 28-06-2017 14:45 ____
Il conflitto a fuoco avvenuto nel cantiere per la costruzione della centrale eolica a Morcone era tutta una messa in scena
Il lavoro dei Carabinieri hanno permesso di smascherare la simulazione dell'aggressione armata ideata dai due vigilantes che sono stati indagati
Redazione
  

Importanti sviluppi sono giunti in merito all'aggressione armata nei confronti di due vigilantes posti a guardia di un cantiere per la costruzione della centrale eolica di Cuffiano, a Morcone.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Benevento, infatti, in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Cerreto Sannita, sono riusciti a ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto nella notte dello scorso 27 giugno.
In quell'occasione, infatti, era stato denunciato un conflitto a fuoco tra le guardie ed un gruppo di malviventi che avevano tentato un furto di rame all'interno del cantiere.
Nel corso dello scontro a fuoco, un vigilante era rimasto colpito da diversi colpi di pistola al giubbetto antiproiettile che indossava nelle fasi concitate della sparatoria.
Le indagini serrate dei militari dell'Arma, sotto la direzione del magistrato di turno della Procura sannita, hanno permesso di smascherare la simulazione dell'aggressione armata ideata dai due vigilantes.
In particolare, uno dei due aveva organizzato il piano con la speranza che l'aver sventato il furto e l'aver sostenuto il conflitto a fuoco con i banditi gli avrebbe consentito di guadagnare sul campo una promozione.
Allo scopo di rendere più credibile l'episodio criminoso, le due guardie giurate prima avevano esploso numerosi colpi d'arma da fuoco in aria e poi uno dei due aveva sparato contro il proprio giubbotto antiproiettile.
Molti particolari non hanno, infatti, convinto il magistrato e gli investigatori del Comando Provinciale.
Al termine di puntuali contestazioni, infatti, i due, sottoposti ad interrogatorio, hanno ammesso le responsabilità per i fatti accaduti e sono stati indagati per simulazione di reato, esplosione di colpi d'arma da fuoco in luogo pubblico, procurato allarme e violazione della legge sulle armi in concorso.
Sono state sequestrate anche le pistole date a loro in dotazione.

comunicato n.103626



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