| Benevento, 21-05-2017 21:07 |
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La ditta Mastella, Giordano & co. ossessionata dalle elite che preferisce stare al chiuso fare cose dove si usa un attrezzo desueto, l'intelligenza
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Nostro servizio |
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Jean Pierre el Kozeh (foto) general manager, interviene all'esito della conferenza stampa che ha presentato gli eventi culturali che interesseranno la città in una lunga stagione che parte a maggio e si concluderà a fine settembre.
"Quella delle elite - scrive - deve essere per la ditta Mastella, Giordano & co. una vera e propria ossessione.
Del resto come dar loro torto: Costoro, che per comodità chiameremo "elitari" sebbene poi non si capisca bene chi siano, sembra vogliano sempre stare al chiuso, fare cose dove si usa un attrezzo desueto (mi sembra si chiami intelligenza) e, pensate un po', chiedono meno spettacolo e più cultura.
Ma per fortuna la premiata ditta ha le idee ben chiare e segue poche ma precise regole per contrastare gli elitari.
La prima è che bisogna fare tutto all'aperto così non c'è la possibilità alcuna per gli elitari di potersi nascondere nei chiaroscuri di ameni spazi dedicati al complotto che una volta si chiamavano teatri.
Da qui, il postulato alla prima regola: Tenere i teatri ben chiusi.
La seconda regola è quella di controllare possibili infiltrazioni degli elitari, evitando che questi possano imbucarsi in qualcuno degli eventi all'aperto contaminando con la loro presenza la folla plaudente.
E' per questo, ad esempio, che sembra si sia previsto che all'evento di presentazione dei finalisti del Premio Strega si acceda solo per inviti e che questi siano distribuiti solo presso la segreteria del sindaco, ma in date segretissime così gli elitari restano fregati (pure tutti gli altri ma si sa che il Mastella-pensiero, pur lui negandolo per scherno, ha natali letterari: si ispira addirittura alla fattoria degli animali di Orwell dove tutti sono uguali ma c'è sempre qualcuno più uguale degli altri.).
Infine, per fottere definitivamente gli elitari, che si sa sono pretenziosi assai con la loro noiosa e ostentata ricerca di qualità e originalità, ecco il colpo di scena: Si cita Bukowski per partorire il topolino della banalità.
Così anche Benevento scopre l'oggetto di centinaia di rassegne realizzate in ogni angolo d'Italia negli ultimi vent’anni e cioè che, pensate un po', ogni Nord ha il suo Sud e che tutti siamo il Sud di qualcun altro ma per farcelo spiegare meglio abbiamo invitato, probabilmente impegnando quasi tutto il budget di Città Spettacolo, ma per queste cose non si bada a spese, Renzo Arbore che di Sud se ne intende.
Mo, però, una cosa non l'ho capita: ma Giordano a questi eventi ci sarà o seguirà il consiglio del tanto amato Bukowski: "Ovunque vada la folla tu corri nell'altra direzione. Loro si sbagliano sempre."?!"
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