Benevento, 15-05-2017 20:28 |
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Un viaggio alla scoperta non solo della Benevento romana, medioevale, pontificia e folkloristica, ma anche legato ai borghi del Fortore e del Tammaro
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Nostro servizio |
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"Compatibilità della cultura sannita per un turismo di eccellenza".
Questo il tema dibattuto nel corso di un incontro al Museo del Sannio, promosso dall'Associazione "Samnia".
Per questa iniziativa, Benevento ha visto la presenza del presidente del Consiglio regionale, Rosetta D'Amelio, accolta dall'assessore comunale alla Cultura, Oberdan Picucci, e da Giovanni Fuccio, presidente della Assostampa Sannita.
L'impegno della Associazione era quello di dare inizio ad una nuova sfida per la valorizzazione del territorio e di tutto ciò che lo rende appetibile per far decollare quel tanto sospirato turismo, "petrolio" del Sannio.
Il problema vero è quello d'individuare il modo per valorizzazione l'immane patrimonio paesaggistico e naturalistico, storico-monumentale di cui le province irpine e sannite sono portatrici sane.
Occorre puntare sul turismo ha ribadito l'irpina D'Amelio: "Bisogna investire massicciamente su questo".
Il convegno realizzato da “Samnia” con un suo gruppo di lavoro, formato da 14 membri di età e formazione differente, nasce con l'intento comune di differenziarsi dalle altre esperienze già presenti e operanti sul territorio, attraverso l'associazionismo senza scopo di lucro, puntando ad un turismo d'eccellenza, affinché nel Sannio si sviluppi un sistema di economia sostenibile ed una rete di servizi.
"Primavera Sannita", rappresenta un catalogo d'itinerari turistici ed attività ludiche e conoscitive del territorio; un viaggio alla scoperta non solo della Benevento romana, medioevale, pontificia e "folkloristica", ma anche legato ai borghi del Fortore e del Tammaro.
L'obiettivo è quello di puntare l’attenzione proprio sulla storia archeologica e la bellezza paesaggistica del Sannio, integrando altre risorse quali quelle agricole, agroalimentari e sociali.
Per il presidente D'Amelio le zone interne sono il vero motore di tutta la Regione: "Le aree sovraffollate non potrebbero reggere un processo di sviluppo su enogastronomia, prodotti bio o l'ambiente".
D'Amelio ha rimarcato come il Sannio possa crescere se saprà fare rete: "Una forza reale se si mettono insieme le province di Avellino e Benevento.
Una nuova economia valida nonostante la crisi".
Sui dati turistici il presidente D'Amelio ha rimarcato come in città il turismo sia raddoppiato negli ultimi cinque anni.
Poi ha aggiunto: "Siamo al centro tra Molise e Basilicata e, dunque, un'importante attrazione turistica".
Ha annunciato che sono partiti nuovi bandi sul Psr e che in questi cinque anni sono previsti 300 milioni di euro per i giovani che vogliono fare attività innovative e puntare sulle eccellenze.
Critico, invece, è stato il presidente della Cia, Raffele Amore: "Negli ultimi 30 anni c'è stato uno spopolamento terrificante.
Viaggiare sulla Fondo Valle Isclero è una missione.
Non possiamo parlare di turismo".
Sulla materia dell'agricoltura, Amore si è detto rammaricato per come non si sia puntato sul fondi Psr: "Siamo alla quinta programmazione.
Occorre un cambio di passo".
Presente, questo pomeriggio, anche l'ex direttore del Museo del Sannio, Elio Galasso, il quale ha rimarcato come si debba necessariamente puntare sui beni culturali e non essere indifferenti agli sfregi che ci sono in città come quello che fu realizzato in via Napoli con la scritta con vernice nera sulla lapide dello storico ponte settecentesco di Santa Maria degli Angeli "Tu muori".
Egli ha esortato, quindi, i giovani presenti ad essere consapevoli del grande patrimonio che Benevento possiede: "Voi siete il futuro e l'unica possibilità per essere competitivi".
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.
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