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Benevento, 18-04-2017 14:21 ____
Anche la gestione del servizio di raccolta differenziata, a Ponte, non convince e l'annunciata riduzione dei costi di gestione non c'e' stata
La percentuale di rifiuto urbano da raccolta differenziata e' calata rispetto a quella fatta registrare dalla passata gestione amministrativa un calo che incidera' negativamente sulle tasche degli utenti
di Giacomo De Angelis
  

Anche la gestione del servizio di raccolta differenziata, a Ponte, non convince.
Non convince anche perché l'attuale sindaco la elevò ad argomento principe della sua campagna elettorale, annunciando, in caso di vittoria elettorale, la riduzione dei costi di gestione, la diminuzione delle tariffe anche grazie all'incremento delle percentuali di raccolta differenziata e alla riduzione di quella indifferenziata (che incide notevolmente sui costi di gestione).
Ebbene, il sindaco Meola vinte le elezioni, ha pur stipulato un nuovo contratto con la ditta affidataria del servizio di raccolta e trasporto a smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati, ma, diversamente da quanto aveva pur dichiarato, i costi generali di gestione del nuovo contratto sono rimasti invariati e qualche attività è stata pure sospesa nonostante la sua previsione e contabilizzazione nel piano annuale: la raccolta dei rifiuti ingombranti.
Tuttavia, ciò che emerge è un evidente peggioramento del servizio.
Infatti, contrariamente a quanto è pur annotato annualmente nel piano finanziario Tari, la percentuale di rifiuto urbano da raccolta differenziata è calata rispetto a quella fatta registrare dalla passata gestione amministrativa del sindaco Ventucci.
Un calo che, alla luce degli aumenti disposti dal Samte per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, incide e inciderà negativamente sulle tasche degli utenti non favorendo l'auspicato e considerevole alleggerimento della tassazione.
A sbugiardare ufficialmente i piani finanziari finora redatti ed approvati dall'attuale compagine amministrativa del sindaco Meola sono i dati pubblicati dall'Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti in Campania, che attestano una percentuale di differenziazione annua diversa, inferiore.
Di due l'una, o il Comune dice il falso oppure i dati pubblicati dall’Osservatorio Regionale sono inattendibili.
A chi credere? Ubi maior minor cessat!
Se il sindaco è convinto dei suoi dati lo spieghi all'Osservatorio e soprattutto agli utenti; ma spieghi anche perché i buoni propositi per migliorare la percentuale della raccolta differenziata, ritualmente copiati e annotati nei Piani Finanziari della Tari finora approvati, non sono stati mai, mai attuati.
I piani sono un "copia e incolla" senza alcun... riscontro concreto.
Nel Piano finanziario di quest'anno hanno addirittura confermato (copiato!) anche che l'attività di manutenzione dell'igiene urbana è svolta da due Lsu (lavoratori socialmente utili) non rendendosi conto che uno dei due lavoratori è recentemente deceduto!
E' davvero sconcertante, a dimostrazione dell’approssimazione di uffici e amministratori comunali.
Ad ogni modo, uno dei proponimenti pedissequamente copiato e ricopiato annualmente, ma mai messo in atto è l’obiettivo della riduzione della produzione di rifiuti solidi urbani e della quantità della frazione "indifferenziata" per la quale (così annualmente si ripete e copia nel piano) "si devono sostenere costi sempre maggiori nel servizio di trasporto e smaltimento.
Per contro, riducendola è possibile incrementare la quantità delle singole frazioni valorizzabili e migliorare la percentuale di raccolta differenziata.
...Per tali finalità, poi, l'Amministrazione intenderà compiere specifici controlli mediante l'introduzione di sistemi di ultima generazione presenti sul mercato... attivando anche controlli a campione avvalendosi della Polizia Municipale" (!!!).
I fatti attestano che finora di queste campagne e di questi controlli non ve n'è stata traccia!
I risultati sono quelli attestati dall'Osservatorio regionale: anno 2013, percentuale del 62,52 a fronte del 65,17 dichiarata dal Comune; anno 2014, percentuale del 60,09 a fronte del 67,04 attestata dal Comune; anno 2015, percentuale del 56,96 a fronte del 67,83 certificata dal Comune; anno 2016, percentuale del 56,52.
Per il 2016 il Comune ha... evitato di attestare la sua "personalissima" percentuale.
Tanto per avere un riferimento vicino vicino, quello del Comune di Casalduni, la percentuale di differenziazione è del 77,22!
Insomma, oltre alle differenti percentuali tra Osservatorio e Comune, l'attenzione degli utenti pontesi deve andare anche alla costante diminuzione della percentuale negli anni.
Tale circostanza, deve preoccupare dal momento in cui i Comuni che non conseguiranno risultati minimi di raccolta differenziata nei tempi previsti dalla legge saranno sanzionati.

 

comunicato n.101452



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