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Benevento, 17-04-2017 08:23 ____
Per ripristinare gli equilibri finanziari andremo a toccare anni di immobilismo e permissivismo e non ci sara' una buona accoglienza
Ma se resta tutto cosi' com'e', dice Luigi De Nigris, con le stesse abitudini e con le medesime insufficienze ed incongruenze, nonostante gli sforzi il percorso potra' essere seriamente compromesso
Nostro servizio
  

Entro il prossimo 3 maggio, data che coincide con i tre mesi dall'insediamento della Commissione straordinaria di liquidazione, il Comune di Benevento dovrà predisporre ed approvare l'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, che sarà poi sottoposto all'esame del Ministero dell'Interno insieme al Documento Unico di Programmazione (Dup).
Il percorso, iniziato da giorni con frequenti contatti tra l'assessore alle Finanze, Maria Carmela Serluca, ed i suoi colleghi assessori, stante a quanto appreso nei giorni precedenti, non potrà fare, però, a meno di un preventivo confronto con i consiglieri comunali che dovranno votarli in Consiglio questi documenti contabili.
Abbiamo chiesto a Luigi De Nigris (qui in una foto meno formale è con la moglie), capo gruppo di maggioranza della lista "Noi Sanniti", ma anche attento ed informato amministratore (anche quando ha condotto le sue battaglie dai banchi dell'opposizione) su materie impegnative quali, appunto, economia e finanza, una sua opinione e come la maggioranza si sta preparando a questo inedito e delicato confronto.
"Inutile girarci intorno - ci ha dichiarato De Nigris - questa consiliatura è caratterizzata dal dissesto finanziario.
Un deficit strutturale che si trascinava da anni, ma che è esploso a seguito di alcune norme volute dal legislatore proprio per far emergere il reale stato di salute finanziaria degli enti territoriali, con una visione allargata agli andamenti gestionali degli organismi partecipati.
Parlo del Decreto Legge 174/2012, meglio conosciuto come "Decreto Salva Enti" e del bilancio armonizzato introdotto con il Decreto Legislativo numero 126/2014.
Su questo impervio e limitato campo d'azione, inizia una fase politico-amministrativa che ci separa definitivamente con il passato.
Spetta, dunque, a noi approvare un documento di programmazione in grado di rimuovere le cause strutturali della crisi e conseguire, nel tempo, un pareggio economico e finanziario con ragionevoli rapporti tra le diverse componenti della spesa.
Ripristinare gli equilibri significa razionalizzare i costi, tagliare la spesa corrente ed aumentare le entrate con una battaglia per il recupero dell'evasione.
Una ricetta solo "apparentemente" semplice.
Molte iniziative andranno, infatti, a toccare anni di immobilismo e permissivismo in alcuni campi e determineranno reazioni negative che diventeranno anch’esse parte integrante dell'ineludibile percorso.
Il documento di programmazione dovrà coniugare azioni di risanamento con azioni positive per la ripresa della città.
In un'unica sfida, saranno riassunti anni di fatica e sacrifici per tutti e decisioni che determineranno il successo o l'insuccesso delle nostre iniziative.
Non abbiamo alcun alibi, è vero, ma il documento deve essere accompagnato da alcune concrete azioni.
Nel corso di questi mesi, abbiamo infatti constatato che si opera ancora in un contesto organizzativo complesso e disordinato; abituato a lavorare sempre allo stesso modo, tra compartimenti stagni e dispute interne che spesso incidono negativamente sul raggiungimento degli obiettivi.
La complessa macchina amministrativa, tra problematiche irrisolte e difficoltà nel rimuoverle, ancora non funziona come dovrebbe.
E' come in Formula 1.
Puoi anche avere un formidabile pilota, ma se ognuno non fa la sua parte, se ingegneri e meccanici non lavorano per realizzare una "macchina" perfetta, difficilmente il team potrà raggiungere il traguardo.
Con l'approvazione degli importanti documenti va dunque completamente ripensata l'organizzazione interna.
Se resta tutto così com’è, con le stesse abitudini e con le medesime insufficienze ed incongruenze; se non si riesce ad introdurre una diversa modalità di interazione e di approccio alle numerose problematiche cui andremo incontro, il percorso, malgrado gli sforzi, potrà essere seriamente compromesso.
Su questi temi, in passato, ho spesso rivolto critiche ai precedenti amministratori.
Ora che sono in maggioranza, pur non avendo alcuna specifica delega nell'Esecutivo, mi sento comunque responsabile nel caso non riuscissi a fornire il mio contributo.
Sia per il raggiungimento degli obiettivi prima indicati, che per cambiare ciò che va cambiato, migliorare ciò che va migliorato.
Sono convinto che il nuovo percorso può sicuramente cominciare sotto i migliori auspici se per ogni Assessorato, oltre all'attività ordinaria, si individueranno, di concerto con i consiglieri comunali di riferimento, almeno due obiettivi da raggiungere entro il prossimo 31 dicembre.
Un presupposto che ritengo indispensabile per garantire il massimo impegno ed il convinto e fattivo sostegno da parte di tutti".

comunicato n.101430



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