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Benevento, 28-03-2017 19:20 ____
L'Assemblea Popolare Rione Liberta' pensa al progetto per la gestione degli spazi della Spina Verde
Lo scopo e' quello di presentare un modello di utilizzo che possa essere catalizzatore di esperienze e che crei luoghi di confronto
Redazione
  

Gli appartenenti all'Assemblea Popolare Rione Libertà, dell'Associazione "Io X Benevento" e del Comitato di Quartiere di via Garrucci, si sono riuniti a Palazzo Mosti per discutere delle idee nate in seno alle assemblee popolari tenutesi in più appuntamenti nei mesi precedenti.
"L'Assemblea Popolare del Rione Libertà è nata, è stato ribadito, con lo scopo - si legge nella nota inviata alla Stampa - di arginare il fenomeno del vandalismo che sistematicamente ed a più riprese ha permesso la devastazione della Spina Verde sita nel centro del quartiere; più volte l'amministrazione comunale ha tentato di sradicare il fenomeno dilagante attraverso l'installazione di telecamere di videosorveglianza, ma che nei fatti non hanno risolto il problema.
Ai cittadini del Rione Libertà era chiaro, però, già dal mese di novembre che gli atti vandalici non erano da imputare a chi compisse l'atto, ma a chi, invece, permettesse che strutture quali la Mediateca e l'Auditorium fossero lasciate all'incuria e al degrado.
Da novembre sino ad oggi si è infittita una rete di rapporti tra tutte le organizzazioni che operano nel sociale all'interno del Rione Libertà con lo scopo di creare un lavoro sinergico per dare riscatto al quartiere.
Forti di questa idea di rivalsa sociale, abbiamo organizzato momenti ludici, momenti di discussione democratica e di pulizia del verde per dimostrare che l'idea di riscatto non deve affatto essere relegata alla becera repressione, ma all'incentivazione di associazioni che operano da anni nel rione.
A dar man forte a quanto appena detto, possiamo certificare che gli atti vandalici sono cessati nel momento in cui abbiamo dato vita a quei luoghi.
Nel mese di gennaio, però, abbiamo appreso che la Gesesa e il Conservatorio di Benevento avevano ottenuto una delibera d'indirizzo, l'una per la mediateca l'altro per l'auditorium.
Chiaramente ci siamo chiesti come un ente quale la Gesesa, che gestisce il servizio idrico cittadino, potesse restituire al rione un incentivo sociale e come potesse la mediateca, quindi, mantenere la sua destinazione d'uso originaria.
L'Ente si diceva per altro che si facesse carico delle spese di gestione del verde pubblico, della costruzione di una casetta dell'acqua pubblica, ma non si parlava affatto della costruzione di un lavoro sinergico con le associazioni che negli ultimi mesi hanno attraversato quello spazio.
Il progetto redatto dall'Assemblea nasce con lo scopo di presentare un modello di utilizzo di questi spazi che possano essere catalizzatori di esperienze che creino luoghi di confronto atti a debellare il fenomeno della frammentazione sociale. è chiaro che il fulcro del progetto debbano essere la socialità, la cultura e la cittadinanza attiva per aggredire uno spazio vuoto che viene sempre più spesso occupato dalla macro e microcriminalità.
Il progetto vuole essere contrastare in primo luogo la dispersione scolastica attraverso l'attivazione di percorsi teatrali, cinematografici e l'attivazione di laboratori di scrittura e fotografia, in secondo luogo vuole favorire l'integrazione giovanile attraverso la messa in atto di sportelli di ascolto che possano essere peraltro terapeutici nei casi di forme di disagio".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

comunicato n.100826



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