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Benevento, 27-03-2017 19:47 ____
L'ultimo presidente dell'Amts Mirko Francesca ci spera ancora che la "sua" Azienda possa essere fatta ritornare in vita...
Mercoledi' prossimo 29 marzo a Palazzo di Giustizia ci sara' la decisione sulla richiesta di sospendere la liquidazione della societa' in attesa del pronunciamento della Corte di Cassazione
Nostro servizio
  

A seguito della sentenza della Corte d'Appello di Napoli che ha revocato la sentenza di fallimento dell'Amts emessa dal giudice Michele Cuoco ed in accoglimento di un'istanza presentata dai legali dell'Azienda, mercoledì prossimo, 29 marzo, presso il Palazzo di Giustizia di Benevento ci sarà una nuova pagina di questa vicenda che vedrà nuovamente fronteggiarsi i curatori fallimentari Paolo Palumbo e Giuseppe Bosco ed il managment ed i legali dell'Amts che, dopo averla portata in pareggio di bilancio, non digeriscono la decisione di chiudere.
Il giudice dovrà decidere in merito alla istanza presentata dall'Amts realtivamente alla sospensione della liquidazione dell'Azienda stessa, in attesa della Sentenza della Corte di Cassazione di Roma che metterà fine alla vicenda.
Si ricorda che a Roma ci si pronuncerà non nel merito del giudizio, ma sulla legittimità della procedura.
Ennesima giornata fondamentale, dunque, quella di mercoledì prossimo, per le sorti della vecchia e storica Azienda di trasporti pubblici: infatti, una possibile decisione di sospensione della liquidazione sarà importante in attesa delle definitiva sentenza attesa con trepidazione dall'ultimo presidente dell'Azienda Mirko Francesca (foto) e dal vice presidente Pino Racioppi.
Molti infatti si chiedono: Quali possono essere gli scenari con l'eventuale decisione favorevole all'Amts da parte della Corte di Cassazione, naturalmente in relazione alla gestione del servizio trasporto pubblico in città?
Abbiamo voluto ascoltare proprio l'ultimo presidente in carica dell'Amts, Mirko Francesca che però non si è voluto sbottonare circa l'udienza del 29 marzo prossimo e delle conseguenze sulla decisione che si aspetta da Roma.
Peraltro Francesca sarà anche fuori Benevento quella mattina per la discussione all'Università "La Sapienza" di Roma, di un Master in "Trasporti, mobilità e logistica" dove discuterà proprio "Il caso Amts" di fronte ad una platea di docenti della famosa Università.
L'ex presidente, tuttavia, ha assicurato che il vice presidente Racioppi ed il legale che rappresenta l'Azienda, Di Nanni, ne difenderà con forza le sorti in sede processuale.
Ma Francesca ironicamente ha voluto rimarcare quella che per lui è la verità e una convinzione che sostiene da sempre: "L'Azienda non è mai morta.
Lo dimostra come un paio di giorni fa, pagando il ticket del parcheggio in viale Mellusi dal parcometro mi sia uscito il ticket ancora con la dicitura "Amts". Tra l'atro posso constatare che anche sui biglietti dell’autobus e sugli abbonamenti appaia ancora la vecchia scritta Amts".
Poi ha aggiunto: "Ritengo che sia stata fatta una scelta dissenata, illogica e sbagliata negli ultimi mesi quando è stata liquidata l'Amts, mentre noi abbiamo solo pensato a salvarla".
Francesca ha poi rimarcato di non essere stato contattato da Trotta Bus, risultata aggiudicataria del bando per il trasporto pubblico in città: "Nessuno si è interfacciato con me.
Eppure sono stato l'ultimo responsabile dell'Azienda, qualcosina potevamo dircela.
Ma noto, con molto piacere, invece, che si sono letti il nostro piano industriale dell'Azienda ed hanno riproposto e rilanciato le nostre idee, che eravamo pronti a realizzare, in attesa solo dell'omologazione del concordato poi non arrivato".
L'ex presidente ha, infatti, ricordato come la sua Amts aveva già pronta la gestione automatizzata di alcune piazze cittadine adibite a parcheggio, alcune app per smartphone da fornire a tutti i cittadini che dovevano aiutare nella gestione del pagamento e nella fruizione dei parcheggi; app che dovevano geolocalizzare gli autobus fornendo notizie in tempo reale agli utenti su orari e passaggi, attivazione del servizio di controlleria a bordo da parte degli autisti.
Mentre, invece, mai avremmo provveduto a numerare tutte gli stalli blu ed a chiudere il parcheggio di Porta Rufina: "Occorreva invece rilanciarlo.
E' costato tanto alla città di Benevento, ha avuto una fase iniziale in cui era poco utilizzato, ma ultimamaente non era più in perdita.
Non è normale che, dopo aver investito circa 2 milioni di euro per costruirlo, si decida di chiuderlo.
Andava continuata l'opera di rilancio e bisognava renderlo funzionale alla città ed ai cittadini".

comunicato n.100796



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