| Benevento, 25-03-2017 14:52 |
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Grazie alle "Giornate di Primavera" del Fai riaperto ai visitatori, seppur per pochissimo, il monumentale Palazzo de Cillis di via Mutarelli
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Nostro servizio |
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Riaperti alla città, anche se solo per poco, due degli edifici più significativi della sua storia, Palazzo De Cillis e la chiesa del Santissimo Salvatore.
Entrambi, ovviamente, sono in pieno centro storico e, per vicende assai diverse, si trovano ad non poter essere visitati, soprattutto Palazzo De Cillis, ma il Fondo Ambiente Italiano (Fai) di Benevento, con il capodelegazione Patrizia Bonelli, ha portato a termine l'ennesima sua missione. che consiste proprio nel riaprire quanto è precluso.
L'impegno del Fai (come ogni anno da 25 a questa parte) è quello di riapire almeno un sito importante in ogni città, soprattutto se i cittadini si sono persino dimenticati dell'esistenza stessa di questo bene culturale.
Apertura straordinaria, dunque, ma non in assoluto visto che spesso, in varie occasioni, si ha possibilità di poterla ammirare, della chiesa del Santissimo Salvatore, di fondazione longobarda, che si trova in via Stefano Borgia, quasi nascosta dall'immenso Palazzo del Governo che la sovrastra, e Palazzo De Cillis di circa 2mila metri quadri coperti in via Erik Mutarelli a due passi dalla Basilica dell'Apostolo San Bartolomeo.
Benevento, città d'arte e di cultura ancora tutta da scoprire, è stata, dunque, al centro di un rinnovato interesse da parte dei visitatori che anche per questo week-end si sono visti passeggiare a gruppi.
La Delegazione Fai di Benevento ha contribuito a svelare alcuni dei tesori nascosti della città, rendendoli noti ad un circuito turistico nazionale, quello dei tanti iscritti al Fondo per l'Ambiente Italiano.
Si tratta di un'esperienza inclusiva, capace di coinvolgere tutti, adulti e bambini, intere famiglie, soprattutto, gli studenti delle Medie e Superiori che, anche a Benevento, taluni in qualità di "Apprendisti Ciceroni", hanno accompagnato i visitatori alla scoperta di alcuni dei luoghi più suggestivi e poco noti della città.
Gli "Apprendisti Ciceroni", a conclusione di un percorso di formazione svolto con il supporto dei loro insegnanti, dei delegati Fai e degli esperti dei rispettivi siti (Emilio Colloca per la chiesa del Santissimo Salvatore) hanno accompagnato i visitatori alla scoperta di un patrimonio storico-artistico non sempre noto, indossando i panni di narratori d’eccezione e raccontando ai visitatori il valore di quei luoghi e le storie che custodiscono, dimostrando come il nostro patrimonio artistico, storico e culturale possa diventare un luogo di incontro e di scambio tra le generazioni.
Visitatore d'eccezione Elio Galasso, storico direttore del Museo del Sannio, insieme ai preparati allievi del Liceo Classico “Pietro Giannone”.
Proiettarsi nel futuro senza dimenticare le proprie radici.
Riscoprire i tesori nascosti del nostro Paese, inebriarsi con il loro fascino storico, artistico e culturale; affidare alla bellezza il ruolo di musa ispiratrice e insieme spirito guida di un lungo fine settimana in compagnia della "arte nascosta", quella sfuggente ma alla portata di tutti, che s’insedia in angoli apparentemente insospettabili, sorprendente e multiforme: è questo il senso della Giornata odierna che il Fai ha saputo cogliere ancora una volta.
In via Mutarelli, nella proprietà Boscia, è stata allestita anche una Sala espositiva di antichi documenti presentati da Enzo Gravina e Vincenzo Boscia.
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.
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