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Benevento, 24-03-2017 19:16 ____
Potrebbe essere un utile strumento di partenza per una discussione nuova della nostra citta'
Raimondo Consolante alla presentazione del suo libro: "Benevento architettura e citta' nel Moderno" e' critico sul Piano Urbanistico Comunale approvato dall'Amministrazione Pepe
di Diego De Lucia
  

"Potrebbe essere un utile strumento di partenza per la discussione nuova della nostra città".
Raimondo Consolante ha presentato, questo pomeriggio, nella Sala Vergineo, con queste parole, il volume "Benevento architettura e città nel Moderno" edito dalla Clean edizioni di Napoli.
La pubblicazione ripercorre l'evoluzione di Benevento dal 1875, anno di fondazione della Villa Comunale, fino ai nostri giorni, attraverso il dibattito urbanistico ed architettonico.
All'interno del volume, è compresa una documentazione molto ampia di tutti i Piani Urbanistici della città, da quello di Piccinato a quello di Zevi fino all'attuale Piano Urbanistico Comunale (Puc).
La pubblicazione affronta anche il tema delle architetture significative che hanno segnato il paesaggio urbano del capoluogo sannita: tutti i più importanti edifici costruiti in epoca moderna sono illustrati con disegni progettuali e fotografie.
La vicenda urbana ricostruita nel testo, ovviamente, si intreccia a quella delle scelte politiche e dei fenomeni sociali ed economici che hanno accompagnato Benevento nell'epoca moderna, determinando le trasformazioni dalla fine dell'Ottocento (con la Villa Comunale, l'allargamento del corso Garibaldi e la costruzione della Prefettura) all'architettura del Ventennio fascista con il polo scolastico di piazza Risorgimento, l'edificio delle Poste e la fondazione del Rione Libertà, dalla ricostruzione del dopoguerra con la nuova via Traiano, la Stazione ferroviaria, il Rione Mellusi e il raddoppio del Rione Libertà, all'espansione del post terremoto dell'80 con i quartieri Pacevecchia, Capodimonte e Cretarossa, dal recupero del centro storico ai programmi europei, passando per la deregulation della localizzazione dei centri commerciali e delle aree produttive sul territorio.
Le politiche urbanistiche hanno alternato scelte virtuose a dissennate operazioni di depauperazione del paesaggio e sulle quali oggi conviene riflettere per poter immaginare un futuro attendibile per il capoluogo sannita.
Lo studio s'inserisce nell'ambito di un filone di ricerca sull'architettura e l'urbanistica moderna nelle città italiane che ha come punto di approdo lo sviluppo dell'Archivio nazionale dell'architettura moderna italiana che i Ministeri della Ricerca Scientifica e dei Beni Culturali hanno sancito avrà sede a Roma, presso il Museo Maxxi (Museo Arte e Architettura del XXI secolo) e che è già in via di costituzione.
Assente il sindaco Clemente Mastella, ancora influenzato, ad introdurre il convegno, moderato e coordinato da Pasquale Palmieri, architetto e progettista del Comune di Benevento e fotografo documentarista di caratura internazionale, è stato l'assessore comunale all'Urbanistica Antonio Reale.
Questi, come riportiamo meglio in altra parte del giornale, ha lanciato una stoccata all'ex sindaco, Fausto Pepe: "Questa città ha un percorso importante e particolare per il piano urbanistico.
Bisogna mettere mano al Puc.
La Giunta D'Alessandro ha lasciato un'impronta ad iniziare dalla pedonalizzazione del corso, ma quella uscente, che per due lustri ha governato questa città, non so se lascerà traccia".
Consolante ha spiegato cosa lo abbia spinto a scrivere il volume: "E' un gesto di riconoscenza verso la città".
Ha, quindi, ripercorso il lungo e tortuoso percorso della città moderna: "Una città che fuoriesce dalle mure longobarde sia propria del territorio ed amplia la sua dimensione e si relaziona al paesaggio".
L'architetto, però, ha ammesso come oggi si viva una fase diversa: "C'è bisogno di una riflessione nuova.
Questa città non può più crescere ed ampliarsi nella dimensione bensì rigenerare se stessa dal suo interno e costituire una serie di relazioni, negli anni perdute, dai fiumi ad un rapporto sano dei diversi quartieri di collegamento accettabile".
Sul Puc approvato dalla Giunta di Fausto Pepe, Consolante ha svolto una riflessione anche critica: "E' un piano che disciplina il suolo.
Riflette poco, infatti, su diverse esigenze della città a partire dall'edilizia di sostituzione.
Dobbiamo pensare che l'edilizia anni '50 e anni '60 non offre nessuna garanzia dal punto di vista sismico.
E' un'edilizia fragile dal punto di vista energetico: Occorre pensare ad una nuova stagione".
Infine sul Puc in vigore ha detto: "E' il primo piano che non prevede un aumento di popolazione.
Prende atto di una crisi demografica.
Ritengo che la città abbia bisogno di una stategia ampia ed una riqualificazione ambientale importante".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

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