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Benevento, 20-03-2017 13:47 ____
Il Comune di Benevento potra' tornare a sversare la raccolta indifferenziata di rifiuti nello Stir di Casalduni
Schiarita in Prefettura nella delicata vertenza dagli esiti imprevedibili che ha opposto, la Samte, societa' interamente partecipata dalla Provincia e l'Asia, societa' del Comune capoluogo entrambe impegnate nella raccolta e gestione dei rifiuti
Redazione
  

Il Comune di Benevento potrà tornare a sversare la raccolta indifferenziata di rifiuti nello Stir di Casalduni.
Schiarita, questa mattina, in Prefettura nella delicata vertenza dagli esiti imprevedibili che ha opposto, nei giorni scorsi, la Samte, società interamente partecipata dalla Provincia per la gestione del ciclo di rifiuti, e l'Asia, società del Comune capoluogo per la raccolta dei rifiuti.
Ha avuto successo, dunque, la mediazione del prefetto Paola Galeone.
Da giorni, il Comune non poteva più sversare presso l'impianto di Casalduni, gestito dalla Samte, a causa del credito della stessa Samte vantato nei confronti del Municipio di circa 850mila di euro per fatture non pagate da maggio dello scorso anno.
"Dopo ampia discussione - come si legge in una nota - le parti hanno raggiunto la seguente conclusione: Pagamento immediato alla Samte da parte del Comune di Benevento delle spettanze gennaio-febbraio 2017; Accelerazione dell'iter amministrativo per il riconoscimento dei debiti pregressi dell'annualità 2016 attraverso un incontro a breve con l'organismo straordinario di liquidazione nominato a seguito della dichiarazione di dissesto da parte del Comune; Conferma da parte del Comune circa la tariffa stabilita dalla Provincia per l'anno in corso pari a 175 euro a tonnellata di rifiuto smaltito oltre Iva.
Su tali punti, il Comune si è impegnato a far pervenire "ad horas" la formale accettazione dell'accordo.
Lo sversamento dei rifiuti indifferenziati da parte del Comune di Benevento presso lo Stir di Casalduni sarà consentito dalla Samte all'avvenuto accreditamento delle somme relative ai suddetti pagamenti.
Il management aziendale Samte rivolge un pensiero alla cittadinanza beneventana per quanto si è venuto a verificare e si sta verificando per le strade.
Tutto questo, però, non è certamente imputabile ad inefficienze della stessa Samte.
A tale proposito, si osserva che l'Azienda, che non persegue fini di lucro, ha il dovere (come tutti) di pagare dipendenti e fornitori ed inoltre di garantire i propri servizi in maniera equa nel rispetto di quei Comuni che hanno regolarmente versato le proprie quote.
Su questo punto essenziale, è sorto, appunto, il conflitto con il Comune capoluogo cui certamente non poteva essere consentita la parziale gratuità dei servizi offerti dalla Samte.
Si tratta di cifre consistenti, irrinunciabili per l'Azienda partecipata, che peraltro vive un momento storico assai delicato in quanto caratterizzato da un regime di concordato preventivo sul quale il Tribunale di Benevento, sezione fallimentare, si pronuncerà nell'udienza del prossimo 5 aprile".
Nessun ricorso verrà, dunque, proposto sulla tariffa da parte del Comune di Benevento.
Tutto è condizionato, però, all'esito dell'esame da parte del Ministero degli Interni che dovrà approvare il Bilancio del Comune capoluogo che ha dichiarato dissesto ed è, dunque, sottoposto ad una rigida supervisione.
All'incontro sono stati presenti: per il Comune di Benevento l'assessore, Vincenzo Russi, il legale Vincenzo Catalano ed il capo Gabinetto del Comune Alfonso Pironti; l'Asia era rappresentata da Gino Mazza, per la Samte l'amministratore Nicolino Cardone, il legale Antonio Pio Morcone ed il direttore tecnico Liliana Monaco.
Riunione, dunque, molto attesa in Prefettura ed abbastanza lunga ma improntata, a detta dei protagonisti, alla salvaguardia del lavoro.
Nel 2014 e 2015, a causa di una sentenza del Tar, la tariffa rimase bloccata al costo di 120 euro a tonnellata a fronte dei 200 richiesti dalla società provinciale di rifiuti.
Nel 2016, la Giunta Pepe postò in bilancio nuovamente la cifra di 120 euro a tonnellata, mentre la Samte insistette su 175 euro.
Richiesta impugnata davanti al Tar di cui si attende ancora l'esito.
Nel 2017 il Comune di Benevento, a detta di Russi, ritiene che sia giusto postare sul bilancio previsionale la somma dei 175 euro a tonnellata.
Il presidente della Samte Cardone ha rimarcato: "Lo sblocco dei versamenti avverrà non appena verranno inviati i mandati di pagamento delle fatture di gennaio e febbraio scorso.
Il Comune di Benevento ha previsto una liquidazione in tempi immediati".
Cardone ha però aggiunto: "Non possiamo garantire un servizio senza essere pagati dai Comuni".
Il legale della Samte Pio Morcone ha ribadito: "Chi non paga non può sversare, anche per rispetto a verso quei Comuni che non hanno debiti".
Il legale nonchè sindaco di Castelfranco in Miscano ha escluso un interruzione del pubblico servizio nella discarica di Casalduni: "Non è un obbligo andare a sverrsare allo Stir.
Il paventato blocco è infondato dal punto di vista giuridico".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

comunicato n.100577



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