Orgoglio sannita nel firmamento stellare: il giovane ricercatore beneventano Fiore De Luise (foto) ha collaborato alla realizzazione della messa in orbita del Satellite Gaia (Global Astrometric Interferometer for Astrophysics) che, questa mattina, è stato lanciato dalla base di Kouru (nella Guiana francese) dell'Agenzia spaziale europea (Esa). Fiore De Luise ed i suoi colleghi, sono rimasti con il fiato sospeso fino alle 10.12, orario in cui i motori del vettore Soyuz-Fregat hanno portato in orbita il satellite Gaia che sarà  il testimone di una delle missione più importanti dell'ultimo secolo; ad essa, infatti, per cinque anni, toccherà osservare l'uno per cento delle stelle della Via Lattea, cioè circa un miliardo di astri, e produrre una mappa tridimensionale della nostra galassia.
Gaia misurerà posizioni, moti propri e parallassi con precisioni da 10 a 300 micro-secondi d'arco, completate da fotometria e spettroscopia, e limitatamente alle magnitudini più brillanti di V=17, velocità radiali e composizione chimica.
Una simile survey, senza precedenti avrà , come scopo principale, lo studio della formazione ed evoluzione della Galassia.
Grazie ai dati che Gaia fornirà , in un prossimo futuro, si sarà in grado di: Distinguere sulla base dei moti propri le stelle del disco da quelle del bulge e quindi di discriminare se la formazione del bulge è contemporanea con quella del disco o segue o precede questa; Migliorare la stima della distanza e dell'arrossamento che nel caso degli ammassi globulari permetterà di ridurre significativamente l'errore sulla stima delle età assolute degli ammassi, contribuendo così a migliorare la conoscenza dell'età dell'Universo; Studiare in dettaglio la storia della formazione stellare galattica per capire se questa è regolare o molto episodica con le implicazioni che ciò ha sullo scenario di formazione della Galassia.
Insomma, un'altra bella e grandissima soddisfazione per De Luise che, dopo la Laurea in Astronomia ed il Dottorato di Ricerca in Astronomia e dopo aver girato nelle basi spaziali più importanti al mondo accanto a scienziati di fama internazionale ha già collaborato per altri progetti scientifici di alto livello, tra i quali: Formation and Evolution of Open Clusters; Planetary Science: Neos, Jupite Trojans e all'Improvement and development of algorithm for Gaia photometric data processing for Gaia and correspondent code implementation in Java language.
Insomma, grazie a Fiore De Luise, si parlerà "Made-in-Sannio" tra le stelle!
A questo giovanissimo astronomo, ovviamente, auguriamo di arrivare sempre più in alto.
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