Mario Pepe attacca il Comune di San Giorgio del Sannio e punta l'indice sull'edilizia: Ho grandi perplessità sulla gestione dei Lavori Pubblici...
Voglio chiarezza, sul passato e sul presente. Non posso più tollerare che ci sia una invasione sullo sviluppo edilizio e mi preoccupano queste presenze...
Nostro servizio
L'ex parlamentare del Pd, Mario Pepe, oggi fondatore del Movimento Avvenire Popolare, ha presentato alla stampa il suo dossier dal titolo: "Il Comune tra debiti e illegalità ".
Il Comune è quello che egli, come territorio, non solo abita da sempre, ma che ha amministrato per decenni e dal quale oggi è estromesso dopo aver rotto con il suo partito d'appartenenza, il Partito Democratico e dunque dopo il conseguenziale abbandono dei suoi fedelissimi dalla maggioranza consiliare.
In questo contesto, si muove Mario Pepe che punta, senza nasconderlo, alla fine anticipata di questa consiliatura che è cominciata nel 2011 e che ha la sua scadenza naturale al 2016.
E per farlo usa argomenti convincenti anche se non sostenuti da fatti concreti, ma da sensazioni, come egli afferma, ma sensazioni di chi osserva l'evolversi della situazione edilizia nel suo paese e che nota anche situazioni che sfuggono all'occhio poco attento.
Mario Pepe mette sotto osservazione l'edilizia.
Alcuni palazzi stanno nascendo lì dove si ipotizzava un grande polmone a verde che avrebbe dovuto addirittura collegarsi con il Parco di viale Spinelli. Ma lì non sono solo quei pochi palazzi a sorgere.
Se ne prevedono altri al punto che l'Housing Sociale di Benevento, che è comunque un capoluogo, ed i suoi 400 appartamenti di contrada Santa Clementina, appare essere ben poca cosa...
In questo dossier, ha detto Pepe, riassumo le questioni che interessano questa comunità e l'Amministrazione comunale di San Giorgio del Sannio.
Essendo cambiata la compagine amministrativa e venuti meno due consiglieri dalla maggioranza (i due che si riconoscono sulle sue posizioni ndr) è cambiato il quadro politico.
Con 7 consiglieri di maggioranza contro i 6 di minoranza, non si governa, con un voto in più non si può fare.
Ho chiesto e chiederò l'azzeramento.
Sulla stampa si vendono solo chiacchiere, ma i miei 43 anni di vita politica e le mie qualità non le riscontro in altri.
Le questioni che sollevo sono delicate, molto delicate.
Grande perplessità ho sulla gestione dei Lavori Pubblici, qui in particolare voglio chiarezza, sul passato e sul presente.
Con la gestione di Giorgio Nardone (il predecessore dell'attuale sindaco ndr) non ho mai avuto nulla da ridire, ma ora non posso più tollerare che ci sia un'invasione sullo sviluppo edilizio e mi preoccupano queste presenze...
Ancora, Pepe ha addebitato alla attuale gestione del Comune, a quella di Claudio Ricci, il fallimento dell'Unione dei Comuni dei Santi Sanniti.
San Giorgio è stato isolato con l'uscita degli altri Municipii dalla realtà consortile.
Io vado avanti, ha detto Pepe, e continuerò questa mia battaglia con l'intento di giungere quanto prima alle urne per confrontarci.
Poi chi vince governa...
Questo stato di precarietà lo dobbiamo così superare e tuttavia se non ci sarà data la possibilità di andare al voto, poco male, attenderemo la scadenza naturale ma nel frattempo io continuerò la mia battaglia.
Quando sono cominciate le domande per i giornalisti, abbiamo chiesto a Pepe di essere più puntuale nella denuncia sulle opere pubbliche e di fare i nomi o almeno affinare meglio fatti e circostanze.
Egli ha così risposto: La mia è una sensazione confortata però da ciò che vedo e comunque statene certi che se dovessi avere notizie di reato, so dove andare.
Ad inserirsi nel dibattito, a questo punto, è stato Giuseppe Liucci del Meet-Up di San Giorgio del Sannio (a parziale rettifica di quanto scritto in seguito, come pubblicato in altra parte del giornale, abbiamo appreso che Liucci è l'organizer del Meet-Up della Valle del Mediocalore) il quale ha insistito sul fatto che da due mesi ha chiesto documenti al Comune e non gli sono stati ancora dati.
E' vero, è cambiato il responsabile alla Trasparenza, ma evidentemente non il risultato.
Queste sono situazioni, però, che vengono da lontano, ha detto puntando l'indice proprio su Pepe, che nascono negli anni Novanta con il redattore del Piano regolatore che è del Pd...
No, non è così, ha detto Pepe, non è mai stato del Pd e comunque a me interessano le responsabilità politiche.
Il confronto è politico...
Sin qui l'incontro con la Stampa.
Ma se Pepe non si ferma, non lo fa nemmeno Liucci che ha già trasmesso ai parlamentari di riferimento buona parte del carteggio per farne un'interrogazione parlamentare.
Per concludere, il libricino scritto da Mario Pepe si compone dei seguenti capitoli: Un progetto di rinascita; Oltre la crisi; Agricoltori abbandonati; Lo stile dell'Amministrazione Comunale; La politica dei settori produttivi; Verso la decadenza; Prassi e legalità ; La verifica dei conti; Il viale Spinelli e le Favelas; Il rischio dell'esplosione urbana; Il Comune allo sbando; I paradossi del porcospino.
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.
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