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Benevento, 29-03-2012 13:26 ____
La dura critica di Luigi Bocchino alla Regione Campania: Ha deciso che saranno installati nel Sannio e nell'Irpinia i termovalorizzatori
Essi non possono infatti essere ubicati nelle zone di risanamento e mantenimento della qualità dell'aria, Napoli, Salerno e Caserta, e dunque? Rimaniamo solo noi... che dovremo bruciare l'immondizia partenopea
Redazione
  

Luigi Bocchino (foto), ha inviato una nota in cui ha duramente criticato la Regione Campania la quale, con una delibera di Giunta,  ha deciso, secondo il coordinatore provinciale di Nps-Noi Sud, che gli impianti termici dei rifiuti solidi urbani non possono essere ubicati nelle zone di risanamento e mantenimento della qualità dell'aria (Napoli, Salerno, Caserta) e che per questo verranno istallati nel Sannio ed in Irpinia.
"Il governatore Stefano Caldoro - ha sostenuto - con la delibera di Giunta numero 91 del 6 marzo scorso ha rivelato, qualora ce ne fosse stato bisogno, qual è il futuro programmato per il Sannio: vale a dire bruciare l'immondizia di Napoli.
Infatti con detta delibera, passata alla chetichella, la Giunta regionale ha deciso che gli impianti termici dei rifiuti solidi urbani, previsti nel piano campano di gestione dei rifiuti, non possono essere ubicati nelle zone classificate di risanamento e mantenimento della qualità dell'aria.
Alla delibera in questione è allegata una tavola di sintesi L05 che riguarda proprio detti impianti di trattamento termico.
Se ad una prima lettura la delibera non desta sospetto basta guardare la tavola di sintesi per scoprire "il cavallo di Troia" che vi si annida.
Il vincolo di risanamento della qualità dell'aria riguarda tutta Napoli e Salerno, e gran parte di Caserta: la maggior parte delle aree non sottoposte a vincolo interessano il Sannio e l'Irpinia.
Ne consegue che il Sannio è deputato da Caldoro ad incenerire i rifiuti di Napoli dopo che Bassolino lo individuò per ospitare ben due discariche regionali (Tre Ponti e Sant'Arcangelo Trimonti)".
"I nostri politici locali, impegnati a tempo pieno in estenuanti duelli nelle nomine sanitarie e dell'area di sviluppo industriale, nonché in quelle prossime dei vice-commissari Iacp, tacciono e sono - ha aggiunto - complici di Caldoro.
La difesa del nostro territorio non può essere fatta da chi è inadeguato e disattento rispetto a problematiche, come quelle dell'immondizia, che penalizzano sempre ed esclusivamente il Sannio.
L'alternativa, sul piano politico, è quella di archiviare quanto prima la vecchia classe politica sannita: sul piano istituzionale di indire il referendum per l'adesione del Sannio al Molise".
"In ogni caso - ha concluso - la nostra opposizione a detta delibera sarà fermissima essendo in gioco la salute dei cittadini sanniti e l'integrità del nostro territorio che non può essere ulteriormente occupato da impianti di trattamento termico per distruggere i rifiuti di Napoli".

comunicato n.43459




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