Non si sa dove si andrà a parare.
Questa è l'impressione, anzi la certezza, che oramai prende i responsabili del gruppo di lavoro organizzato per cercare di capire finalmente qual è la situazione debitoria del Comune di Benevento.
Nel pomeriggio a Palazzo Mosti, presieduta dal sindaco Fausto Pepe, si è svolta la riunione che ha coinvolto, oltre agli assessori competenti, Cosimo Lepore e Marcello Aversano, i responsabili dell'ufficio Urbanistica, Bilancio, Contenzioso, Lavori Pubblici e Patrimonio.
Dodici persone attorno ad un tavolo per quasi tre ore, per tracciare la mappa di quella che potrebbe essere la debitoria del Comune ad oggi.
Stiamo parlando di denaro a pagarsi soprattutto per espropri ma a partire dalla fine degli anni Settanta, dal 1976 in avanti.
E' un lavoro immane, ci è stato detto, ma bisogna farlo perché c'è la necessità di capire e soprattutto di non vivere di paure legate a sentenze che quando arrivano rischiano di mettere in ginocchio l'Ente locale.
E' tutto lì, negli espropri, il valore del debito, espropri utilizzati tanto per opere pubbliche realizzate o per quelle mai realizzate.
C'è poi la differenza da incassare, stavolta a favore del Comune, per la cessione dei suoli alle cooperative in diritto di proprietà e non di superficie, come è stato quasi sempre fatto, dando un beneficio economico ai sodalizi che acquistavano il terreno ad un prezzo certamente inferiore e senza che questa differente acquisizione avesse un qualche riflessio sulla proprietà visto che il diritto di superficie, che alla scadenza è poi rinnovabile, dura 99 anni.
Ora il Comune vuole ritrattare queste concessioni.
Ci sono poi da esaminare le cause ripetitive e cioè quelle che per lo stesso motivo e per la stessa cifra vengono riassunte dinanzi al Tribunale più volte e con motivazioni diverse.
La settimana entrante ci sarà una nuova riunione di questo gruppo di lavoro e si andrà avanti così fino alla fine.
Un lavoro grande per un debito enorme che è stimato ben oltre i 15 milioni di euro.
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