"La marginalità della condizione politica ha scosso la mente a qualche pachiderma che ancora si agita con linguaggi velenosi, evidentemente consapevole del proprio fallimento".
Così Roberto Capezzone (foto), vice coordinatore vicario del Popolo della Libertà , in una nota, abbastanza criptica, diramata alla stampa, interviene, rispondendo, probabilmente, al senatore di Coesione Nazionale, Pasquale Viespoli, in merito all'elezione di Enzo Lauro (Pdl) quale vicepresidente del Consiglio comunale di Benevento.
"Si tentano così - prosegue il comunicato - improbabili risalite con gratuite accuse di taglio trotzkista.
Rammento ancora la canzoncina degli studenti nel film Porci con le ali: Trotzkij ci vendette allo straniero ma il piccone su di lui non fu leggero.
Evidentemente il piccone (su Trotzkij) non è stato abbastanza pesante.
In tema di consociativismo, mi preme rilevare che il pachiderma politico in questione è stato per anni ispiratore e guida del consociativismo nella nostra città .
Prima consociativo con certa burocrazia comunale per fini tutt'altro che nobili sino a determinare le dimissioni di un vicesindaco (forse il riferimento è a Roberto Prozzo ndr); poi promotore di un nuovo consociativismo prima con parte della sinistra postcomunista poi con pezzi della vecchia Dc e relativi apparati; il tutto per evidente complesso di inferiorità culturale e politica.
Il "meglio" del consociativismo si è poi espresso nel tentativo, mai riusciuto, di guidare processi economici nel Sannio.
A tal fine potremmo ricordare il Piano per le Attività Commerciali di Benevento e ciò che ne seguì, il Prusst con nomine e progetti chiaramente consociativi, alcune iniziative del Pru del Rione Libertà finite agli onori delle cronache giudiziarie, l'Ansaldo e la famigerata fabbrica delle scarpe.
Una lunga striscia di atti e fatti consociativi che non ha prodotto nulla se non l'uso scorretto delle risorse pubbliche.
Ultimo ma non da ultimo, il tentativo di unire l'ex Udeur, l'Udc e pezzi della sinistra (forse, ma forse, Capezzone si riferisce a Pasquale Viespoli ndr); tentativo anche questo fallito per aver determinato la vittoria al primo turno del centrosinistra, con il quale, chi va parlando di santità aveva pur tentato un'approccio con il famoso "patto della soppressata".
"Il rafforzamento del bipolarismo, del quale taluni si sono per anni riempiti la bocca, è oramai ineludibile sul piano locale così come il riconoscimento della dialettica tra centrodestra e centrosinistra che pur nella diversità deve poter guidare le scelte nell'interesse del territorio ossia su quel piano istituzionale del quale "il nostro" va cianciando.
E' altrettanto chiaro che il riconoscimento politico nel Consiglio comunale di Benevento spetta al Pdl e non a chi ha tentato un'operazione spuria contro il bipolarismo e contro i partiti uscendo pesantemente ridimensionato dalle elezioni amministrative".
"Altro non v'è da dire - conclude Capezzone - se non invitare taluno a riflettere sulla fisiologica incapacità ad esprimere idee, progetti e valori.
Dopo aver tradito tutto e tutti rimane forse solo la pretesa delirante di annullare la storia della destra politica; ma la storia continua, nel rispetto delle idee e del patrimonio umano e culturale del nostro mondo che deve lasciare indietro il livore e l'incapacità ad essere inanzitutto esempio di lealtà , di stile e di cultura politica evidentemente sconosciuta da chi al massimo può essere solo protagonista della cronaca piccola e meschina, non essendo riuscito a segnare in positivo la storia della nostra città e della nostra provincia".
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