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Benevento, 08-04-2011 12:10 ____
Raffaele Tibaldi: Affronteremo da subito la salita ma quando comincerà la discesa, dovranno correrci dietro...
Avremo liste all'insegna del rinnovamento mentre nel centrosinistra e nel "pasticcio" ci sono solo 40 anni di vecchiume. De Girolamo: Per correre appresso ad un ex comunista, hanno distrutto una intera classe dirigente. GUARDA LE FOTO
Nostro servizio
  

Il clima di entusiasmo che ha suscitato la scesa in campo di Raffaele Tibaldi quale candidato sindaco per il centrodestra, è stato confermato questa mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione che ha visto la partecipazione anche di Stefania Craxi, sottosegretario agli Affari Esteri, di Nunzia De Girolamo (che ha giustificato l'assenza di Erminia Mazzoni e Nicola Formichella impegnati in attività istituzionali), di Mino Izzo e di Luca Colasanto oltre che di Roberto Capezzone.
E su questo nuovo clima, che ha visto peraltro la presenza anche di vecchi leader socialisti, che punta la coalizione che oramai ha abbandonato l'angolo in cui, in qualche modo, si era cacciata.
Ad aprire i lavori è stata Nunzia De Girolamo che ha dato atto preliminarmente del lavoro svolto da Stefania Craxi che oggi dedica l'intera giornata alla Campania impegnata com'è nella soluzione del problema delle immigrazioni clandestine provenienti dai paesi in guerra.
Poche parole di De Girolamo e c'è stato l'intervento di Stefania Craxi che ha esordito dicendo: Sono convinta che la prossima volta un membro del Governo sarà adeguatamente ricevuto da un sindaco con la fascia tricolore e questo sindaco sarà Raffaele Tibaldi.
Certo, ha detto la parlamentare del Pdl, qui a Benevento so di questo "frutto misto", come qualcuno lo ha definito, che vede lontani da noi alcuni nostri alleati. Ma vinceremo anche senza di loro.
Un sondaggio, che non è stato commissionato da noi ma dal "Corriere della Sera", dice che malgrado tutto, l'87% degli italiani critica la politica portata avanti dall'opposizione.
E dunque il governo regge bene nonostante le emergenze di immigrati e profughi, un fenomeno, questo, molto complesso, e di cui dovrà occuparsi anche l'Europa.
Quindi ha parlato delle intese politiche e di questa sinistra che non rappresenta quella che lei porta nel cuore (e qui un momento di grande commozione che l'ha costretta a fermarsi un attimo prima di riprendere a parlare).
Craxi ha anche parlato del Mezzogiorno e delle sue potenzialità frenate da una classe dirigente inesistente.
Non c'è un uomo del sud nella finanza che conta.
Noi intendiamo invece ripartire dagli amministratori locali per ridare alla regione quella classe dirigente che merita.
E' stata poi la volta di Nunzia De Girolamo che ha ringraziato Stefania Craxi per la sua presenza ed ha spiegato che in lei è rappresentata una parte delle tante anime che compongono il Pdl: da quella socialista di Craxi, a quella democristiana di Mino Izzo, della destra di Roberto Capezzone o di Forza Italia, la sua.
Qui c'è il Pdl che rappresenta il centrodestra del fare. Mi auguro, ha detto De Girolamo, che si possa finalmente mettere fine ad una campagna elettorale avvelenata e si possa parlare di programmi.
Per noi, comunque vada, la sfida l'abbiamo già vinta perché il nostro obiettivo è creare, appunto, una nuova classe dirigente.
Ed anche l'elettorato, che è sempre più avanti della vecchia politica, vedrete ci comprenderà, ci riconoscerà, ci premierà.
Questa competizione si gioca con un blocco, da una parte, rappresentato da noi del centrodestra; da un altro che è rappresentato dal centrosinistra e poi dal "nulla" intriso solo di vecchie logiche.
A noi non interessano gli appalti, gli incarichi ma solo il bene della città e dei beneventani.
Dalle nostra parte c'è anche il presidente della Regione, Stefano Caldoro, che ci sarà accanto qualora la nostra coalizione dovesse vincere la competizione.
Quindi De Girolamo ha avuto parole di grande elogio per il gesto di Roberto Capezzone di fare un passo indietro per agevolare la candidatura di Raffaele Tibaldi.
Capezzone, ha detto De Girolamo, rappresenta l'unica Destra, quella destra che nel solco della tradizione non ha scelto il comunismo.
Ed è stato dopo De Girolamo proprio Roberto Capezzone a prendere la parola ed a ringraziare a sua volta per l'elogio ricevuto. Il Pdl è ancora un laboratorio ed è sintesi di un programma politico.
La città deve riprendere a camminare. I risultati, per noi, arriveranno.
Mino Izzo ha nuovamente accennato a qualcosa che non ha funzionato nel percorso di avvicinamento alla soluzione ultima di Raffaele Tibaldi, ma questi sono eventuali errori di cui parleremo dopo questa campagna elettorale.
Ora concentriamoci su di essa. Partiamo in salita, ha detto il senatore del Pdl, ma Berlusconi ci ha insegnato che se ci si crede in quello che si fa, i risultati arrivano. Lui nel 2006 ci ha creduto.
Se lo avessero fatto anche gli altri alleati, Fini e Casini, la partita non sarebbe stata persa per quella manciata di voti...
E così sarà anche a Benevento, ha detto Izzo. Mi auguro solo che si recuperi la capacità di offrire alla gente dei programmi dando così loro la possibilità di comprendere su chi investire la loro fiducia.
Luca Colasanto ha parlato invece del patto di fraternità che lega il Pdl ai socialisti ed ha ricordato la sua presenza in quel gruppo, presenza prestata proprio per mantenerlo in vita, un gruppo da cui poi è nata la posizione di Stefano Caldoro che oggi è presidente della regione.
L'aggregazione, ha detto Colasanto, serve a tutelare il partito e da qui lo spiccato senso di responsabilità di Capezzone che ha saputo fare un passo indietro quando è stato il momento.
Una rinuncia di tal genere, una forza personale come questa, può provenire solo da un politico vero.
Quando ha parlato Raffaele Tibaldi l'interruzione è stata pressoché immediata perché non ha potuto, quando ha detto che "il mio cuore sta qua ed è con Stefania Craxi", che commuoversi fino ad interrompere il suo discorso e Nunzia De Girolamo subito di rimando: Evviva, un candidato che si commuove; abbiamo un sindaco normale!
Raffaele Tibaldi, riprendendo a parlare, ha detto: Ripartiamo da qui.
Mino Izzo ha parlato di strada in salita ed è vero, ma dopo la salita c'è la discesa e lì ci dovranno correre dietro.
Quindi si è rifatto al vecchio ma attuale concetto socialista che metteva in ordine le componenti della società individuando gli operai, i contadini, gli imprenditori.
Questa è la summa della nostra cultura ed io ci metterò tutto l'amore possibile per non disperderla. Vorrei che Benevento tornasse ad essere la città di una volta, una comunità ricca ed operosa ed è questo che dovremo fare, rimetterla in cammino.
Quindi, rivolgendosi a Nunzia De Girolamo ha detto: Questa giovane parlamentare, intelligente, versatile, irruenta e con un pizzico di spregiudicatezza, è stata capace di scompaginare le vecchie logiche di partito qui a Benevento.
Nel centrosinistra e in quel "pasticcio" dell'altra componente, ci sono 40 anni di vecchiume.
Le nostre saranno invece liste all'insegna del rinnovamento.
Nunzia De Girolamo rispondendo poi ad una domanda ha detto che il cambiamento all'ultimo momento del candidato sindaco non è stato un segno di debolezza da parte del Pdl ma di grande forza perché ha fatto emergere nuovamente lo spirito di squadra che caratterizza la coalizione di centrodestra e non quello degli individualismi con i quali è stata distrutta a Benevento, in pochi mesi ed in occasione di questa campagna elettorale, una intera classe dirigente composta da persone capaci quali Nazzareno Orlando, Gianfranco Ucci, Angelo Fusaro e tanti altri che oggi vengono portati a votare un ex comunista.
Mi auguro, ha concluso De Girolamo, che alla fine, anche prima della presentazione delle liste, si possa tutti convergere nuovamente nella coalizione di centrodestra, ma se ciò non avverrà, il "pasticcio" dovrà comunque rientrare con noi che saremo al ballottaggio avendo come avversario Fausto Pepe.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

                                           

Le foto sono di Antonio Caporaso per "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

                                              

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