Benevento, 21-01-2011 08:39
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L'evoluzione dell'informazione ha in sé importanti innovazioni ma attenzione all'uso che se ne fa
di Ilenia Ranauro
Si è svolto, presso il Seminario Arcivescovile, il convegno organizzato in occasione della Festa per il patrono dei giornalisti, San Francesco di Sales (24 gennaio), dal titolo "Verità , annuncio e autenticità nell'era digitale".
Organizzato dalla Conferenza Episcopale Campana in collaborazione con l'Arcidiocesi di Benevento e le Diocesi di Cerreto Sannita e Sant'Agata dei Goti, si tratta del secondo degli incontri, iniziati a Salerno, e che vedrà il ciclo terminare il 29 gennaio a Napoli con la tavola rotonda presieduta dal cardinale Crescenzio Sepe, con una tematica relativa al messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni.
Don Doriano Vincenzo De Luca ha fissato i punti cardini di questi eventi attraverso le parole di San Paolo: "Altezza, ampiezza, lunghezza e profondità ", sottolineando l'importanza di formare uno statuto regionale per avere una commissione giuridica; costituire un percorso formativo per i laici affinché possano collaborare con gli istituti diocesani ed infine un censimento sulle realtà delle comunicazioni, le quali restano ancora ai margini a differenza di altre già note.
Tutti i partecipanti al convegno hanno evidenziato il cambiamento radicale che sta avvenendo nella nostra era in seno ai mezzi di comunicazione, evincendo caratteri positivi, ma anche negativi.
Giorgio Zanchini, giornalista radiofonico di Radio Tre, ha riportato con il suo intervento, il reale e quotidiano cambiamento, o meglio la rivoluzione che i mezzi di comunicazione sociali ed a maggior ragione quelli del servizio pubblico, hanno attraversato in questi ultimi decenni.
A differenza di prima il giornalista ha il dovere di comunicare informazioni in tempo reale, mutazione avvenuta con l'avvento e l'utilizzo in massa dei nuovi strumenti per comunicare come il nostro quotidiano d'informazione on-line
Tutte queste rivoluzioni, come ci ha sempre insegnato la storia, portano con sé fattori positivi e negativi.
Prima tra tutti la possibilità di interagire con culture diverse e pluralità di idee e persone differenti.
Don Alessandro Pilla, direttore di Radio Speranza, ha sottolineato l'importanza di investire in questi canali nuovi perché permettono di educare le persone al Vangelo, di avvicinarle, con l'unica eccezione che bisogna utilizzare questi strumenti in modo responsabile, affinché non si sostituiscano ai Sacramenti ed al reale mondo cattolico. L'arcivescovo metropolita di Benevento, mons. Andrea Mugione, ha concluso il convegno con parole importanti nei confronti di chi fa comunicazione sociale, i quali hanno la responsabilità di trasmettere, attraverso il dialogo, il confronto e l'ascolto, quei valori cattolici che il consumismo ed il modello di vita di questi anni, tenta di offuscare.
La rivoluzione culturale ed i cambiamenti in atto, ha ribadito l'arcivescovo, "divengono la nuova sfida della Chiesa Cattolica", la quale con l'utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione sarà portatrice del messaggio cristiano.
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.
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