Se ci è consentito vorremmo usare stavolta il dialetto per descrivere quello che sta succedendo in questi imunuti in Consiglio comunale. E' una lingua più efficace e colorita e che rende subito il senso delle cose. E dunque: A Nunzia De Girolamo, in Consiglio comunale, l'hanno combinata 'na munnezza..."
L'Assise cittadina ha avuto inizio alle 10.45 rispetto all'orario fissato delle 9.30 e si aperta con un minuto di silenzio in memoria di Ciro Vigorito, l'amministratore del Benevento Calcio i cui funerali si sono svolti ieri ad Avellino.
Quindi, per questioni personali (è la formula tecnica che consente al consigliere d'intervenire al di là dell'Ordine del giorno), è intervenuto Nicola Boccalone di Tel, che ha svolto tutto il suo intervento per confutare e contestare le accuse mosse dalla De Girolamo indefinitamente ai componenti del gruppo Tel definendoli, ha detto Boccalone, di dubbia moralità .
Su questa frase egli ha svolto il suo intervento, intervento che ha poi ottenuto, in quelli successivi svolti da Stanislao Lucarelli (Pd) ed Isidoro Fucci (Lealtà per Benevento) la solidarietà anche dai colleghi di maggioranza, ovviamente, non sfugge al lettore, solidarietà interessata ad acuire la frattura all'interno del centrodestra.
In particolare Stanislao Lucarelli ha definito la De Girolamo una trombata, perché quando non è candidata non è stata eletta ed ora è parlamentare solo perché nominata.
Quindi ancora un intervento, quello di Alessandro Consales, per stigmatizzare le dichiarazioni rese innanzitutto da Nazzareno Fiorenza, presidente della Gesesa che ha fatto delle sue considerazioni, non proprio eleganti, diciamo così, sui componenti di questo Consiglio comunale poi si è riferito anche della De Girolamo relativamente alla frase a lei attribuita di "vecchio arnese" della politica riferita sia a Viespoli che a Del Basso De Caro, appellativo, ha detto Consales che dimostra un non rispetto delle persone e degli avversari politici.
A tentare di riportare serenità e pacatezza al dibattito, ci ha poi pensato Francesco De Pierro, dei Popolari per il Sud. Quindi un nuovo intervento d'attacco ad opera del capogruppo di Tel Nazzareno Orlando che ha parlato, con voce dal tono molto arrabbiato, di un partito, in sede locale, che non corrisponde a quello che lui aveva contribuito a fondare quando era stato a Roma all'assemblea costituente del Pdl. Chi dice tutte queste cose insensate vuol dire che non ha dignità .
AGGIORNAMENTO ALLE 12.55
Dopo Nazzareno Orlando la parola è passata a Roberto Capezzone, neo capogruppo del Pdl, il quale ha detto che dall'estate il clima politico è diventato avvilente e condizionato evidentemente da quello nazionale. Non fa bene a nessuno aizzare questo tipo di critica. Bisogna invece tornare al ragionamento politico e smetterla con gli attacchi personali. Peraltro, ha ancora detto Capezzone, se la De Girolamo è una nominata, in Parlamento ci sono anche i due del Pd, Boffa e Pepe, che hanno la stessa legittimazione della De Girolamo.
Quindi la parola è passata ad Ettore Martini del Tel, che ha detto: Sono anche io un vecchio arnese (citando una delle criticate frasi della De Girolamo) della politica e De Girolamo non si doveva permettere di dire queste cose. Deve stare più attenta quando parla. Riguardo il dubbio di moralità , ha ancora detto Martini, io sul Parlamento e suoi suoi componenti non ne ho, così come non li ho per i componenti di questo Consiglio comunale.
Quindi è stata la volta di Sandro D'Alessandro che ha detto che oramai si è toccato il fondo. Bisogna viceversa riprendere la discussione anche perché oramai in politica prevale solo il gossip.
AGGIORNAMENTO ALLE ORE 13.40
Dopo Sandro D'Alessandro ha preso la parola Luigi Bocchino del Pdl il quale ha invitato tutti a confrontarsi sulla politica ed anche a contrapporsi ma sui problemi seri e non su queste cose.
Anche Viespoli ha usato nei miei e nei nostri confronti parole indelicate, ha detto. Ricordo quando ci definì (a lui ed a Coistanzo Di Pietro ndr) carabinieri centristi (cioè che uno sapeva leggere e l'altro sapeva scrivere per restare nel classico delle barzellette sull'Arma... ndr) oppure quando ci ha definiti voltagabbana della politica. Noi non ci siamo sentiti offesi. Se si volesse discutere in Consiglio delle accuse mosse ad un politico, ne dovremmo fare uno al giorno...
Quindi c'è stato l'intervento di Fernando Petrucciano che si è detto di condividere completamente il pensiero di Delò Basso de Caro ed alla risposta data sulla frase relativa ai "vecchi arnesi della Politica".
La parola è poi passata all'assessore Luigi Ionico, che si è dichiarato favorevole a quanto espresso dai componenti di Tel per un recupero peraltro del rapporto con i cittadini ed il territorio.
A questo punto si è inserito il presidente del Consiglio comunale Giovanni Izzo che ha presentato le due nuove compagini consiliari e cioè quella di Tel e del Pdl con gli organigrammi che abbiamo già dato in altri pezzi del giornale ai nostri lettori.
Poi la parola è passata al sindaco Fausto Pepe il quale ha detto che Nunzia De Girolamo ha fatto l'errore di valutare in maniera errata alcune vicende. Quello che mi chiedo però, ha detto Pepe, è perché abbia scelto Nicola Boccalone quale coordinatore cittadino del suo partito se poi lo accusa di essere un uomo dalla dubbia moralità ...
Io non voglio accursare la De Girolamo, ha detto il sindaco ma sono affianco ai Consiglieri comunali nello stigmatizzare questa vicenda.
Pepe ha quindi parlato anche contro le parole dette ieri da Nazzareno Fiorenza che vuole mandare a casa la "munnezza" della politica.
Quindi l'invito del primo cittadino è stato a concentrarsi sui temi importanti che deve affrontare il territorio quali l'insediamento di Luminosa e l'emergenza dei rifiuti del napoletano.
Riprendendo la parola il presidente del Consiglio Giovanni Izzo ha avuto anch'egli parole dure contro chi ha detto e scritto falsità .
Quindi si è finalmente cominciato l'ordine del giorno e l'esame del conto consuntivo. Tutto questo intorno alle ore 14.00, dopo già oltre tre ore di dibattito politico.
Intanto il gruppo di Tel ha predisposto il seguente ordine del giorno sottoscritto da tutti i capi gruppo consiliari ad eccezione di quello del Pdl.
"Visto il dibattito sviluppatosi in Consiglio, i Consiglieri comunali intendono stigmatizzare le dichiarazioni apprese dalla stampa nazionale e locale tese a screditare l'intero civico Consesso e ad ingenerare dubbi sulla moralità dei suoi componenti.".
Il presidente del Consiglio comunale Giovanni Izzo, visto però il dibattito sviluppatosi, anche per non accendere ulteriormente gli animi e soprattutto visto l'intervento del sindaco che ha invitato a lavorare sui problemi del territorio, ha acquisito il documento agli atti del Consiglio senza porlo ai voti.
Non c'è stata rimostranza da parte di nessuno avverso tale decisione.
|