E' stato finalmente domato intorno alle 8.00 di questa mattina l'incendio che ha divorato per tre notti e due giorni il deposito dei fratelli BARLETTA in via Cesine di San Giorgio del Sannio.
Da questa mattina la poderosa nuvola di fumo non è più visibile. Il lavoro enorme messo in atto dai Vigili del Fuoco di Benevento, che per un certo tempo sono stati collaborati anche dai colleghi dei comandi di Avellino, Caserta e Salerno, ha dato il suo effetto.
Ora però, spento l'incendio non vuol dire che si possa entrare in quei capannoni (circa 2mila metri quadri di estensione) che rischiano da un momento all'altro di accartocciarsi su se stessi. Ed è questo il problema più grave cui sono chiamati a dare una risposta gli uomini del comando provinciale di Benevento diretto da Alessandro Crisci. Entrare all'interno vorrebbe significare anche iniziare a capire cosa possa aver determinato il rogo.
Nessuna ipotesi, allo stato, viene scartata e, viceversa, nessuna è accreditata proprio perché c'è bisogno di entrare nei locali. Non è escluso anche che, in ragione della complessità dell'incendio, ci possa addiritura essere l'intervento del Nia, lo speciale Nucleo Investigativo Antincendio del Vigili del Fuoco, reparto che è di stanza a Roma.
La loro presenza e la loro minuziosa opera di accertamento, dovrebbe fugare ogni dubbio e dare certezza sulle cause.
Intanto prosegue il silenzio assordante delle istituzioni sull'aria che ha respirato la popolazione di San Giorgio del Sannio, ma non è escluso nemmeno quella di Benevento, durante le tre notti ed i due giorni di incendio di materiale plastico, chimico e quant'altro.
|