Sulla vicenda del concorso all'Amts Gabriele Corona (foto), presidente di Altrabenevento, ha risposto duramente alla nota che ieri ci ha inviato Antonio Orafo, portavoce del sindaco di Benevento, a titolo strettamente personale.
Ecco quanto scrive.
"Gentile direttore, Antonio Orafo commentando un mio articolo sullo scandalo del Concorso per impiegati all'Amts, al quale ha partecipato anche la moglie, invece di chiarire alcuni importanti aspetti relativi alla pubblicità di quel bando, si lascia andare ad una serie di insulti nei miei confronti pubblicati sul suo quotiodiano e ai quali non risponderò.
Per la verità questo è il metodo che Orafo usa normalmente anche quando scrive le risposte del sindaco, di qualche assessore o capogruppo di maggioranza, a chiunque critica l'attività amministrativa, ma questa volta firma direttamente e se ne assume la responsabilità.
Veniamo al fatto.
Per un mese la stampa locale ha pubblicato numerosi articoli di protesta o richieste di chiarimenti in merito alla graduatoria degli idonei di un concorso dell'Azienda dei trasporti, all'interno della quale, si è scritto più volte, "compaiono figli o parenti di assessori, dipendenti comunali e dirigenti della azienda".
E' così cominciata la caccia ai nomi con inevitabili pettegolezzi e assurde allusioni a cui sono stati esposti tutti gli amministratori e lavoratori dell'Ente, fino a quando, nella qualità di presidente della Associazione Altrabenevento, ho pubblicato la graduatoria incriminata ed i nomi dei familiari che ricoprono cariche nell’Amts o al Comune.
Non ho espresso, però, alcun giudizio sui partecipanti al concorso ed infatti nessuno ha protestato.
Tantomeno ho espresso giudizi sulla moglie di Antonio Orafo che conosco e che da alcuni anni è addetto stampa di Costantino Boffa, con uno stile di lavoro che certamente non somiglia a quello del marito.
Orafo, infatti, nel tentativo di imitare i direttori de "Il Giornale" e di "Libero", è intervenuto sulla sua testata con il tono di chi crede di poter distruggere l'avversario svelando imbarazzanti retroscena sulla sua moralità.
In molti ci hanno già provato in passato ma senza esito.
Alcuni presunti imprenditori, qualche costruttore, qualche politico o funzionario pubblico, in genere tutti oggetto di procedimenti giudiziari partiti da esposti presentati da Altrabenevento, ma si sono dovuti limitare a riferire che mi occupo di troppe cose e che sono moralizzatore e giustizialista.
Antonio Orafo, invece, non si è limitato a questo e dopo avere scavato a lungo, ha trovato un presunto scandalo che risalirebbe a 30 (dico trenta) anni fa, quando sarei stato assunto al Comune senza concorso.
Orafo non dice che nel 1980-81 le assunzioni furono fatte secondo le procedure previste dalla legge speciale per l'occupazione giovanile, la 285 del 1977 e quelle conseguenti al terremoto, grazie alle quali furono convenzionati e poi assunti quasi 120 giovani nel solo Comune di Benevento.
Ho atteso per l'inquadramento definitivo, oltre 10 anni, essendo ultimo nella graduatoria, non per motivi di merito ma solo perché ero allora tra i più giovani di età e senza figli.
Fino al 1998 mi sono occupato del progetto "Turismo" per il quale ero stato convenzionato e poi assunto, ho costituito due uffici e li ho diretti senza mai chiedere il riconoscimento di mansioni superiori ed infatti, da trent'anni, sono rimasto con la stessa qualifica di assunzione, Istruttore Amministrativo - categoria C.
Il mio stipendio mensile è di euro 1.342 netti, non ho altri redditi, non faccio straordinario, non uso auto di servizio, pago il parcheggio, non ho telefonino di servizio, non vado gratis allo stadio o a vedere spettacoli.
E Antonio Orafo, invece?
Quale concorso ha vinto per diventare "Portavoce del sindaco"?
Nessuno, perché si tratta di un incarico fiduciario, quindi non obbligatorio, però pagato dalla collettività.
E' stato inquadrato subito nella categoria D, la più alta, mentre il capo dell'Ufficio Stampa del Comune Billy Nuzzolillo, dipendente di ruolo da diversi anni, rimane incomprensibilmente della categoria inferiore, la C
Il contratto di Orafo ha un solo limite, scade con questa amministrazione, mentre io e Nuzzolillo, tranne provvedimenti disciplinari, dovremo continuare a lavorare anche dopo ed indipendentemente dal colore politico dell’amministrazione. Per questo io non faccio il cortigiano, ho la libertà di non essere legato a carrozzoni politici e mi posso permettere di criticare a viso aperto gli amministratori, anche i miei amici, sui fatti concreti e senza sconti. Del resto è la posizione che hanno assunto molti rappresentati di sinistra.
Salvatore De Toma fu cacciato dalla Giunta perché non condivideva l'autorizzazione all'apertura dell'Ipermercato Zamparini che invece Orafo sosteneva esplicitamente; Italo Palumbo è stato costretto alle dimissioni per fare spazio a nuovi equilibri politici; Antonio Medici ha lasciato volontariamente il posto di assessore dopo aver verificato che il centrosinistra aveva trasformato in carta straccia il "Programma di Mandato".
L'unico di sinistra a conservare un incarico politico con questa amministrazione è Antonio Orafo, stratega della comunicazione del centrosinistra, il quale, mentre continua a scavare nella mia vita privata alla ricerca di scoop, ci può almeno dire perché il Comune non ha fatto alcun comunicato stampa per il concorso di amministrativi all'Amts?
E perché non è stato dedicato al bando neppure un rigo sul bollettino di propaganda “Bene Comune”, la brutta copia del vecchio "Comune in-fatti"?
|