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Benevento, 27-01-2023 16:37 ____
Il ministro dell'Universita' e della Ricerca si mostra prudente sulla ipotesi di una Facolta' di Medicina a Benevento
Il componente del Governo ha presenziato alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico di Unisannio che ha festeggiato anche i suoi 25 anni di vita
Redazione
  

L'Università degli Studi del Sannio ha inaugurato l'Anno Accademico 2022-2023 e celebrato i suoi primi 25 anni nel segno della pace.
Dall'Auditorium di Sant'Agostino si è levato un messaggio categorico contro ogni guerra, reso ancora più incisivo dalla testimonianza del presidente di Emergency, Rossella Miccio, nel suo racconto della pratica quotidiana del diritto alla cura, in territori difficili.
Il rettore Gerardo Canfora nella relazione inaugurale ha citato Virginia Wolf e affermato: "La vera pace è armonia, nasce dallo sviluppo diffuso, è garanzia di rispetto per la dignità di ogni individuo, in qualsiasi parte del mondo".
Alla cerimonia ha partecipato il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
L'evento si è aperto con i saluti del sindaco Clemente Mastella.
Il rettore Canfora per il compleanno Unisannio ha detto: "Questo quarto di secolo rappresenta un cammino importante per un Ateneo che, sin dalla sua fondazione, ha fatto sua una duplice sfida: entrare a pieno titolo nella comunità scientifica nazionale e internazionale, e al contempo essere istituzione fortemente radicata sul territorio, svolgendo un ruolo attivo per la crescita culturale, sociale ed economica della nostra comunità.
Un quarto di secolo in cui l'Ateneo ha perseguito con tenacia un'ipotesi d'insediamento nel centro cittadino, con l'ambizione di contribuire a realizzare quel sistema città-università che riassume la migliore tradizione universitaria italiana.
Convinti di poter offrire ai nostri studenti spazi di crescita e ritmi di apprendimento e di vita che altri Atenei, immersi in contesti urbani più complessi e dispersivi, non riescono a creare.
Il tutto, senza mai rinunciare ad essere una porta aperta al mondo, con programmi di scambio e titoli congiunti con Atenei di paesi europei ed extra-europei".
Il rappresentante degli studenti e delle studentesse Unisannio, Pasquale Piantedosi, ha affrontato un tema molto attuale: il disagio giovanile e le pressioni sociali che spingono i giovani verso la realizzazione individuale, la produttività, la performance.
"Fuori dal minuscolo mondo ovattato dei laureati prodigio - ha detto Piantedosi - c'è la vasta platea di studenti per cui il diritto allo studio dipende interamente dal welfare universitario: perdere i sussidi equivale a perdere la possibilità di accedere al sapere, di laurearsi, di provare a costruire per sé un futuro diverso, migliore, più libero.
E' questo il ritratto di una generazione, condannata a soddisfare, pur non avendo nulla in mano, le aspettative di una società sempre più individualista e competitive".
La rappresentante Manuela Saccone ha ribadito la funzione quotidiana svolta da tutto il personale tecnico-amministrativo e bibliotecario dell'Ateneo.
"Sebbene ancora pressati dalla spinta verso il basso che il contesto internazionale ci presenta - ha dichiarato - affievolendo la speranza che la soluzione alla crisi sia vicina e mettendoci di fronte quotidianamente agli effetti dell’emergenza umanitaria e sociale che è attorno a noi, non perdiamo lo spirito di iniziativa e costantemente con la nostra dedizione al lavoro attestiamo manifestazione di fiducia in questo Ateneo, nelle prospettive che quest'ultimo ci offre come individui e come lavoratori, nella consapevolezza che si è parte attiva di processi complessi che convergono verso obiettivi alti e qualificati: il futuro dei giovani, il superamento degli squilibri e dei divari economici e sociali".
A seguire la lectio inauguralis "Il diritto alla cura" del presidente di Emergency, Rossella Miccio.
Nella prolusione sui rischi geologici Francesco Guadagno, docente, ha affrontato il tema dell'importanza del tempo, fattore fondamentale nella storia evolutiva del Pianeta Terra, analizzato nel contesto delle pericolosità geologiche.
"Parole chiave - ha detto Guadagno - quali paura, processi, ricorrenza, memoria e consapevolezza sono alla base di una riflessione che richiama alle responsabilità geotiche delle istituzioni e dei cittadini. 
E' necessario programmare e agire per gestire i rischi geologici, ambientali e antropici in un mondo che sembra essere sempre meno sicuro".
Infine, le conclusioni affidate al ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini: "Importante il messaggio della prolusione - ha esordito - sulla consapevolezza, la prevenzione e diagnosi precoce, fondamentali per combattere le conseguenze del cambiamento climatico".
Poi il ministro si è soffermato sull'importanza di fare sistema, per lo sviluppo di una comunità.
"La soluzione a ogni problema è mettere insieme i diversi attori a servizio del territorio e delle aree interne.
Dobbiamo irrorare i territori dei saperi delle università".
Bernini, incalzata dai giornalisti sulla ipotesi di Mastella di una Facoltà di Medicina ha Benevento, si è dichiarata prudente.

 

comunicato n.154775




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