Il bagaglio piu' pesante che ci ha lasciato questo anno pieno di alti e bassi, e' stato senza dubbio il Covid
Quanti di noi hanno vissuto anche il trauma del lutto, hanno perso qualcuno che amavano. Io ho perso un caro amico, e' andato via in silenzio e all'improvviso Leonardo Pappone, commenta Nicoletta Cocco
Redazione
Nicoletta Cocco (foto), direttore responsabile insalutenews.it, fa un resoconto dell'anno appena trascorso.
"Caro direttore - scrive - addio a un anno che è stato pieno di alti e bassi.
Il bagaglio più pesante che ci ha lasciato è senza dubbio il Covid, che ci ha contagiato con la paura della morte e la paura della vita.
Tre anni di pandemia ci hanno paralizzato e ci hanno fatto temere tutto e tutti quelli che ci circondano.
E' stato un momento di svolta nella nostra storia, che ha messo alla prova il coraggio di una generazione e la forza della nostra determinazione.
Ma il Covid non è l'unico bagaglio che ci trasciniamo: ci sono rimpianti, fallimenti, sofferenze che non sono state strappate via come l'ultima pagina del calendario 2022.
Ho visto calare il sipario su molte "rappresentazioni", legami spezzati, amicizie finite.
Rimane un senso di perdita e di vuoto, un senso di incompiutezza, di cose non fatte, di cose non dette.
Quanti di noi hanno vissuto anche il trauma del lutto, hanno perso qualcuno che amavano.
Io ho perso un caro amico, è andato via in silenzio e all'improvviso.
Leonardo Pappone, un amico carissimo, una persona speciale, empatica, geniale.
Un artista figlio del Sannio e apprezzato in tutta Italia, di lui restano le sue splendide opere e un grande vuoto.
La perdita di un amico non è mai facile, mi sento fortunata ad aver avuto persone così grandi nella mia vita.
Tutti noi abbiamo amato, perso e amato di nuovo. Siamo stati feriti, guariti e poi feriti di nuovo, ma tutto ciò è parte del ricco arazzo della vita.
Talvolta i nostri fallimenti non ci definiscono più di quanto non lo facciano i nostri successi: entrambi fanno solo parte di ciò che siamo, qui e ora.
E ora eccoci qui, di nuovo alla linea di partenza.
E' un nuovo anno. Una tabula rasa. E' tempo di liberare il palcoscenico e di ricominciare.
E' tempo di propositi, di nuovi inizi. Domani si ricomincia.
La fine dell'anno è come la fine di una commedia in cui abbiamo recitato le nostre parti al meglio delle nostre possibilità, ma non è la fine della storia.
Siamo chiamati ad abbracciare il futuro, ad andare avanti con nuove iniziative, nuovi progetti e nuovi sogni.
È importante ricordare che la fine di una cosa spesso è solo il preludio di un'altra.
Potremmo scoprire di essere sorpresi da ciò che accadrà dopo!"
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