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Benevento, 27-09-2022 18:10 ____
Attenti a quei due. Pepe e Mortaruolo giovani democratici con le idee chiare e decise. Si rompe con Del Basso De Caro e via Mastella dalla Regione
Antonella Pepe convoca una Conferenza Stampa a cui non si presenta il segretario provinciale Giovanni Cacciano, decariano di ferro. Si va verso la resa dei conti ed una "rifondazione" su basi non piu' correntizie o padronali ma partecipate
Nostro servizio
  

La Conferenza Stampa convocata da Antonella Pepe, candidata per il Pd alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre, è di quelle che, secondo noi, va ricordata e segnalata nel tempo a venire come spartiacque di uno dei momenti storici di questo partito, l'ultimo rimasto sui territori con una strutturazione capillare che gli consente di risorgere, sempre, anche dalle sue ceneri.
L'idea che ci siamo fatta, ascoltando il veemente intervento di questo pomeriggio, è che da oggi comincia un nuovo corso, carico di prospettive e di propositi oltre che di obiettivi, che partono da due presupposti: Chiudere definitivamente a Benevento con la gestione di Umberto Del Basso De Caro e quindi del segretario provinciale Giovanni Cacciano (peraltro quest'oggi assente anche lui, come il parlamentare uscente, in una riunione convocata esclusivamente da Pepe in un bar, ancorché di grande pregio, e non nella sede del partito a corso Garibaldi ndr) e chiedere al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, di interrompere ogni collaborazione di maggioranza con il partito di Clemente Mastella (che oramai ha come consigliere solo Gino Abbate e quindi la sua ipotizzata e richiesta uscita non sarebbe un grande danno politico-amministrativo per De Luca ndr).
Antonella Pepe in questo nuovo percorso è affiancata da Erasmo Mortaruolo, consigliere regionale, sin qui fedelissimo di Del Basso De Caro, che ci è parso essere anche pronto a contestare De Luca fino alle estreme conseguenze.
In verità, quando è toccato ai giornalisti fare qualche domanda dopo il fiume inarrestabile di parole e di concetti e convincimenti con cui ci ha inondati Pepe, la domanda diretta e senza possibilità di errate interpretazioni, l'abbiamo fatta e cioè che ci siamo convinti, abbiamo detto, che a De Luca sarebbe stato chiesto di cacciare Mastella dalla Giunta regionale e dalla maggioranza che lo sostiene e che il rapporto politico con Del Basso De Caro e quindi con il segretrario provinciale Cacciano, fosse definitivamente finito.
La risposta non è stata altrettanto netta, come da tradizione della politica, ma non siamo stati smentiti nel nostro convincimento.
Ad Antonella Pepe abbiamo fatto anche un complimento e cioè che per la prima volta abbiamo sentito dire che il Pd aveva registrato una sconfitta dalle urne, e lo ha detto senza se e senza ma.
Non ci è mai capitato di sentirlo né da esponenti del suo partito né da altri.
Si è cercata sempre la "pezza a colore", quella che consente di poter dire sì, ma...
E quindi è risultato anche più credibile anche il ragionamento fatto da Antonella Pepe, che ha affrontato da sola la conferenza stampa (Mortaruolo gli è solo stato affianco), e cioè che il Partito Democratico sul piano territoriale ha retto anche rispetto ai dati del periodo in cui il partito medesimo gestiva il potere della politica locale con sindaco e presidente della Provincia.
Nel quadro disastroso, ha detto la decisa e determinata candidata, abbiamo retto.
Il nostro impegno ora riparte da qui.
A Benevento siamo andati meglio di 5 anni fa e così anche in alcuni importanti comuni del Sannio.
Abbiamo patito poi certamente scelte scellerate che hanno consegnato a Telese Terme una maggioranza che poi ha puntato quasi interamente sull'adesione alla coalizione di Centrodestra.
Ma chi ha puntato su un tracollo del partito è stato smentito perché così non è stato.
I Congressi che si dovranno fare e dovranno essere ovviamente dettati dalle dinamiche statutarie, ma più che altro occorre una fase costituente.
La sconfitta che abbiamo subito è grave ed è quella di un partito che è in una crisi profonda.
Ed è da questo risultato, ha proseguito Pepe, che dobbiamo ripartire e non da quel governissimo
da sempre rincorso dal Pd.
Io ci sono e sono qui a ricostruire con ago e filo ogni azione che sarà rivolta anche a chi non c'è.
Bisogna ripartire anche con un nuovo patto con l'opposizione con cui bisogna avviare un percorso di confronto e di tenuta con lo scopo di allargare le alleanze.
Pepe ha fatto gli auguri di buon lavoro ai due candidati eletti, Francesco Maria Rubano e Domenico Matera, due sindaci che hanno ora l'onere di rappresentare l'intero territorio, ha detto.
La candidata, dopo aver ribadito che la sconfitta è stata eclatante, chiara e netta, ha anche detto che il partito arretra solo in parte nel Mezzogiorno dove c'è stato il Movimento 5 Stelle ha raccolto la domanda sociale (leggasi reddito di cittadinanza ndr).
Il dato elettorale è chiaro e consegna un Pd sconfitto ed in crisi, un partito irrisolto.
Il Partito Democratico è stato incapace di rappresentare il cambiamento, di intercettare la domanda sociale per partire da essa e ricostruire la propria funzione.
Con diversi atteggiamenti, anche di coalizione, avremmo potuto invece contendere i Collegi uninominali dove invece siamo stati sconfitti essendoci approcciati con un progetto fallito.
Il Congresso che ci attende deve essere non più gestito da correnti ma incanalarsi lungo un percorso costituente che serva anche a ricostruire la base identitaria del partito medesimo.
Il dato territoriale che ci consegna questo risultato elettorale, ha proseguito Pepe, è di una sconfitta ma è anche il miglior risultato possibile alle condizioni date ed in un contesto diverso da quello di cinque anni fa.
Nel Sannio siamo di due punti percentuali in meno rispetto alla media regionale ma si consideri che qui in casa abbiamo avuto come competitor Mastella ed i suoi.
A Benevento città, personalmente, ho preso più voti rispetto a quelli registrati 5 anni fa.
Abbiamo poi retto bene a Montesarchio, a San Giorgio del Sannio, ad Airola ed a Telese Terme dove siamo davanti a Noi di Centro.
Qui però abbiamo subito le scelte scellerate operate dal partito (cioè dalla segreteria provinciale ndr) che ha sostenuto un'Amministrazione comunale che oggi è quasi tutta schierata con il Centrodestra.
E qui Antonella Pepe si è rivolta nuovamente agli "assenti", a quelli di peso ovviamente e dunque ad Umbetrtio Del Basso De Caro, affermando che tutti sono utili ma nessuno è indispensabile tranne la comunità dei democratici.
Chi aveva puntato sul nostro tracollo, è rimasto deluso.
Ora inizia un nuovo corso. Io e Mortaruolo ci facciamo carico di continuare aprendo porte e finestre e ricostruiremo il partito pezzo per pezzo.
Il Pd, ha ribadito Pepe, è proprietà di nessuno e noi certamente non siamo né ci sentiamo ospiti a casa nostra.
L'errore di abbandonare la barca e non lottare dall'interno, così come hanno fatto altri, noi non lo faremo.
Qui Pepe ha poi aperto il discorso sulla presenza del Sannio con il suo consigliere regionale nella maggioranza di via Santa Lucia.
Non vogliamo che si alzino muri, ma il ruolo regionale deve vivere con il consenso del Pd.
Tornando alle vicende interne alla Federazione sannita, Antonella Pepe ha detto che il Pd è in tutti i Comuni del Sannio ma ci sono solo dei referenti e non più i Circoli o le Sezioni.
E dunque, se il Pd deve essere una succursale alla "Noidicentro maniera", noi non ci stiamo.
Bisogna agire condividendo le scelte con tutti.
Se dai 25 sindaci che si identificavano con il Pd siamo scesi a 4 o 5 una domanda sul perché ce la dobbiamo porre o no?
In realtà, abbiamo abbandonato interi pezzi di classe dirigente.
Ricordo che il Centrodestra ha vinto con il 36% e con il vento di traino nazionale, questo vuol dire che c'è un 65% su cui investire.
A questo punto, man mano che i giornalisti hanno fatto domande, Pepe ha risposto che la sua non è mai stata una candidatura discesa dall'alto ma frutto di un percorso secondo le regole statutarie.
Poi si è dispiacuta per come sia stato preso in giro Angelo Moretti, prima candidato e poi bocciato, senza essere difeso.
Mino Mortaruolo, in risposta anche alla nostra domanda sulla posizione che il Pd sannita assumerà con la Regione, ha detto che in tanti centri sanniti è stata già rimessa in piedi una classe dirigente che era stata posta ai margini.
Quindi, a proposito di Moretti, ha anche detto che nessuno aveva chiesto il suo parere e che egli di questa candidatura ne aveva preso contezza solo nel corso dell'Assemblea di agosto e francamente, anche per il ruolo che esplico, non mi è sembrato, questo, un buon sistema di agire.
Riguardo poi la partecipazione ancora dei mastelliani nella maggioranza in Regione, Mortaruolo ha confermato che il Pd intende rivendicare un ruolo diverso e rappresentare il Centrosinistra a cui certamente non può essere ascritto "Noi di Centro".
Bisogna che di ciò se ne tenga conto.
Infine, per quanto riguarda un eventuale ingresso di Luigi Diego Perifano e del suo movimento nel Pd, Antonella Pepe ha auspicato che il dialogo, attualmente già buono, possa essere sempre più stretto.
Sulle formule da adottare, lo vedremo insieme condividendo la stessa sensibilità, ha concluso la battagliera democratica.

 

comunicato n.152435




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