La scheda elettorale per le politiche di domani conterra' il bollino antifrode che comporta una nuova procedura
In realta' e' gia' stata adottata per la prima volta alle scorse elezioni per il Parlamento nel 2018 ma poi non piu', inspiegabilmente, per le europee, le regionali e le amministrative. Stavolta poche le rinunce dei presidenti di seggio. Tante invece quelle degli scrutatori, una sessantina
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L'insediamento dei seggi si è svolto senza particolatri problematiche.
Addirittura è stata ridimensionata, fino a quasi annullarsi, anche quella della sostituzione dei presidenti di seggio che rinunciano all'incarico, cosa questa che è stata da sempre considerato un fardello delle elezioni passate.
Quest'anno i presidenti che hanno rinunciato all'incarico sono stati solo 6 o 7, e ci può stare.
Al contrario sono stati gli scrutatori stavolta a dover essere sostituiti in abbondanza.
Infatti, una sessantina di loro hanno rinunciato.
E sono tanti.
Quest'anno torna poi l'adempimento del bollino antifrode.
Che significa?
In verità questo espediente è stato già adottato con le elezioni politiche del 2018 ma poi, inspiegabilmente, non è più servito per tutte le successive elezioni, dalle europee, alle regionali, alle comunali.
Arrivano le politiche e torna anche il bollino.
In pratica, in fondo alla scheda elettorale, c'è un pezzo di essa che ha una fincatura, un invito al taglio come quello che sta lungo le bollette delle utenze che si devono staccare dal foglio che le sostiene.
Su quello spazio il presidente di seggio attacca il bollino antifrode che è composto da 6 o 7 numeri.
Al momento del riconoscimento dell'elettore, poi, scrive quel numero accanto al nome per modo che quando si esce dalla cabina, dopo il voto e si consegna la scheda, prima di inserirla nell'urna il presidente deve verificare che il numero antifrode coincida sia con quello sul bollino posto sulla scheda elettorale che cion quello apposto accanto al nome.
Poi quel pezzetto di scheda viene staccato ed eliminato prima di essere imbucata nell'urna altrimenti ci sarebbe il riconoscimento del nome dell'elettore e quindi del voto che ha espresso.
comunicato n.152389
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