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Benevento, 19-09-2022 12:43 ____
Toni aspri in Consiglio comunale sulla mozione della minoranza sul progetto di piazza Risorgimento e Collegio de la Salle
Perifano annuncia: Se ci dovesse essere un danno erariale per il Comune, presentero' personalmente una denuncia alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti. Momento di confusione per il voto da remoto con Mastella che vota a favore dell'opposizione, voto poi ripetuto ma De Stasio avverte: Questo e' un precedente...
Nostro servizio
  

Seduta del Consiglio comunale che segna a pieno titolo la ripresa dell'attività amministrativa dopo le ferie estive e Città-Spettacolo nel corso della quale, per tradizione antica, in quella settimana anche l'attività del Comune ha sempre subito un rallentamento.
Anche nella seduta di oggi non sono mancati i toni aspri dovuti alla discussione di una vicenda, quella della realizzazione del progetto della Lumode che prevede o prevedeva interventi sia nel campo dell'ex Collegio de la Salle, oggi piazzale fra Venanzio Vari, che a piazza Risorgimento.
Confusione sovrana, poi, ancora per questo assurdo doppio sistema di presenza in Consiglio comunale e cioè in presenza e da remoto, cioè tramite il computer di casa o, peggio, dell'Ufficio.
La vicenda va approfondita e valutata anche per gli aspetti, non tutti civilistici, che potrebbero stare dietro la presenza di consiglieri in un ambienti remunerati dalla presenza, appunto: Il luogo di lavoro e l'aula consiliare virtuale, ha evidenziato Megna.
Il presidente Parente, a fine seduta, dirà a margine, che farà il possibile per eliminare questa presenza da remoto che, peraltro, in base al Regolamento appena approvato, richiede che il Consigliere che è collegato via Internet non solo possa votare utilizzando la propria voce, ma deve essere anche in video, cioè ben visibile a tutti altrimenti la votazione non è valida.
E così in questa confusione, visto che la minoranza ha preteso, a norma di Regolamento, di non far votare il sindaco Mastella che non compariva sullo schermo anche in volto ma solo in voce, si è giunti ad un momento confusionale in cui Mastella medesimo ha votato a favore della mozione della minoranza.
Poi con decisione forse poco legittima al punto che De Stasio ha detto: Ricordatevelo di quello che state facendo, perché ciò costituisce un precedente e cioè a dire che al prossimo errore di votazione da parte della minoranza, sarà chiesto di poter rivotare cosa che fino ad oggi non era stata consentita a nessuno, si è data la possibilità di rivotare.
La seduta ha avuto inizio alle ore 9.55 ed è terminata alle ore 12.32.
Alla chiama di apertura hanno risposto presente in 30 mentre 3 sono stati gli assenti: Luca De Lipsis, Maria Carmela Mignone e Luigia Piccaluga.
Tre i punti all'ordine del giorno.
Il primo ha riguardato "Approvazione verbali seduta precedente" ed è stato relativo alle sedute del del 16 maggio, verbale approvato con 29 sì ed 1 astenuto; del 31 maggio, 28 sì ed 1 astenuto; 8 giugno, 26 sì e 3 astenuti; 29 giugno, 25 sì e 8 assenti; 1 luglio, 23 favorevoli e 2 astenuti; 25 luglio, 24 favorevoli ed 1 astenuto; 27 luglio, 22 favorevoli, 3 astenuti; 29 luglio, 23 sì e 2 astenuti.
Ultimata questa liturgia normativa, che andrebbe completamente eliminata secondo noi, si è passati al secondo punto posto all'ordine del giorno "Ratifica delibere di Giunta numero 147/2022, numero 151/2022 e numero 155/2022 aventi ad oggetto variazioni d'urgenza al bilancio di previsione 2022-2024".
Ha relazionato da remoto l'assessore al Bilancio Maria Carmela Serluca che ha parlato di una variazione al Bilancio per 230mila euro relativamente al capitolo Ambiente, così come da richiesta del dirigente, una somma necessaria, è stato detto da Serluca, per il risanamento delle alberature di viale degli Atlantici, via Pacevecchia e via Fratelli Rosselli.
C'è stato poi un incremento, sia in entrata che in uscita, di 50mila euro per il settore Cultura.
Ancora, sempre per il settore Ambiente è stato incamerato un contributo ministeriale di 63mila euro per la realizzazione del Parco Giochi inclusivo.
Ancora, un incremento in entrata ed in uscita della somma di 63mila euro nel settore Cultura relativo agli incassi della biglietteria di Città-Spettacolo.
Ancora ed infine, modifica al Bilancio per 284mila euro relativa alle spese elettorali da sostenere.
Tutte le delibere, ha concluso Serluca, sono corredate del parere favorevole dei revisori dei conti.
Ad intervenire è stato Giovanni De Lorenzo il quale ha preliminarmente sottolineato che si provvede oggi all'approvazione di questi atti, il giorno prima della loro scadenza che è di 60 giorni dalla loro adozione con atto di Giunta.
Parliamo qui di un finanziamento della Giunta regionale a Città-Spettacolo per 200mila euro al posto dei 150mila previsti in Bilancio. La comunicazione della Regione è del 3 maggio e la cifra aggiornata poteva essere tranquillamente inserita nel bilancio di previsione approvato a luglio. Lì è stata portata una cifra sbagliata che oggi correggiamo. Speriamo non ce ne siano altri di questi errori, ha detto De Lorenzo.
L’altra osservazione fatta dal consigliere comunale d'opposizione, è stata relativa alla variazione del progetto Scabec per 150mila euro e non si sa cosa sia.
Sono due finanziamenti separati. Si chiede un aumento di bilancio per più di 63mila euro. Poi c'è il finanziamento di 150mila euro per il progetto musica ma giungono in Bilancio 135mila euro. Dove sono finiti i 15mila euro di differenza, ha chiesto De Lorenzo?
La prima risposta a De Lorenzo l'ha data Serluca la quale ha detto che il bilancio si dice di previsione proprio perché è flessibile ed è soggetto a variazioni che sono compensative, sia in entrata che in uscita.
Parca la risposta del dirigente alla Cultura, Riccardo Feola, che ha affermato che la seconda variazione sui fondi Scabec (Agenzia della Regione che si occupa proprio di spettacoli e promozione turistica ndr) che ci ha richiesto di rimodulare il progetto da 150 a 135mila ed ha trattenuto essa stessa i 15mila euro di differenza. E' stata quindi ricalibrata la previsione delle entrate che è stata poi aumentata per gli incassi delle serate a pagamento di 162mila euro.
In previsione ce ne erano circa 63mila euro e dunque è stato registrato un aumento previsione pari a 167mila euro.
A questo punto prima di passare alla votazione dell'atto Luigi Diego Perifano ha fatto sentire la sua voce avvertendo, per i collegati in remoto, che non bastava dichiarare alla voce il proprio voto ma occorreva che il consigliere stesso fosse anche ben visibile in video.
La votazione per queste variazioni di Bilancio è stata di 20 favorevoli e 9 contrari.
Si è quindi passati al terzo punto posto all'ordine del giorno, "Mozione su area La Salle-piazza Risorgimento - progetto Lumode".
A prendere la parola, per illustrare la mozione è stato Angelo Miceli, primo firmatario.
Questi interventi, ha detto Miceli, sono inseriti ancora nel progetto più ampio del cosiddetto bando periferie che prevede una spesa di 26milioni di euro per 17 interventi legati fra di loro.
Fummo insoddisfatti dalla risposta dell’epoca data ad una nostra interpellanza anche in relazione alla nota dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (Anac) che segnalava negativamente la procedura adottata che prevedeva l'intervento anche del privato.
Parliamo di una gara bandita nell’agosto del 2018 e poi sospesa a settembre per ragioni che attenevano a fonti di finanziamento ma non ad elementi specifici dei singoli progetti.
Ora restano solo diffide da parte della società proponente che chiede la ripresa della gara sospesa. A che serve mantenere questa gara ancora in questo stato di cose visto che il Comune, ma solo a mezzo stampa, ha comunicato che il progetto dovrà essere totalmente pubblico?
La società non ci sta a questa decisione, è ovvio, e negli ultimi mesi c'è stata  ancora una difida con richiesta del danno.
Siamo partiti, con il Piano Periferie, con 26 milioni di euro di cui 18 con finanziamento pubblico e cosa abbiamo realizzato?
Circa 4milioni di opere sui previsti 26, siamo al 18%.
Non si parla più neanche del Terminal da realizzare nei pressi della stazione centrale.
Esso, ha proseguito Miceli, dovrebbe essere già nella fase dell'inizio lavori mentre non c'è nemmeno il bando per i servizi di progettazione.
I ritardi sono notevolissimi almeno su 4 o 5 progetti così come sui marciapiedi da realizzarsi sull'Appia che avrebbero dovuto addirittura già essere collaudati.
A questo punto c'è stato l'intervento illuminante e risolutore di Antonio Picariello, consigliere di maggioranza, il quale ha sentenziato che questa non è materia di competenza della politica e quindi del Consiglio comunale, ma del dirigente.
Angelo Moretti nell'intervenire ha detto: Rispondo a Picariello.
No, lo ha interrotto il consigliere, non Picariello, ma consigliere Picariello.
Chiuso il siparietto, Moretti ha proseguito affermando che non c’è una delibera di Consiglio su un’azione così strategica del nostro Ente e dunque possiamo solo chiedere l’annullamento in autotutela.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha approvato il progetto ma con le regole vigenti.
Ora bisogna verificare la procedura adottata invece dal Comune, potrebbe aprirsi a nuovi danni giudiziari. Quello da evitare è il contenzioso con la ditta.
Si faccia, ha proseguito Moretti, una inchiesta chiara su tutto il Piano delle periferie e si dica anche perché l'ostello per la gioventù, la piscina coperta, non sono stati più realizzati e perché abbiamo perso questi fondi.
Si potrebbe chiedere una variante al progetto ed una modifica nei termini.
Perdere i finanziamenti sarebbe inopportuno. Evitiamo altri danni.
Rosetta De Stasio è intervenuta solo per dire che non risulta la sua firma in calce alla mozione di cui si discute solo perché non era presente a quella seduta consiliare in cui la mozione è nata, ma è come se lo avessi fatto.
Giovanna Megna nel suo intervento ha voluto sottolineare il fatto che oggi possiamo superare questa ennesima sciagura urbanistica, solo perché c'è stata una lunga battaglia su questa vicenda, battaglia condotta soprattutto da Altrabenevento e relativa alla costruzione di questo ipotizzato palazzo di 5 piani sull’area del Terminal bus, un manufatto in contrasto con il Piano periferie che prevede consumo di suolo pari a zero.
Sono poi perplessa, ha concluso Megna, sul fatto che questa gara ancora non venga annullata.
Tutta questa caparbietà, mi ricorda tanto la vicenda dei pini sul viale degli Atlantici...
Non so, peraltro, quali trattative, di cui spesso si ha notizia, si stiano portando avanti con la Lumode.
Floriana Fioretti nel prendere la parola ha detto che finalmente questa vicenda approda in Consiglio e questo solo grazie al fatto che la interpellanza di Miceli sia stata poi trasformata in mozione.
Avevamo nel 2021 già mandato una nota del Pd per sapere di questa vicenda.
Grazie anche ad "Altrabenevento", ha proseguito Fioretti, abbiamo seguito di questa morte annunciata con definitiva archiviazione perché in difformità alla normativa.
Il rischio ora è che a pagare il costo di queste scelte sbagliate siano i cittadini.
Occorre l'annullamento in autotutela degli atti di gara ed attivarsi affinché non ci sia un danno per le casse comunali.
A questo punto la parola è passata a Luigi Diego Perifano che ha rivolto la sua prima attenzione a Picariello che è divenuto, ha detto, una nuova pianta nel giardino della maggioranza (si ricorda che Picariello appena eletto in Consiglio nelle file dell'opposzione, è poi passato con la maggioranza ndr).
Ne abbiamo ammirato il coraggio per una opinione così articolata e dettagliata.
In verità, l'unica cosa che è riuscito a dire è che il Consiglio non è competente.
E perché non sarebbe competente? Questo Picariello non ce lo dice.
Non volete votarla la mozione? Allora dovete dare una risposta di merito.
Di che autotutela si tratti, Picariello non lo ha colto.
L’arroganza di questa Amministrazione è stata piegata dai cittadini e dalle associazioni.
Nonostante questa tenace resistenza del Comune alla fine ha vinto il buonsenso, la protesta popolare, hanno vinto i beneventani da qui le ultime dichiarazioni giustificative.
Il progetto è superato e lo dico a Picariello, ha proseguito Perifano.
In Consiglio si arriva con il dato politico della definitiva archiviazione e si è fatto bene.
Ora la questione centrale della mozione è: Perché non si procede ad annullare una gara che è in piedi dal 2018?
Non c’è più l’interesse pubblico visto che quella procedura di gara è stata superata.
Ripeto la domanda, ha detto Perifano alzando il tono dell'interlocuzione: Perché non si vuole annullare il bando e fare chiarezza sull'argomento?
Siamo in presenza di una eterointegrazione invertita, così potremmo chiamarla, ma questo è giusto il contrario di quanto previsto in diritto e cioè qui siamo al bando di gara che modifica la legge!
Fino a quando vogliamo mettere alla berlina i concetti di una pubblica amministrazione?
A questo punto, da remoto, si è udita la voce di Antonio Capuano che ha chiesto a Perifano di chiudere il suo intervento: Si contenga, ha detto Capuano.
Perifano gli ha risposto con sarcasmo dolendosi del fatto che Capuano padroneggia molto più di lui la lingua italiana ed ha quindi più capacità di sintesi.
L'intervento del presidente del Consiglio comunale Renato Parente, a cui tocca in esclusiva intervenire sulla conduzione dei lavori dell'Aula, ha detto che Perifano era perfettamente nei tempi e che, per poco ancora, ma poteva continuare.
Ed infatti Perifano ha proseguito dicendo che c'è una trattativa con la Lumode sulla sua richiesta di 480mila euro ma questo, se è vero, avviene senza che vi sia un atto formale.
Il ritardo, ha detto a questo punto parlando da avvocato, gioca a favore dell’impresa.
Vedrete che baserà il ricorso in Tribunale proprio sul ritardo con cui l’Amministrazione non ha proceduto all’annullamento di gara mantenendo così in campo le sue aspettative che restano intatte.
Se questo dovesse accadere, con pregiudizio per la casse erariali, questa vicenda, ha concluso Perifano, non finirà in Consiglio comunale perché io stesso farò una denuncia alla Procura della Repubblica ed alla Procura della Corte dei Conti.
Ad intervenire è stato quindi l'assessore alle Opere Pubbliche, Mario Pasquariello, il quale si è rammaricato di aver udito parole anche eccessivamente strumentali.
Ringrazio invece l’ottimo consigliere Picariello che ha evidenziato i compiti della politica.
Il Piano periferie non è un buco nell’acqua, ha detto Pasquariello.
A Miceli che scrive inesattezze dico che ci sarà anche il manto stradale all'Appia.
Sai di cosa parlo, ha detto Pasquariello a Miceli, visto che te ne sei occupato anche tu di fatti tecnici (nelle Amministrazioni di Fausto Pepe ndr), anche se con scarsi risultati.
Dire che il Piano ha fatto un buco nell’acqua è sbagliato.
Il progetto di piazza Risorgimento e del Terminal da riqualificare, non è andato in soffitta ma va rivista la procedura. Noi intendiamo portarlo avanti solo con finanziamento pubblico.
Sono all'opera anche i legali per evitare di fare errori ed il parere è stato richiesto sulla intera procedura.
Capisco, ha concluso Pasquariello, che siamo in un periodo di comizi elettorali, ma essi non si fanno qui, ma in altri luoghi.
Perifano nel riprendere la parola ha detto che verrà eliminata una nuova edificazione anche se relativa all'edilizia scolastica?
Pasquariello ha risposto dicendo che va rivisto lo studio di fattibilità seguendole indicazioni del Consiglio comunale, e dunque strutture scolastiche.
Giovanna Megna è intervenuta dicendo che il dirigente Antonio Iadicicco in Commissione aveva detto altro e cioè di non edificare nell'ex Collegio de la Salle ma prevedere solo aree a verde.
Pasquariello ha precisato che se dovessimo tornare solo al finanziamento pubblico, necessariamente dovremmo rinunciare a qualcosa e dunque anche a qualunque edificazione.
Il Consiglio deliberò di eliminare tutto ciò che era di edilizia abitativa e dunque al momento non c'è l'ipotesi di abbandonare completamente l’edilizia.
Francesco De Pierro, vicesindaco, ha detto che si stanno verificando le procedure amministrative più idonee ed è proprio così.
Se si dovesse rivedere il finanziamento che sarà solo pubblico sarà verificata anche una parte del progetto, ma quel progetto ora c’è e va avanti.
Mi auguro ci sia un confronto con l'opposizione anche su altri argomenti urbanistici spinosi e sempre con spirito costruttivo.
Il clima di sospetto e di intimidazione di Perifano non mi è però piaciuto.
Ben venga anche una serrata contrapposizione dialettica ma no al clima di sospetto e di illazioni. Siamo alla ricerca della soluzione più giusta e più legittima.
Giovanni De Lorenzo nel prendere la parola si è chiesto cosa si sta aspettando per decidere visto che il percorso con l'intervento del privato non è possibile.
Angelo Moretti ha sottolineato come il confine con il regime della politica, sia già stato travalicato. Per aver difeso le ragioni del "Comitato giù le mani dal terminal" sono stato querelato dal sindaco.
Aprite sul sito del Comune tutti gli interventi del Pics e date conto a che punto stanno tutti i progetti.
Qui non stiamo al Piano periferie.
Avviate un percorso della trasparenza perché di questo Piano non si capisce nulla.
Pasquariello rispondendo a De Lorenzo ha detto che la stampa ne sa molto più di noi. Pareri non ne abbiamo, ma solo una lettera interlocutoria. A Moretti ricordo quella pagina che non è stata bella. La querela gli è stata fatta perché i toni del dibattito scantonarono molto con accuse di Moretti contro il sindaco anche molto gravi ed ipotizzando collusioni.
Per quanto riguarda la trasparenza, le carte del Piano Periferie sono lì ed il finanziamento pubblico, mettetevi l’animo in pace, cercheremo di utilizzarlo.
Rosetta De Stasio ha infine sottolineato che se la Stampa scrive cose che non corrispondono alla verità, bisogna precisarle e chiedere una rettifica, cosa che non è stata fatta.
A questo punto, ultimata la discussione, si è arrivati alla votazione con i banchi della maggioranza praticamente vuoti, o quasi (nell'ultima foto in basso).
Appena indetta la votazione il segretario comunale ha chiamato i nomi di Mastella e Barbieri ed entrambi hanno votato sì, a favore della mozione della minoranza e qui è scoppiata la bagarre.
Il presidente Parente, dopo un momento di imbarazzo, ha fatto rivotare daccapo e De Stasio qui ha parlato di un precedente che veniva creato e di cui si sarebbe poi tenuto conto per il futuro.
La seduta è stata sospesa per una ventina di minuti perché non tutti i consiglieri da remoto, sindaco compreso, erano visibili in video.
La seduta è ripresa alle ore 12.06.
Alla chiama sono risultati assenti: De Lipsis, Franzese, Giorgione e Piccaluga. I presenti sono stati 29. La votazione: 19 contrari e 10 favorevoli.

 

 

 

 
 
 

comunicato n.152293




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