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Benevento, 17-09-2022 09:15 ____
I governi di Spagna e Portogallo, lungimiranti e prudenti, si sono mossi subito con energiche decisioni e il gas costa 125 euro mwh
Il nostro, dei migliori, essendo Draghi un leader neoliberista, ha lasciato far decidere il prezzo al dio Mercato, dominato dalla speculazione finanziaria. Per questo il gas ci costa 368 euro mwh, commenta Piero Mancini
Redazione
  

Crisi energetica, razionamenti, corruzione, aumenti dei prezzi e partiti non rappresentativi faranno aumentare l'astensione.
E' il tema dell'intervento di Piero Mancini (foto) che si definisce portavoce delle ragioni politiche degli astensionisti,
"Caro direttore - scrive - come avevano previsto autorevoli economisti indipendenti, dal potere politico-economico, dopo il primo pacchetto di sanzioni, in cui spiccava il suicida embargo del gas, la speculazione finanziaria e la guerra per procura degli Usa e Nato contro la Russia, stanno causando in Europa una drammatica crisi economica.
Nonostante il minaccioso sanzionatorio embargo totale si pretende la non interruzione dell’indispensabile flusso.
Contraddizione che palesa il marasma in cui sono finite le élite europee per assecondare la politica egemonica degli Usa, che hanno iniziato a chiedere dure sanzioni anche contro la Cina. Prossimo obiettivo, dopo la Russia.
La speculazione sul gas è iniziata, in sordina, nell'estate 2021.
E' diventata molto consistente dopo l'invasione dell'Ucraina. Dall'inizio dell’estate ha raggiunto picchi dirompenti.
Ovviamente, anche Gazprom fa parte della cerchia degli speculatori.
I governi di Spagna e Portogallo, lungimiranti e prudenti, si sono mossi subito con energiche decisioni e il gas costa 125 euro mwh.
Il nostro, dei migliori (?), essendo Draghi un leader neoliberista ha lasciato far decidere il prezzo al dio Mercato, dominato dalla speculazione finanziaria.
Per questo, il gas ci costa 368 euro mwh.
Ciò rischia di far collassare tutte le attività produttive e commerciali.
E' in atto un crescente attacco al sistema industriale e al tessuto economico.
Nella guerra lìEuropa è, come la fanteria, a diretto contatto con il nemico.
Per questo, pagherà molto cara la non più accettabile subalternità agli Usa. Che, oggettivamente, ci hanno spinto, con cinismo, nel baratro.
Dalla notte dei tempi i subalterni sono destinati ad essere sacrificati sull'altare degli interessi di chi li indirizza e utilizza.
Da mesi sulle nostre città e industrie cadono invisibili missili che provocano una crisi economica e sociale più grave della pandemia.
Intanto, prosegue una campagna elettorale mediocre e surreale.
Mentre il Paese è alla deriva e la crisi è drammatica per decine di milioni di persone, i partiti sono impegnati nel tentativo di accattivarsi le superficiali simpatie di chi, sempre di meno, si recherà alle urne.Il potente circuito dei media, pilastro del sistema neoliberista, partecipa  con la spettacolarizzazione della campagna elettorale.
Un fiume in piena, di melma propagandistica, investe e sommerge ogni giorno milioni di cittadini angosciati.
Per attirare l'attenzione degli stremati e nauseati elettori, si alimenta la contrapposizione tra coloro che vivono negli agi e negli sperperi del Palazzo: Meloni, "Una coatta nel corpo di una bambina", come la dipingeva una canzone a lei dedicata quando era la leader degli studenti di estrema destra, e Letta, un ricco borghese leader per caso e a sua insaputa.
Un confronto asimmetrico tra una carismatica militante ultra-neoliberista, in forte ascesa, e un figlio di papà dalla consistenza di una mozzarella, neoliberista in fase calante.
Tra una dura ex borgatara formatasi nella contrapposizione militante fra neofascisti e antagonisti romani.
Incomprensibile a chi è cresciuto negli agi dei salotti e nel grigiore delle noiose associazioni cattoliche.
Tra una determinata leader che guida un coeso esercito contro l'armata Brancaleone di carrieristi che, in ordine sparso tentano, con percepibile rabbia ed enorme affanno, di difendere i propri agi e privilegi.
Che agitano e utilizzano, in modo cinico e patetico, l'antifascismo.
Diventato un vuoto assoluto: gli aderenti all'Anpi sono i veri nostalgici intenti a contrastare ancora un vecchio fascismo che non esiste più da anni.
Nostalgici che, anno dopo anno, hanno svuotato l'antifascismo di tutti i radicali contenuti politici, in favore di inutili e stanche liturgie.
Non connessi con il tempo presente. Tanto da non essere capaci di ri/conoscere il neo-fascismo, riparato e protetto dal neoliberismo.
Sistema pervasivo che avvolge e contiene, dominandoli e utilizzandoli, il Pd e Fdi.
Nello stato di cose presenti per essere coerentemente antifascisti è necessario essere coerentemente anti-neoliberisti.
Opporsi, in modo militante, all'oligarchia prodotta da un sistema economico disumano.
Comportamento incomprensibile per i politicanti che sono in forte competizione nel mettersi in mostra come i migliori nel servire, con il necessario richiesto zelo, gli interessi geopolitici degli Usa.
Le commissioni Difesa hanno approvato, con voto favorevole del Pd e FdI, lo stanziamento di 12,5 miliardi per l'acquisto di armi, nei prossimi anni.
L'economia di guerra, in cui siamo precipitati, impone razionamenti e forti rincari su tutte le merci e lo sperpero di miliardi per le armi. Risorse tolte a tutti noi con scandalosi profondi tagli alla spesa pubblica.
Infine, per l'autorevolezza degli autori e lo spessore delle analisi, segnalo due articoli, sicuro di fare cosa utile.
"L'Europa deve staccarsi dagli Stati Uniti", del già ministro delle Finanze del governo tedesco, Oskar Lafontaine; "L'ipocrisia dell'Occidente", di Carlo Rovelli, fisico, saggista e docente Università Aix-Marseille. Pubblicati dalla rivista online Contropiano".

comunicato n.152264




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