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Benevento, 16-09-2022 10:38 ____
Sospesa l'apertura della caccia, che la Regione aveva fissato al 18 settembre per talune specie animali
Il Tar ha accolto con decreto cautelare l'istanza presentata dalle Associazioni Lipu BirdLife Itala e Wwf Italia
Redazione
  

Con decreto cautelare, il presidente del Tar Campania, Sezione Terza, Anna Pappalardo, ha accolto l'istanza presentata dalle Associazioni Lipu BirdLife Itala e Wwf Italia, difese dall'avvocato Maurizio Balletta, e ha sospeso l’apertura della caccia, che la Regione aveva fissato al 18 settembre, per le specie Alzavola, Canapiglia, Codone, Folaga, Porciglione, Germano reale, Gallinella d'acqua, Marzaiola, Fischione, Mestolone, Beccaccino e Frullino e al 21 settembre per le specie Fagiano e Quaglia.
Il Tar ha, inoltre, fissato l'udienza collegiale al prossimo 11 ottobre.
Il ricorso è stato presentato a seguito della pubblicazione, da parte della Regione, di una delibera che ha modificato il Calendario venatorio precedentemente pubblicato, non al fine di aumentare le misure a tutela della biodiversità ma per anticipare la caccia ad alcune specie di uccelli, così cedendo alle richieste delle associazioni venatorie che dopo avere pubblicato comunicati e trasmesso lettere ai vari organi regionali, erano giunte addirittura ad impugnare al Tar il calendario venatorio, salvo poi ritirare il ricorso a seguito della modifica adottata dalla Regione.
Il Tar ha motivato la sua decisione proprio sulla base della "estrema gravità ed urgenza consistenti nella concreta ed imminente esposizione a pericolo delle specie faunistiche prima dei termini naturali fissati nel calendario venatorio originario".
"Esprimiamo la nostra soddisfazione - hanno dichiarato le associazioni ricorrenti, Wwf Italia e Lipu BirdLife Italia - per questo importante risultato e biasimiamo l'atteggiamento tenuto dalla Regione Campania che testimonia quanto la politica non sia in grado di resistere alle pressioni di certi ambienti, anche se queste si pongono in contrasto con i principi costituzionalmente protetti di tutela della biodiversità e dell'ambiente.
Non possiamo che stigmatizzare il comportamento prepotente arrogante tenuto dalle associazioni venatorie che partendo dall’assunto secondo cui la fauna selvatica, che è patrimonio di tutti, sia un bene di esclusiva proprietà dei cacciatori, hanno dato vita a una campagna di pressione fortissima.
Richiamiamo le istituzioni al ruolo che a loro compete che è quello di difendere e tutelare il patrimonio comune e non di utilizzarlo come merce di scambio elettorale".

comunicato n.152245




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