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Benevento, 14-09-2022 21:26 ____
Ancora pronunce favorevoli per gli insegnanti di religione: La Cassazione condanna l'abuso dei contratti a termine
I Tribunali italiani accolgono i ricorsi. Il commento di Vincenzo Piscitelli, avvocato
Redazione
  

Ancora pronunce favorevoli per gli insegnanti di religione: la Cassazione condanna l'abuso dei contratti a termine e i Tribunali italiani accolgono i ricorsi.
Continua senza interruzione la tutela dei diritti dei precari, in particolare degli insegnanti di Religione cattolica: con la recente pronuncia del 5 agosto scorso numero 24393, la Corte di Cassazione, sezione lavoro, ha ancora una volta statuito che: "Il docente di Religione cattolica che abbia lavorato per oltre un triennio in forza di rapporti annuali a rinnovo automatico o comunque senza soluzione di continuità matura, dopo la terza annualità non accompagnata da indizione di concorso, il diritto al risarcimento del danno cosiddetto Eurounitario".
Puntuale il commento di Vincenzo Piscitelli (foto), avvocato, che ha dedicato e continua ancora a dedicare, parte della sua attività professionale, alla lotta per la tutela dei diritti dei precari.
"Come risaputo - ha commentato il legale beneventano - il mio impegno accanto ai precari nella scuola va avanti da anni.
Negli ultimi tempi, con il mio studio, abbiamo dedicato la nostra attenzione e il nostro impegno anche verso gli insegnanti di Religione.
Nel regime speciale di assunzione a tempo determinato dei docenti di Religione cattolica nella scuola pubblica, di cui alla legge numero 186/2003, costituisce abuso nell'utilizzazione della contrattazione a termine sia il protrarsi di rapporti annuali a rinnovo automatico o comunque senza soluzione di continuità per un periodo superiore a tre annualità scolastiche, in mancanza di indizione del concorso triennale, sia l'utilizzazione discontinua del docente, in talune annualità, per ragioni di eccedenza rispetto al fabbisogno, a condizione, in quest'ultimo caso, che si determini una durata complessiva di rapporti a termine superiore alle tre annualità.
In tutte le menzionate ipotesi di abuso, sorge il diritto dei docenti al risarcimento del danno cosiddetto eurounitario".
Diversi sono i ricorsi presentati dallo studio Piscitelli dinanzi ai Tribunali italiani; da ultimo, ha riferito il professionista, proprio un'altra sentenza positiva è pervenuta (il 14 settembre scorso) in seguito al ricorso discusso da Piscitelli dinanzi al Tribunale di Foggia il 13 settembre scorso: la curia pugliese ha condannato il Ministero dell'Istruzione al ristoro dei danni per la illegittima reiterazione dei contratti a termine nei confronti di un insegnante di Religione.
E' auspicabile, alla luce di tali circostanze, che lo Stato italiano possa, quanto prima, prendere adeguati provvedimenti al fine di risolvere il problema del precariato e garantire finalmente maggiori stabilità e certezze.

comunicato n.152214




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