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Benevento, 13-09-2022 21:32 ____
Una differenza "fittizia" di 1.233.894,35 euro ha consentito al Comune di fare spese che in realta' con i conti a posto non si potevano fare
Ad esempio le assunzioni di 17 unita', nonostante il dissesto, commenta Sandra Sandrucci del movimento politico "Altra Benevento e' possibile"
Redazione
  

La mancata separazione della contabilità post dissesto del Comune di Benevento non è un inutile atto formale.
Grazie al fittizio" avanzo di 1.233.894,35 euro riferito al 2017 sono state effettuate anche numerose assunzioni che non avevano la necessaria copertura finanziaria.
A sostenerlo, in una nota, Sandra Sandrucci (foto), avvocato, del movimento politico "Altra Benevento è possibile".
"I consiglieri comunali di "Alternativa per Benevento" e di "Civico22" nella conferenza stampa del 9 settembre scorso - scrive - hanno ricordato la sintesi dei sette rilievi delle ispettrici del Ministero delle Finanze al Comune di Benevento, pubblicati da oltre un mese, a cominciare dalla mancata separazione della contabilità post dissesto.
L'assessore comunale alla Finanze, Maria Carmela Serluca, ha tentato di dimostrare che anche la Corte dei Conti non ha mai considerato obbligatoria la contabilità separata ed ha accusato di strumentalizzazione le opposizioni che a loro volta denunciano la "caduta di stile" dell'Amministrazione Mastella.
Da tale polemica, però, non emerge la gravità sostanziale dei rilievi delle due ispettrici le quali hanno precisato, innanzitutto, che il Comune "non ha effettuato una separazione (seppur non formale quanto meno sostanziale) delle due contabilità, ma ha mantenuto in bilancio, fino all'intero esercizio 2018, i residui attivi e passivi di competenza dell'Organismo Straordinario di Liquidazione (Osl), senza applicare al risultato di amministrazione appositi accantonamenti correlati alle predette partite creditorie e debitorie ed alle relative movimentazioni".
Il Comune non poteva neppure considerare nella sua disponibilità la cassa al 31 dicembre 2016 di 4.373.962,64 euro che doveva essere trasferita all'Organo Straordinario di Liquidazione.
La "confusione" creata dalla mancata separazione dei conti di competenza dell'Osl ha determinato "un risultato di amministrazione alterato" secondo le due ispettrici le quali chiariscono, anche con apposite tabelle, che il Comune di Benevento ha approvato un rendiconto del 2017 con un avanzo di amministrazione di 1.250.377,85 euro che in realtà era di soli 16.483,50 euro.
Questa differenza "fittizia" di +1.233.894,35 euro ha consentito all'Amministrazione Mastella di effettuare nel 2018 spese che in realtà, con i conti a posto, non si potevano fare.
Ad esempio le assunzioni di 17 unità, nonostante il dissesto.
Infatti il Comune con le delibere di Giunta numero 31, 179 e 226 del 2018 ha previsto, l'assunzione di 1 dirigente contabile a tempo indeterminato; 1 dirigente tecnico a tempo determinato; 1 ingegnere; 1 architetto; 1 avvocato; 1 sociologo; 3 assistenti sociali; 2 specialisti di vigilanza; 1 istruttore direttivo per la segreteria del sindaco; 3 istruttori amministrativi e 3 vigili urbani.
Considerata la dichiarazione di dissesto di gennaio 2017, l'Amministrazione Mastella ha chiesto alla Commissione ministeriale per la stabilità finanziaria degli enti locali l'autorizzazione ad effettuare quelle assunzioni assicurando che aveva le necessarie risorse finanziarie.
La predetta Commissione ha autorizzato (note del 3 agosto 2018 e del 12 dicembre 2018) ma è chiaro che senza quel "fittizio" avanzo di 1.250.377,85 euro del bilancio consuntivo 2017 una parte di quelle assunzioni non si poteva fare".

comunicato n.152194




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