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Benevento, 11-09-2022 09:18 ____
Quella foto con tanti bambini del Rione Ferrovia ha suscitato l'interesse di tanti che in essa si sono riconosciuti
Svelato l'arcano. Non e' del 1953 ma del 1957 e si distinguono tra gli altri Geppino Mancini, Gastone Regnaud Carcas, Franco Attanasio, Giulio Musco, Marcello Collarile, Raffaele Ricci...
Nostro servizio
  

Qualche settimana fa, Peppino De Lorenzo ha pubblicato una foto, a lui fatta pervenire da un lettore di Montesarchio, Giuseppe Parnoffi, nella quale erano raffigurati molti bambini che avevano frequentato l'asilo al rione Ferrovia.
Il lettore in oggetto, a suo dire, ha indicato, quale anno di riferimento, il 1953.
A pubblicazione avvenuta, ci sono stati svariati riscontri, anche con pareri diversi, per cui De Lorenzo ritiene giusto riprendere il discorso avviato.
"Nel pubblicare la foto relativa ad una scolaresca dell'asilo, pervenutami in redazione da parte di un lettore, quest'ultimo, come si ricorderà, ha indicato il 1953 quale anno di riferimento e la sede la Colonia Elioterapica.
Da parte mia, concludendo l'articolo, ho invitato quanti, a distanza di molti anni, si fossero ritrovati in quella immagine scolorita dal tempo a farsi avanti.
Non ho previsto, mi sia concessa la sincerità, che in tanti mi avessero scritto.
Alcuni interventi, anche se degni di lode per l'interesse dimostrato, sono apparsi, da subito, dei tentativi, senza concrete fondamenta.
Qualcuno, invece, ha centrato il segno ponendo anche dei dubbi sulla data reale. Non 1953, ma, addirittura, 1957.
E' su questo aspetto, ampliando, è ovvio, anche l'orizzonte, che, oggi, soffermo l'attenzione.
Nel riportare, ancora una volta, (nella prima in basso), la foto ricordata, una lettera molto articolata è quella di Raffaele Ricci.
L'estensore della stessa, infatti, ha riconosciuto tanti bambini facendone i nomi. Pone, però, qualche dubbio, anche se fugace, sull'anno preciso in cui la foto fu, all'epoca, scattata.
In essa, vi è scritto: "Egregio dottore, ho letto il suo consueto articolo della domenica per aderire alla sua richiesta di farsi vivo nel caso qualcuno possa riconoscersi nella foto allegata allo stesso.
In tale foto c'è una generazione di bambini del rione Ferrovia dell'epoca.
Dovrei essere il quinto bambino alla sinistra di suor Gioconda che associo nei ricordi assieme alla terribile suor Teresa e all'amabile suor Michelina.
Scrivo dovrei essere in quanto nell'articolo lei indica l'anno 1953 come l'unico frequentato di asilo.
Io sono del 1952 anche se le suore mi hanno preso a neanche due anni compiuti ma nella foto ho riconosciuto tanti amici con cui ho frequentato, aiutato anche da altre in mio possesso che le farò avere al mio rientro a Benevento.
Il secondo è Geppino Mancini, caro amico della giovinezza, notaio in Umbria e prematuramente scomparso.
Nella seconda fila da sinistra, il secondo è Gastone Regnaud Carcas, ufficiale della Polizia Penitenziaria in pensione; il nono è Franco Attanasio, ufficiale dei Vigili Urbani in pensione; il dodicesimo è il sempre verde Giulio Musco ancora impegnato nell'attività di allenatore di basket.
Nella prima fila seduti, il decimo da sinistra è il caro Marcello Collarile, fratello dell'avvocato Mario che lei riconoscerà senz'altro in quanto coinquilino dei palazzi dell'Incis.
Spero di non aver preso cantonate e la saluto cordialmente".
Raffaele Ricci, che ringrazio, ha mantenuto la promessa e, di ritorno dalle ferie, mi ha fatto avere le due foto in basso.
In una di queste sono ben visibili le tre suore che lui stesso ha descritto con caratteri diversi, suor Gioconda, mite, suor Teresa, terribile, suor Michelina, amabile.
A Ricci ha fatto seguito Raffaele De Rienzo che ha scritto: "Io sono il quinto bambino della prima fila in alto partendo da sinistra".
Singolare, inoltre, è l'intervento di Francesco Agozzino, affezionato lettore di "Gazzetta", che anche se, per ragioni anagrafiche, non si è riconosciuto nella foto, ha commentato quanto da me esplicitato sulla mancanza di volontà a frequentare l'asilo.
"Caro Giuseppe - ha scritto - prima di tutto buon ferragosto a te e famiglia!
Poi, ti dico che ho letto il tuo ultimo articolo, non mi sono potuto riconoscere nella foto dell'asilo infantile per motivi anagrafici, ma mi riconosco nella situazione!
Anche io non ho sopportato andare all'asilo delle suore e non sono figlio unico.
Anzi si è verificata, già dopo qualche giorno, questa situazione: scappato e ripreso, scappato di nuovo e ripreso di nuovo!
Sì, ho preferito la fuga a soli tre anni e mezzo, impresa che ho ripetuto ad otto anni e mezzo scappando da un collegio di preti a cui mio padre mi aveva improvvidamente affidato!
Alla fine hanno dovuto tutti arrendersi.
L'amore per la libertà non conosce limiti! Ti abbraccio".
A conferma, senza tema di smentite, che la foto fosse del 1957 e non del 1953, è stato il diretto intervento di Silvia, cara amica, che è venuta di persona al mio studio.
Con dovizia di particolari ha spiegato che si trattasse del 1957.
Ha portato con sé le foto che anche lei conservava e dietro ad una di queste, il padre, scomparso da anni, di suo pugno, aveva scritto: "Foto del 1957".
Silvia, quindi, ha avuto il merito di avere chiarito ogni dubbio.
La ringrazio con l'affetto che ci unisce da bambini".

 

comunicato n.152142




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