E' venuto a mancare all'affetto dei suoi cari Antonio Tinessa
Il suo primo assessorato con la Giunta di Antonio Pietrantonio che scalzo' il "sindaco del terremoto", Nicola Di Donato, fu all'Annona. Una stanzetta e pochi collaboratori. Ne fece un impero...
Redazione
Il Signore ha chiamato a sè Antonio Tinessa (qui in una foto dello scorso anno), 86 anni.
Ne hanno dato il triste annuncio la moglie Susanna Pedicini, i figli Luca, Fabio e Giulio, la nuora Maria Stefania Camerlengo, i nipoti Martina, Antonio, Francesco e Pierluigi, il fratelli, la sorella, i cognati ed i parenti tutti.
Il rito funebre sarà celebrato domani, lunedì 5 settembre, alle 18.00, nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli muovendo dall'Ospedale Sant'Alfonso Maria de' Liguori di Sant'Agata dei Goti.
"Gazzetta di Benevento" porge alle famiglie Tinessa e Pedicini, sentite condoglianze.
Un forte abbraccio in particolare al figlio Luca che ha perso l'adorato padre.
Antonio Tinessa è stato per lungo tempo amministratore comunale di Benevento.
Quando la sua componente della Democrazia Cristiana, la "Sinistra di Base" di De Mita, scalzò quella regnante sino a quel momento, i dorotei (i vetroniani, per avere un riferimento locale) di Costanzo e Zarro, mutò anche il vertice a Palazzo Mosti ed il sindaco doroteo cosiddetto del terremoto (quello del 1980), Nicola Di Donato, fu scalzato ed arrivò Tonino Pietrantonio.
All'epoca il sindaco non veniva eletto, come invece accade oggi, direttamente dal popolo, ma dalla logica dei partiti che in ragione della propria forza elettorale, indicavano il capo dll'Amministrazione e la coalizione che lo avrebbe sostenuto (le famose riunioni al caminetto che decidevano le sorti della città).
Quella di Antonio Pietrantonio e Tonino Tinessa, era la coppia vincente del momento.
Un po' come, sull'altra sponda, lo erano Giancarlo Francesca e Giovanni Catalano.
A Tinessa, nella prima giunta della "Sinistra di Base", avendo già ottenuto il vertice con Pietrantonio (si agiva con il famoso manuale Cencelli che era riuscito ad attribuire un "peso" politico e di rappresentanza ad ogni assessorato e quindi alla figura del sindaco), toccò un assessorato ritenuto all'epoca di poco peso.
L'assessorato all'Annona, in pratica ai mercati.
Oggi sarebbe grosso modo, con le dovute differenze di ruolo, competenze ed epoca, l'assessorato alle Attività Produttive.
Tinessa ebbe una stanzetta e qualche collaboratore dipendente comunale.
Praticamente niente.
Bene, con la sua capacità di mediatore, di decisore, di organizzatore, riuscì in poco tempo a trasformare quel piccolissimo assessorato e quella stanzetta, in un impero che gestì per molti anni con quel suo borsello dell'epoca che portava sempre con sé.
Questo, ed ovviamente altro, era Antonio Tinessa che oggi ci ha lasciati.
Un grande abbraccio, noi di Gazzetta, facciamo giungere ai familiari che ne piangono la scomparsa.
comunicato n.152016
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