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Benevento, 03-09-2022 09:00 ____
Dopo aver distrutto l'ecosistema generando l'emergenza climatica e provocato l'inizio della guerra in Europa destabilizza tutti gli Stati
E' il mostro del neoliberismo che sta creando ovunque miseria e macerie, commenta Piero Mancini
Redazione
  

Dalla crisi dello Stato allo Stato della crisi, profonda e permanente.
E' il titolo della nota inviataci da Piero Mancini (foto).
"Caro direttore - ci scrive - la pervicace e spietata speculazione finanziaria sull'energia, iniziata molto prima della guerra in Ucraina, sta destabilizzando il tessuto industriale e l'economia dell'intero continente.
Milioni di europei sono in ansia per le grandissime difficoltà economiche.
L'inverno si avvicina e con esso l'esplosione di una catastrofe umanitaria che accelera, in modo angosciante, il declino già in atto da anni.
Iniziato sotto i duri colpi della grande crisi sistemica del 2008, generata di mutui sub-prime e dei derivati.
La tragedia pandemica ha approfondito e esasperato le contraddizioni di un sistema economico alla deriva.
Parafrasando, si potrebbe dire: è il neoliberismo bellezza!
Lo scandaloso arricchimento di pochi speculatori, e delle corporation più potenti, sta distruggendo l'esistenza di tanti milioni di persone.
Nonostante ciò, pur mostrando a tutti il suo feroce vero volto, è ancora, da tutti, accettato e sostenuto.
Dopo aver distrutto l'ecosistema, generando l'emergenza climatica, e provocato l'inizio della guerra in Europa, sta destabilizzando in profondità tutti gli Stati.
Perfino degli Usa, patria del neoliberismo, che lo hanno utilizzato per imporre la dura politica imperiale di dominio economico.
L'instabilità strutturale provocherà altre crisi più profonde e pericolose.
Il veloce impoverimento di milioni di persone appartenenti al ceto medio europeo provocherà fortissime tensioni e dure repressioni.
Il mostro neoliberista sta creando, ovunque, miseria e macerie. Distruttive onde telluriche di un terremoto politico-economico infinito.
Non gestibile con le abituali manovre delle banche centrali: per tentare di tenere sotto controllo l'alta inflazione si genera profonda e diffusa recessione. Una grave crisi ne genera e alimenta altre.
La speculazione finanziaria, la guerra economica, fra capitali per l'accentramento monopolistico, commerciale, fra le nazioni per la conquista dei mercati e monetaria, dollaro vs euro; causeranno lo stravolgimento del sistema politico, da democratico a oligarchico, ed una stringente economia di guerra all’interno dei singoli Stati.
Con il passare del tempo, la crisi diventerà la normalità e la lotta per la sopravvivenza violenta e disumana.
In nome della sicurezza interna, si limiteranno gli spazi di libertà sociale, individuale e collettiva.
Si tenterà di costruire una società disciplinare, plasmata utilizzando un più evoluto e sistematico controllo.
Scientifico e coercitivo, per attenuare e chiudere in un angolo l'endemico, confuso, istintivo e individuale ribellismo deviante. Nato dal diffuso disagio economico e sociale.
Dal malessere per una condizione umana desolante e insostenibile.
Nell'immediato, nel nostro Paese, le onde telluriche investiranno, il 25 settembre, anche il quadro politico. Provocando tante macerie, per anni.
La prevista sconfitta del Pd, destra moderata che temperava il selvaggio neoliberismo con labili mediazioni, farà cadere uno dei pilastri del Sistema causando una forte crisi di governance.
Anche se renderà più chiaro e lineare il nuovo estremo quadro politico, reazionario e ultra-neoliberista.
Provocherà nel partito molte divisioni, tali da vanificare la peculiare funzione, fin qui ben esercitata, insieme ai grandi sindacati, di controllo politico e sociale su un significativo segmento della popolazione.
Si chiude, nel peggiore dei modi, un ciclo iniziato con il tentativo di assumere una posizione di assoluto predominio con la megalomane forzatura referendaria di Renzi.
Il fine opportunista Del Basso De Caro, che ha sempre utilizzato il partito per fini personali, avendo fiutato la debacle, si è chiamato subito fuori.
La crisi irreversibile del Pd permetterà, dopo molti e lunghi inverni, la formazione di una vera Sinistra che si opporrà alle barbarie del neoliberismo, come quella francese.
Confinare il Pd in una condizione ininfluente e residuale è un passaggio necessario affinché ciò accada.
Ps - La candidata del Pd, Antonella Pepe, essendo molto impegnata nella campagna elettorale, non ha avuto il tempo di rispondere alla mia, molto critica, lettera aperta pubblicata da questo giornale.
Le consiglio, comunque, di trovare necessariamente del tempo per leggere, sull'hompage dell'economista Emiliano Brancaccio, i motivi storici del venir meno della funzione e, quindi, della sconfitta del suo partito.
L'istruttiva: "Una conversazione con Emiliano Brancaccio", pubblicata l'8 luglio dalla rivista online Il Tascabile, apre molto la mente sulla profonda vertigine del tempo presente e delle insanabili distruttive contraddizioni.
Il consiglio, ovviamente, è esteso a tutti i più curiosi, preparati e attenti lettori del suo giornale".

comunicato n.152001




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