Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 2878 volte

Benevento, 31-08-2022 14:08 ____
Ultimo appuntamento di fine rassegna con l'iniziativa "Chiacchiere e cornetti. Il Festival incontra la Stampa" e primi consuntivi
Sara' avviata a soluzione la vicenda dei tanti accrediti assegnati ai giornalisti sollevata da Gazzetta. Ieri al concerto di Elisa su circa 80 sedie era scritto "Stampa" un numero esagerato che ha costretto l'organizzazione a creare uno spazio dedicato ma molto decentrato. L'assessore Antonella Tartaglia Polcini loda organizzazione e staff
Nostro servizio
  

Ultimo appuntamento di fine rassegna con l'iniziativa "Chiacchiere e cornetti. Il Festival incontra la Stampa".
L'evento, condotto da Roberto Corrado, giornalista, si è protratto un po' più del tradizionale ma era ovvio che fosse così visto che si è trattato di fare anche una prima sintesi dell'intera edizione di Città-Spettacolo, la XLIII.
Il direttore artistico, Renato Giordano, stavolta ha anticipato il segmento riservato alle domande dei girnalisti e noi di Gazzetta ne abbiamo approfittato evidenziare qualcosa che non ci è parso andare per il verso giusto, in casa nostra.
I nostri lettori sanno che abbiamo sempre sostenuto l'idea, a torto o a ragione ovviamente, che non ci debbano essere posti riservati da destinare ad ogni spettacolo, in maniera così sfacciata, copiosa e prorompente, ai governanti di turno ed al loro seguito.
Ci siamo spinti addirittura a dire che i nostri avi la preferenza per abolire queste forme di investitura aristocratica, l'avevano abolita con il voto del 2 giugno 1946 quando scelsero tra monarchia e repubblica.
E se è questa la linea del giornale, il ragionamento vale per tutti, anche per i giornalisti, ovviamente.
E così, precisando che l'intervento era fatto a titolo personale e della priopria testata senza la presunzione di rappresentare alcuno o addirittura una categoria, abbiamo espresso tutto il nostro forte disappunto per lo spazio smisurato destinato ieri, al concerto di Elisa, alla Stampa.
Noi abbiamo contato circa 80 posti, 80 sedie su cui era scritto "Stampa", ci è stato detto dal capo dell'Ufficio Stampa del Festival, Domenico Passaro (nella prima foto in basso è a destra), che erano una settantina.
Il concetto non cambia. Erano comunque tantissimi.
Siamo, abbiamo detto a Giordano, 7/8 giornalisti quotidinamente agiamo sul campo. Aggiungiamo chi lavora senza presenza e possiamo essere una quindicina. Non di più. Chi sono gli altri 65? (ovviamente da questi numeri si tragga il concetto, poi se sono 65 o 55 o 45 resta comunque una esagerazione).
Questa situazione, che non è facile da gestire, abbiamo riconosciuto, ha evidentemente portato a creare uno spazio per la Stampa molto decentrato rispetto al palco.
Non è facile trovare collocazione ad ottanta sedie.
La cosa del decentramento era stata già fatta notare nella conferenza Stampa di ieri dal collega Esposito.
Per quanto ci riguarda, questa postazione, lontanissima dal palco, non ci ha consentito di arrivare con lo sguardo sul palco medesimo e quanto stanotte abbiamo dovuto scrivere chi fosse il personaggio che Elisa aveva mandato in onda con un filmato, senza farne il nome, e cosa avesse detto costui visto che i sottotitoli in italiano dall'inglese, erano comunque nascosti.
Abbiamo azzardato e ci è andata bene, ma è così che dobbiamo lavorare?
Certo, abbiamo detto a Giordano, se fossimo stati 7 o 8 giornalisti, ma anche una decina, siamo convinti che il posto non sarebbe stato questo assegnatoci e che certamente avrebbero potuto metterci in un segmento della platea molto più centrale e più utile a svolgere il nostro lavoro.
Dunque questo largheggiare ha danneggito chi lavora a tutto vantaggio di chi è venuto solo per sentirsi le canzoni.
I metodi ed i criteri per fare un discrimine ci sono, bisognerà vagliarli, analizzarli per tenerli da conto il prossimo anno.
L'addetto Stampa del Festival, Domenico Passaro, ha dato la sua versione di questo dislocamento e ne ha spiegato i motivi tecnici, rispettabilissimi, e la necessità di tutelare 30 Testate (anche su questo bisognerebbe intendersi perché nion tutte sono Testate giornalistiche ndr) ma Giordano ha tagliato corto, pur non "sconfessando" Passaro, ed ha dichiarato che quanto da noi rappresentato fosse effettivamente corretto e che una soluzione andava assolutamente trovata.
Ovviamente le cose andranno fatte con la dovuta riflessione ed attenzione, ma fatte.
Giordano ha anche parlato diella possibilità di mettere un tetto di visualizzazioni per i giornali online ai fini dell'ottenimento dell'accredito. Per dieci visualizzazione, ha detto facendo ovviamente un numero a caso, basta Facebook e non si può concedere un accredito.
Staremo a vedere come finirà, ma la vicenda è oramai sul tavolo.
Il pesce puzza dalla testa, ha detto Giordano ed anche in questo caso la testa sono io e me ne assumo tutte le responsabilità. L'ultima richiesta mi è giunta ieri sera da una non meglio identificata radio di Caserta. Sono stato io a dire all'Ufficio Stampa, diamo anche a loro l'accredito...
A questo punto, chiuso, al momento, questo segmento della discussione, Renato Giordano ha presentato con parole di ammirazione e di elogio l'assessore alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini, presente all'incontro.
Parliamo, ha detto il direttore artistico, di una persona garbata, intelligente, preparata ma umile che peraltro non ha mai creato problemi per la sua partecipazione agli eventi. Dove ha trovato posto, lì si è seduta.
La risposta di Tartaglia Polcini è stata come ci si aspettava e cioè ha ribadito che la sua interpretazione del ruolo è di servizio alla città e stare tra il pubblico significa anche poter percepire le emozioni e comprendere meglio i bisogni dell'utenza.
Questa è una rassegna che ha consentito serenità, ha proseguito Tartaglia Polcini, una serenità di partecipazione.
Ringrazio per questo bel clima che è stato creato, Renato Giordano per la sua disponibilità e tutto il suo staff. Ho sentito dire anche da qualche ospite di essere rimasto contento e soddisfatto dall'accoglienza che è stata fatta con attenzione e con garbo.
E' una Rassegna di prossimità che non significa essere provinciale anche se, qualora lo fosse, non ci sarebbe nulla di male.
Ora, nel concetto della sostenibilità andiamo avanti, verso una Città-Spettacolo che si esplicherà nel corso di tutto l'anno.
L'assessore ha voluto ringraziare anche la Stampa, quella che si è interessata al Festival, meno i detrattori che si dimenano sui social ma non si presentano ad un confronto.
Giordano al riguardo ha detto che nel suo settore si sente veramente preparato, un settore, quello del teatrro e dello spettacolo, che oramai gli appartiene da svariati decenni ed è dunque pronto a confrontarsi con chiunque. Forse anche per questo non vengono, ha proseguito il direttore artistico.
Riprendento la parola Antonella Tartaglia Polcini ha parlato degli avvenimenti più prossimi, a partire dalla inaugurazione del Teatro Comunale del prossimo 16 settembre alla riunione del successivo giorno 20 allorquando si parlerà del riconoscimento della Via Appia quale bene immateriale dell'Unesco.
L'assessore ha quindi indicato un coinvolgimento maggiore che deve essere fatto per i giovani ponendoli anche come parte attiva nell'organizzazine degli eventi di Teatro.
Giordano qui ha dissentito.
I tempi sono cambiati, ha detto. La cosa più intelligente ed interessante è stato lo spettacolo di Bonaiuto ed è stato snobbato.
Peraltro le tournee teatrali cominciano sempre più tardi. Oramai siamo a novembre. Un Gabriele Lavia non viene a Benevento ad agosto per poi riprendere quel lavoro a novembre. Avremmo dei costi elevatissimi per farlo venire.
La verità è che il Teatro è morto quando noi attori abbiamo consentito gli spettacoli estivi che sono stati quasi sempre di pessima qualità. Abbiamo fatto allontanare, forse definitivamente, il pubblico dal teatro.
L'assessore alla Cultura ha quindi sottolineato positivamente la solidaietà instaurata tra le Istituzioni locali come quella con il Conservatorio. Essa giova a vitalizzare il nostro territorio pur con risorse ridotte.
Poi un invito al pubblico, che ha ringraziato, in tutte le sue forme ed articolazioni: Non guardiamo sempre con illusorio fascino solo fuori dai nostri confini.
Non ne abbiamo bisogno perché siamo un bel popolo.
Quindi in rapida successione sono stati presentati i protagonisti della ultima giornata del Festival.
Luca Pugliese (nella seconda foto in basso), un artista poliedrico lo ha definito Giordano, che canta e dipinge. Sarà in piazza Federico Torre alle ore 23.00 con "One Man Band". Pugliese nell'intervenire ha detto: Se volete sentire qualcosa di nuovo venite ad ascoltarmi. Sono l'alternativa ai "Ricchi e Poveri".
Poi è stata la volta di Maurizio Caso Panza che alla Rocca dei Rettori tiene la V edizione di "Benebiennale", una mostra per tutti gli artisti. Caso Panza ha donato una targa ricordo al direttore Giordano (nella terza foto in basso).
La nostra è una manifesdtazione sentita perché abbiamo promosso la pace, ha concluso Caso Panza.
Alessio Luongo, detto Tamburo, con Stefano Siciliano (entrambi nell'ultima foto in basso), saranno a piazza Arechi II dalle 22.30 con lo spettacolo "Love Square".
Qui stasera ci dovrebbe essere anche l'iniziativa di colorare la piazza di giallorosso grazie agli spettatori che dovranno indossare i colori della squadra del cuore.
Alessio Luongo rispondendo ad una specifica domanda di Giordano sulla differenza tra trap e rep, ha detto che in pratica sono le due facce della stessa medaglia.
Infine, ha preso la parola Fausto Desiderio a nome del Forum dei Giovani, per propagandare la loro iniziativa, "Notte del Forum giovani" che si terrà anch'essa a piazzetta Arechi II ma a partire dalle 21.00.
Questa iniziativa, ha detto Desiderio, rispetta la mission del Forum che è quella di dare spazio ai giovani.

 

 

comunicato n.151950




Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 406641298 / Informativa Privacy