In citta' arrivano le colonnine marcate Acea il colosso per la gestione dei servizi tra cui acqua ed energia, proprietaria di Gesesa
Saranno utilizzate per la ricarica delle auto elettriche. Resta da capire se gli spazi occupati siano a pagamento, se l'energia utilizzata sia stata contrattualizzata e con chi e se ci sia stata una assegnazione per manifestazione di interesse
Nostro servizio
In città arrivano le colonnine marcate Acea, il colosso italiano per la gestione dei servizi tra cui acqua ed energia, proprietaria della maggioranza delle azioni di Gesesa, colonnine utili alla ricarica delle auto elettriche (foto).
In via Salvator Rosa, ma evidentemente deve essere stato così anche negli altri luoghi (si tratta di 7 postazioni, ci ha detto l'assessore alla Mobilità, Attilio Cappa, per un totale di 14 colonnine).
In sette luoghi della città, dunque, pagando ovviamente il corrispettivo, sarà possibile ricaricare le auto elettriche che in versione soprattutto ibrida, cioè benzina ed elettrica, circolano oramai numerose anche a Benevento.
Ovviamente, qualche domanda, rispetto a questa operazione, che appare essere necessaria ed oramai ineludibile, pure bisogna porsele.
Dunque, la concessione ad Acea, è stata frutto di una manifestazione di interesse, di una percorso ad evidenza pubblica o c'è stata solo una richiesta a cui si è aderito?
Si tenga conto che si parla sempre di affari, di attività che creano profitto per le aziende e dunque va compreso bene quale sia il ruolo in tutto questo dell'Ente pubblico che mette a disposizione i suoi beni.
Peraltro, qui da noi c'è Gesesa che è di Acea e dunque per tutti gli eventuali altri richiedenti occorre attenzione, per Acea di attenzione ne occorre di più...
E poi, l'energia elettrica dove l'acquista Acea per poi rivenderla? Ci sono stati scavi sui marciapiedi evidentemente ricercando le linee elettriche. C'è un contatore? Un contratto di fornitura? E con chi?
Gli spazi poi che vengono occupati dalle colonnine, vengono retribuiti al Comune?
Quando ponemmo questa domanda per i monopattini e le moto elettriche, ci fu detto che in realtà questi mezzi elettrici venivano posizionati su stalli dove c'erano le strisce bianche e dunque non c'era pagamento a farsi.
In Consiglio comunale tutto ciò fu ribadito e si disse anche che ovviamente se qualcuno intendeva parcheggiare lì la propria auto, nessuno avrebbe avuto niente da ridire.
Sia i consiglieri Giovanni De Lorenzo che Rosetta De Stasio, dissero che avrebbero provato a farlo, a parcheggiare cioè le proprie auto in quegli spazi.
Qui però è diverso, come dimostrano le foto. Le colonnine occupano spazi sui marciapiedi e barre in ferro indicano gli spazi per la auto che devono ricaricarsi.
Queste domande le abbiamo già rivolte all'assessore Cappa.
Le risposte, ci ha detto, ce le fornirà non appena tornerà dalle ferie il responsabile del procedimento. Ci dovrebbe essere una convenzione firmata tra le parti.
comunicato n.151939
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