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Benevento, 29-08-2022 19:04 ____
Antonio Del Mese chiede alle autorita' preposte di tenere alta la vigilanza sulla eventualita' di un controllo del voto alle prossime elezioni
Si vocifera di una compravendita del consenso. E' intollerabile. Basta poi con le finte inaugurazioni che non portano a niente. Le ultime proposte concrete per il territorio risalgono a decine di anni fa e protagonisti ne furono Carmine Nardone e Roberto Costanzo
Nostro servizio
  

Presentazione dei candidati di Italia Viva-Azione Carlo Calenda.
Si tratta di Antonio Del Mese (nella foto di apertura è al centro con a sinistra Vincenzo Sguera ed a destra Vincenzo Regardi), nel Collegio uninominale della Camera nel Collegio di Benevento-Piedimonte d'Alife e di Francesca Mite, candidata nel Collegio per il Senato uninominale Benevento-Avellino.
Mite si è presentata alla Stampa sottolineando la sua sanniticità essendo una molisana.
Ha quindi ribadito di come ci sia il dovere di mettere le propria energia e competenza al servizio della collettività.
I populisti stanno nei rispettivi poli di aggregazione, di destra e di sinistra. Noi non ne facciamo parte.
Antonio Del Mese, beneventano, che aveva già tentato una avventura elettorale alle scorse elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Benevento ma che poi, senza dare una spiegazione, si ritirò dalla competizione. Si disse, all'epoca, ma neanche su questo c'è mai stata conferma, che fosse stato convinto al ritiro dal candidato Mastella che non avrebbe gradito la presenza di un candidato che avrebbe potuto intercettare il voto di centro.
Comunque sia, oggi Del Mese ci riprova e si è presentato nuovamente alla Stampa sottolineando preliminarmente che il suo vuole essere un modo diverso di fare politica.
Da questi primi passi della campagna elettorale, ha detto Del Mese, si evidenzia ancora di più una distanza tra i cittadini e la classe politica che si è impegnata in un dibattito che poco interessa il Paese ma che può provocare invece un forte fenomeno di astensionismo.
Si accendono liti dietro il malcelato concetto di rappresentatitivà del teritorio, ma il tema non è questo.
Se non ci occupiamo di politica la politica si occuperà di noi (questo detto, Del Mese lo ha attribuito al suo leader Calenda ma in realtà esso è di un avvocato americano e fu coniato negli anni Trenta) e quindi abbiamo ragioni per avvicinarci ad essa.
Quindi, poniamo attenzione alle persone.
Noi, quelli della mia età, siamo cresciuti con i governi balneari e senza identità politica e questo fino a Draghi.
Questo sistema ora va interrotto.
Gli spazi pubblici debbono essere occupati da persone competenti.
Il voto di protesta dato ai 5 Stelle alle scorse elezioni politiche, altro non ha fatto che segregare il Parlamento e con loro, gli eletti pentastellati, chi gli è stato dietro.
Il concetto di "uno vale uno", dunque senza ricoscimento del merito, ha distrutto il nostro Paese.
Ecco perché occorre votare il Terzo Polo ed il perché della mia candidatura.
Dobbiamo riconoscere di aver sbagliato a votare il partito di un comico, questa è la verità.
Stesso discorso vale per il Partito Democratico tanto è vero che quando Azione si è avvicinata ad esso, abbiamo tutti protestato. Ora loro si trovano con una accozzaglia di partiti che nulla hanno in comune.
Del Mese ha anche parlato del rischio, concreto, dell'astensionismo.
Alle prime elezioni del 1948 andò al voto il 92% degli aventi diritto, oggi siamo al 71%. E non credete ai partiti quando si dicono rammaricati per questo astensionismo perché a loro non può che fare piacere.
Io combatto, ha ancora detto il candidato, per la legalità nella pubblica amministrazione di cui faccio parte, da una vita, la mia, è la stessa battaglia che conduce il Terzo Polo ed Azione.
A questo punto ha accennato, nello specifico ai vari temi che formeranno oggetto della sua campagna elettorale e quindi della necessità di sostenere le fonti energetiche rinnovabili e di dire sì al nucleare avendo cura di riaprire i pozzi del gas sul nostro territorio nazionale.
Attenzione poi alla sanità dove deve imperare solo la meritocrazia.
Non è poi possibile demonizzare la riforma costituzionale annunciata da Meloni perché a farlo è già stato quel Pd che ha svolto questa riforma senza saperci mettere le mani.
Attenzione particolare da porre poi alle aree interne. In Campania le uniche province che hanno un calo demografico vicino al 6% sono l'Irpinia ed il Sannio.
A Benevento non si è fatto assutamente nulla per rompere questa emarginazione.
Le ultime proposte concrete risalgono a decine di anni fa e parliamo di protagonisti quali Carmine Nardone e Roberto Costanzo.
Basta con la finte inaugurazioni che non portano a niente.
Poi Del Mese ha chiuso esternando una sua forte preoccupazione, quella del voto controllato e non genuino.
Anche stavolta si vocifera di un probabile controllo del voto e di acquisto del consenso.
Io sollecito le autorità pubbliche ad essere vigili perché è questa una pratica non tollerabile.
I cittadini, ha concluso Del Mese, si riappropino delle loro opinioni.

 

 
 

 

comunicato n.151920




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