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Benevento, 20-05-2022 15:31 ____
L'Istituto comprensivo "Sant'Angelo a Sasso" diretto da Michele Ruscello, si avvia oramai alla produzione di alimenti per soddisfare l'autoconsumo
Dopo l'orto realizzato nella sede centrale, nel plesso di Capodimonte ecco la nascita del frutteto, oltre venti piante messe a dimora con l'impegno dei piccoli allievi ma anche dei genitori che durante l'estate non faranno mancare l'acqua alle piante
Nostro servizio
  

L'Istituto comprensivo "Sant'Angelo a Sasso" diretto da Michele Ruscello, si avvia oramai alla produzione di alimenti per soddisfare l'autoconsumo.
Un po' di ironia non guasta per dire che l'intento è importante anche se non esaustivo, ovviamente.
Dopo la realizzazione dell'orto nella sede centrale, oggi è stata la volta dell'impianto di un frutteto nel plesso di "San Giuseppe Moscati" al rione Capodimonte.
Battute a parte, ci ha risposto il dirigente riferendosi all'autoconsumo, lei c'è andato vicino con il concetto dell'autosufficienza anche perché non intendiamo fermarci qua e di sicuro ci dedicheremo per il futuro anche al progetto "Le mani in pizzza" nell'ambito del progetto "Disability friendly".
La cosa da sottolineare è, ha proseguito Ruscello, che ci stiamo preoccupando di porre in essere degli interventi su tutti i plessi scolastici dell'Istituto "Sant'Angelo a Sasso".
Ora è toccato a Capodimonte anche perché ha degli spazi veramente belli ed importanti.
Aggiungiamo che la nostra preoccupazione è certamente quella di fare, di realizzare, ma anche di mantenere in vita e di condurre poi l'iniziativa che mettiamo in porto.
In questo caso, abbiamo pattuito che la manutenzione, la cura di questo frutteto, sarà sia degli alunni con l'ausilio delle docenti, che dei genitori e di associazioni esterne ma vicine alla scuola.
L'importante è che si trasmetta il messaggio che questo è un bene comune che stiamo gestendo come scuola e che quindi è bisognevole dell'aiuto e dell'apporto di tutti anche per mantenere bella e pulita la nostra città.
Sin qui Ruscello.
Nel progetto ci siamo addentrati, invece, con la collaborazione delle referente del plesso, Giulia Romano, vera animatrice ed appassionata di questa iniziativa, che ci ha parlato di questo evento che è nell'ambito del "Disability friendly", un evento cominciato lo scorso anno con la cura dell'orto (anche a Capodimonte ndr) aprendo così la collaborazione soprattutto con i bambini disabili.
E' stato un grande successo e sono stati tutti entusiasti.
Quest'anno abbiamo voluto invece valorizzare un'altra area dell'ampio giardino di questo plesso, un'area praticamente abbandonata.
Ci siamo quindi dedicati alla realizzazione di un frutteto che oltre ai frutti darà anche frescura essendo composto da alberi e ci darà così la possibilità anche di fare merenda all'aperto.
Abbiamo messo a dimora oltre 20 alberi da frutta e quattro piante di viti per la produzione di uva da tavola.
La caratteristica è che tra gli alberi, oltre a quelli di tradizione, abbiamo messo anche il pepe nero.
Se i frutti poi saranno abbondanti cercheremo di imparare a fare anche le marmellate.
In tutto questo la collaborazione dei genitori si è concretizzata con l'impegno che durante l'estate verranno ad innaffiare le piantine appena messe a dimora per non farle morire.
I bambini sono veramente entusiasti di questa iniziativa, ha proseguito Romano, e soprattutto a vedere i piccoli frutti sugli alberi che per taluni già ci sono.
In questo modo è anche venuto fuori il lavoro di gruppo di cui si parla tanto ma che in realtà fattivamente la collaborazione si nota maggiormente con queste iniziative pratiche.
Tra infanzia e primaria ci sono circa 100 allievi in questo plesso scolastico che cerchiamo di interessare ai nostri progetti.
Questo lavoro, questo impegno sul campo, porta anche alla collaborazione e quindi è auspicio di una migliore convivenza civile, passando per il rispetto per la natura e per l'altro, il nostro prossimo.
In pratica con lo spazio esterno, ha ancora detto Romano, completiamo le attività didattiche che si fanno all'interno della scuola.
Con taluni bambini abbiamo anche posto in essere la Comunicazione Aumentativa Alternativa (Caa) che è gestuale e di figure, una comunicazxione che vogliamo imparino anche gli altri studenti altrimenti questi bambini affetti da particolare sindrome, non avranno con chi comunicare.
Di questo si occupa l'insegnante Sabrina Chioato, ha concluso Romano.
La cerimonia della inaugurazione del frutteto è stata preceduta dalla benedizione impartita dal parroco del quartiere, don Lupo Palladino.

 

 

   

 

 

 

 

 

comunicato n.149748




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