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Benevento, 18-05-2022 21:10 ____
Al Teatro "San Vittorino" Maurizio De Giovanni parla del suo ultimo libro "L'equazione del cuore" alla rassegna "Sopra le righe"
Attenzione puntata sull'incontro tra il sindaco Clemente Mastella ed il presidente del Conservatorio, Antonio Verga per la prima volta insieme dopo la forte polemica sulla mancata conferma della concessione dell'Auditorium. Il gelo tra i due resta percepibile
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Ancora un appuntamento al Teatro di San Vittorino con la Rassegna di cultura e musica "Sopra le Righe", promossa dall'Associazione "Sabba de Nuce" in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica "Nicola Sala" di Benevento e la Consulta degli Studenti dello stesso Istituto, per la direzione artistica di Antonio Parciasepe.
Un appuntamento di particolare pregio ed attrattivo visto che il libro da presentare, "L'equazione del cuore" ha come autore Maurizio De Giovanni, l'autore di tante fortunate serie televisive come "I bastardi di Pizzofalcone", "Il commissario Ricciardi" e "Mina Settembre".
Noi giornalisti però eravamo attenti anche alla possibilità che vi fosse, o meno, "il grande incontro", quello cioè tra il presidente del Conservatorio, Antonio Verga, reduce da 21 giorni di isolamento a causa del Covid, ed il sindaco Clemente Mastella la cui presenza era annunciata sulla locandina della manifestazione in quanto avrebbe dovuto interloquire con Maurizio De Giovanni, peraltro suo amico di vecchia data.
E' nota la forte polemica in atto per il rinnovo al Conservatorio della concessione del Teatro di San Vittorino da parte di Mastella che intende invece destinarlo ad altro.
Mastella però, al contrario di chi tra di noi la pensava diversamente, è giunto puntuale, accompagnato dalla moglie Sandra Lonardo ma un po' di confusione dettata dalla scaletta forse c'è stato.
Infatti, è stato chiamato subito sul palco, per un saluto, il presidente Verga il quale non si è però mosso dalla sua poltrona in platea perché ha correttamente lasciato il passo al sindaco della città e quindi è intervenuto Mastella, il quale però, una volta tornato a sedere in platea, non ha accettato l'invito e la sollecitazione a risalire sul palco per colloquiare con il suo amico De Giovanni.
Questo gesto non è stato compreso.
Tornando alla cronaca, Grazia Caruso ha invitato Mastella, come detto, a porgere il suo saluto all'evento. Il sindaco si è soffermato sulla figura di don Ciccio Romano, la cui Fondazione partecipa alla organizzazione della Rassegna, per descriverlo come un suo antagonista politico (era un comunista ndr) ma con il quale non mancava il rispetto dovuto nelle forme della politica.
Un personaggio della città.
La nostra presenza qui è per la venuta di Maurizio De Giovanni, ha detto ancora Mastella, a cui mi lega un'antica amicizia.
Quindi allo stesso De Giovanni ha rinnovato l'invito a voler ambientare per il futuro una puntata delle sue fiction proprio a Benevento.
A questo punto sul palco, come già detto innanzi, è salito il presidente del Conservatorio, Antonio Verga, che ha ringraziato i presenti ed i protagonisti Maurizio De Giovanni, il regista Geppi Di Stasio e la giornalista Cinzia Profita. Dopo aver nuovamente invitato il sindaco Mastella a salire sul palco, ottenendone un diniego, è passato a salutare la senatrice Lonardo ed a portare ai presenti quello della senatrice Danila De Lucia impegnata a Roma per impegni istituzionali.
Verga si è detto colpito dalla sensibilità espressa da De Giovanni nei suoi libri e dai colori e dalle mille sfaccettature delle storie che racconta.
Questa Rassegna si tiene anche perché sono evidentemente mutati i rapporti umani, forse per via della pandemia e di questa guerra fatta non solo con i proiettili tradizionali ma anche con quelli della parola.
Nonostante tutto questo, bisogna andare avanti.
In questi ultimi tre anni il Conservatorio ha raddoppiato i suoi allievi ed abbiamo dato lavoro a nuovi dipendenti dell'Ente che rappresenta una eccellenza del nostro territorio così come le parole, i sentimenti e le riflessioni contenute nei libri di De Giovanni hanno inorgoglito l'intero Mezzogiorno che manifesta ancora un grande gap con il resto del Paese.
Per quanto attiene il mio operato ne sono soddisfatto ed è poco importante, perché vale poco, il mio destino quale presidente dell'Ente.
Contesto però l'operato di un ministro che ha devoluto l'84% delle risorse disponibili ai Dipartimenti universitari del Nord e 12% nel Mezzogiorno di cui 6% alla Campania. Uno schiaffo insopportabile.
Il Conservatorio ha la proprietà dell'importante edificio degli Scolopi a via Bartolomeo Camerario ma da 12 anni esso è chiuso senza la possibilità di renderlo operativo.
Ai Bandi cui partecipiamo, il nostro Conservatorio arriva sempre nei primi posti ma non utili per ottenere l'assegnazione delle somme che necessitano.
Posso solo dire che continuerò a battermi per raggiungere questo obiettivo e lo farò fino a che avrò energia.
A questo punto, disposta sul palco la formazione degli oratori, Cinzia Profita ha avviato la discussione introducendo l'esame del libro di De Giovanni, "L'equazione del cuore" che è molto lontano dalla composizione dei temi dei Bastardi e più rivolta alle emozioni del cuore.
Maurizio De Giovanni ha cominciato il suo intervento affermando che ogni sua venuta a Benevento non è mai un incontro come gli altri perché ho qui l'occasione di incontrare degli amici.
Poi ha ricordato che fino alla generazione del nonno, le donne della sua famiglia venivano fatte partorire a Benevento.
Io sono della seconda generazione, ha proseguito De Giovanni, e quindi solo per questo non mi è toccato nascere qui.
Questa storia del libro è diversa dalle altre, ha confermato De Giovanni. Dovendo scrivere del "Commissario Ricciardi" cominciai delle ricerche che mi portarono a questa storia che è quella di un matematico.
Certamente con questo nuovo libro ero consapevole che mi stessi allontanando dai miei stereotipi ma il risultato è che sono quattro settimane che esso è in testa alle classifiche delle vendite.
A Geppi Di Stasio la giornalista ha chiesto quale dovesse essere la strada da seguire per fare in modo che un libro diventi poi una serie televisiva.
Non ho una risposta a questa domanda, ha detto il regista. Non è una regola che un grande scrittore debba essere un drammaturgo o sceneggiatore me se come in questo caso lo diventa, è il massimo.
Poi con una battuta a proposito delle nascite Di Stasio ha detto che sua mamma è di Solopaca ma che ha fatto di tutto per farlo nascere a Roma.
Poi ha offerto a De Giovanni la lettura di alcune pagine del suo libro accompagnato alla chitarra da Raffaele Russo, un allievo del Conservatorio della cattedra di Mario Fragnito.
A questo punto c'è stato l'intervento musicale di "Jazz Song" del "Nicola Sala Jazz Quartett" con il coordinamento del maestro Roberto Spadoni, responsabile del Dipartimento Jazz del "Nicola Sala". Protagonisti sono stati gli studenti dell'Istituto di Alta Formazione Musicale sannita: Sax: Gianni Taglialatela; Chitarra: Francesco Damiano; Batteria: Michele Milani; Basso: Lorenzo Paoletta; Voce: Annamaria De Febbraro.
Nella seconda parte degli interventi De Giovanni si è inserito anche nel discorso calcistico dicendo che tra Benevento e Pisa egli tifa per il capoluogo sannita così come auspica altresì che la Salernitana resti nella massima divisione.
Che bello sarebbe avere tre squadra campane in Serie A.
A questo punto è arrivato il momento della consegna dei riconoscimenti.
Una targa del Consiglio regionale della Campania è stata consegnata dal consigliere regionale Dario Venanzoni, del gruppo consiliare "De Luca Presidente", al presidente Antonio Verga mentre il premio speciale "Nicola Sala" è stato consegnato dalla giornalista Marisa Zotti a Maurizio De Giovanni. Una medaglia è stata consegnata infine dal direttore Giosuè Grassia al regista Di Stasio.

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.149694




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