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Benevento, 14-05-2022 20:47 ____
Fatemi posto nei vostri cuori ha detto mons. Iannuzzi rivolto ai fedeli di Castellaneta. Voi gia' lo siete nel mio e siete ora la mia nuova famiglia
Il nuovo vescovo di Castellaneta, ordinato nel PalaTedeschi da mons. Felice Accrocca, ha chiesto al Signore di dilatare il suo cuore per fare entrare i nuovi amici senza far uscire i vecchi. Il commovente incontro con la mamma
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Il PalaTedeschi ha accolto centinaia di fedeli, intorno ai 1.500 (il Palazzetto ha una capienza di circa 2.200 posti a sedere) di cui 600 provenienti dalla sola Diocesi di Castellaneta, che con gioia e fede hanno voluto partecipare all'ordinazione episcopale di monsignor Sabino Iannuzzi che papa Francesco ha nominato vescovo di Castellaneta.
Lasciateci dire, anche con una punta di orgoglio di categoria, che padre Sabino Iannuzzi, così come monsignor Felice Accrocca, è iscritto anche all'Ordine dei Giornalisti e dunque è uno di noi come a dire che anche dai vituperati e criticati giornalisti può uscire qualcosa di buono...
La celebrazione è stata presieduta da monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, quale ordinante principale.
Con lui anche monsignor Josè Rodriguez Carballo, arcivescovo titolare di Belcastro e segretario dela Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di VIta Apostolica e monsignor Claudio Maniago, arcivescovo metropolita di Catanzaro e Squillace ed amministratore apostolico di Castellaneta, la Diocesi che sarà ora di monsignor Sabino Iannuzzi.
Con loro anche una ventina di vescovi dell'Arcidiocesi di Benevento e della Puglia e Calabria.
La Chiesa ha perso proprio oggi un suo pastore, mons. Francesco Zerrillo che ci ha lasciati all'età di 91 anni, ma ne ha guadagnato un altro, monsignor Iannuzzi.
La lunga liturgia è stata in pratica aperta dal sindaco Clemente Mastella (con lui altri 18 primi cittadini con la fascia tricolore) che ha voluto sottolineare come in questa giornata particolare il popolo di Dio si trovi qui per vicinanza al vescovo Iannuzzi.
Questa assemblea, ha proseguito Mastella, è testimonianza che il sacro non sia cancellabile.
In questo periodo, tra pandemia e guerra, siamo stati propensi a pensare che Dio fosse morto ma non è così.
In questo tempo sospeso, la sapienza biblica è di conforto alle nostre angosce.
Mastella ha auspicato che la Chiesa sia sinodale e che sappia ascoltare.
Alla Chiesa di Castellaneta dico che vi diamo in dono il nostro fratello Sabino capace di assicurarvi e di rassicurare.
E' un sacerdote a tutto tondo secondo gli insegnamenti di papa Francesco.
Se siamo in tanti quest'oggi a gioire per lui, è perché egli è legato con noi avendo legato le nostre storie. Mastella, infine, molto emozionato, ha detto, rivolto a mons. Iannuzzi, che Dio ti assista.
A prendere la parola è stato a questo punto padre Antonio Tremigliozzi, superiore della Provincia dei Frati Minori del Sannio e dell'Irpinia, il quale ha sottolineato come questo palazzetto dello sport sia diventato la tenda di Dio.
A nome della fraternità provinciale, ha proseguito padre Tremigliozzi, intendo esprimere gratitudine al Signore ed al Papa.
Un ringraziamento speciale alla mamma di monsignor Iannuzzi, Lorenza (nella foto di apertura con il figlio) e alla sorella Stefania.
Un saluto caloroso poi ha rivolto ai sacerdoti ed ai fedeli di Castellaneta.
Caro Sabino, ha proseguito padre Antonio, qui è racchiusa in sintesi la tua storia svoltasi per parte anche nel mondo dello sport e del parquet.
Saprai avere un cuore docile, un cuore di figlio ma ora dovrai avere anche un cuore di padre conservando quello di fratello dei Frati Minori.
Ricorda però che questa rimarrà per sempre la tua terra e tu il nostro fratello.
Invochiamo insieme la Madonna delle Grazie, ha concluso padre Tremigliozzi, che è qui in mezzo a noi e non poteva mancare.
A questo punto l'arcivescovo Accrocca ha chiesto che venisse letta dal cancelleere arcivescovile, Giampiero Pisaniello, la lettera apostolica del papa con la quale si procede alla nomina di mons. Iannuzzi.
A seguire c'è stata la liturgia della unzione crismale, della consegna del libro dei Vangeli, dell'anello, della mitra e del pastorale che ha condotto all'ordinazione del nuovo vescovo.
Mons. Accrocca a questo punto ha sottolineato come l'evento di cui siamo partecipi ed il luogo ci aiutino a capire come la parola si faccia memoria.
Padre Sabino assume il ministero apostolico affinché la Chiesa di Castellaneta progredisca nell'annuncio del Vangelo e sia sostenuta dalla Fede.
Quindi l'arcivescovo ha indicato a padre Sabino Iannuzzi un percorso possibile racchiuso in un triplice impegno.
Il primo è insegnare con la propria vita. Il gregge non scappa e riconosce la voce del pastore vero.
Il secondo è cercare di guardare oltre e dove sta la strada buona percorretela, dice Geremia. Il vescovo la deve vedere prima e più degli altri questa strada. Il terzo è cercare di vincere tutto e tutti con l'amore.
La parola è quindi passata a mons. Sabino Iannuzzi il quale ha sottolineato di aver più volte pensato, da quel 1° marzo, giorno in cui gli venne comunicata l'intenzione del papa di quella nomina che avverrà poi formalmente il 5 marzo, perché a me?
Beato il servo che non si ritiene migliore quando viene esaltato perché quanto vale l'uomo davanti a Dio è quello e non di più.
Stasera ho percepito che lo spirito degli apostoli mi consegna la pienezza del Vangelo.
Quindi mons. Iannuzzi ha rivolto molti grazie a quanti egli ritiene abbiano contribuito alla sua formazione ed al suo percorso di fede.
In particolare un abbraccio ha inviato al padre Gerardo che prega per lui dal cielo, alla mamma Lorenza ed allo zio Lorenzo da cui ha appreso la rettitudine della fede.
Grazie a papa Francesco, ad Arturo Aiello, vescovo della sua città natale, Avellino (alla cerimonia presente anche il sindaco Gianluca Festa).
E poi, ancora, grazie alla Chiesa ed a Benevento dove mi sono formato.
Un grazie speciale a monsignor Accrocca, amico fraterno a motivo delle sue competenze francescane conosciuto peraltro prima ancora che fosse nominato arcivescovo di Benevento.
Un ricordo è andato anche all'arcivescovo Andrea Mugione.
Un grazie poi alla famiglia di elezione, l'Ordine dei Frati Minori. Ringrazio ancora la mia amata sposa che è la chiesa di Castellaneta ed a monsignor Claudio Maniago.
Sono un vescovo novizio, ha detto rivolto all'arcivescovo metropolita di Catanzaro, ed avrò bisogno ancora di vicinanza.
Un grazie anche al sindaco Mastella ed al presidente facente funzioni della Provincia, Lombardi.
Fatemi posto nei vostri cuori, ha detto poi rivolto ai fedeli di Castellaneta. Voi già lo siete nel mio e siete ora la mia nuova famiglia.
Infine, mons. Iannuzzi ha chiesto al Signore di dilatare il suo cuore per fare entrare i nuovi amici senza far uscire i vecchi.
Ha ricordato, infine, che domani si celebrano i sei anni dall'ordinazione episcopale di mons. Felice Accrocca che fu subito destinato ad essere arcivescovo di Benevento.
Poi il nuovo vescovo ha fatto il giro della struttura impartendo la benedizione a tutti i presenti (nella quindicesima e sedicesima foto in basso).
Sin qui la cronaca della celebrazione.
C'è da aggiungere che i momenti salienti della cerimonia sono stati sottolineati dalla corale cittadina "Mater Misericordiae" e da altri cori parrocchiali diretti da Daniela Polito (nella ventesima foto in basso).
Infine, mons. Iannuzzi ha anche ringraziato chi ha gestito l'organizzazione interna ed esterna al PalaTedeschi.
All'Associazione dei Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile ed in particolare all'Associazione Nazionale Polizia di Stato che è stata presente nel Palazzetto con ben 22 volontari che hanno egregiamente svolto il compito loro affidato anche distribuendo al pubblico centinaia di bottigliete d'acqua oltre ai libretti per seguire agevolmente tutte le parti della celebrazione.
L'ultima foto monsignor Sabino Iannuzzi l'ha dedicata alla mamma.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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