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Benevento, 13-05-2022 18:15 ____
A Benevento i revisionisti della storia sono di "Sinistra"
Mostrano di non avere sufficienti basi politiche e di ignorare perfino le minime conoscenze indispensabili per analizzare e capire i veri motivi della tragedia in atto, difendendo ciecamente gli Usa, commenta Piero Mancini
Redazione
  

A Benevento i revisionisti della Storia sono di "sinistra".
E' questo il titolo della nota di riflessioni di Piero Mancini (foto).
"Caro direttore - ci scrive - dopo mesi di guerra, morte e distruzione ancora c'è chi, nella nostra città, atteggiandosi a intellettuale di provincia, dispensa, in modo grossolano, lezioni morali a vanvera.
Mostrando di non avere sufficienti basi politiche e ignorare perfino le minime conoscenze indispensabili per analizzare e capire i veri motivi della tragedia in atto, difendendo ciecamente gli Usa.
Il Papa, che rifugge da posizioni politiche, questa volta ha evidenziato precise responsabilità: la Nato ha abbaiato alle porte della Russia, provocando la sua scomposta reazione.
E' molto pericoloso l'espansionismo Usa, tramite la Nato, che non si vorrebbe arrestare neanche ai confini della Russia: Biden ha dichiarato, nel discorso di Varsavia del 26 marzo, che gli Usa perseguono, con le sanzioni, anche  la sostituzione di Putin alla guida della Federazione.
I cattolici pacifisti, Marcia Perugia-Assisi, sono stati accusati, in modo dissennato e fascistoide, soprattutto dal Pd, di essere sostenitori di Putin.
Calunnia provocatoria che ha colpito anche il direttore di "Avvenire", Marco Tarquinio, per il solo fatto di scrivere ciò che è sotto gli occhi di tutti e la concreta oggettiva realtà dei fatti.
Osservati scevri da valutazioni politiche di parte.
Che gli Usa, per favorire propri interessi geopolitici e economici, stanno utilizzando l’esercito ucraino per la guerra contro la Russia; che, l'invasione è stata provocata da una trappola studiata a tavolino, fin dal 2014, in cui Putin è stato costretto a cadere; che, Zelensk'yj non è un libero leader ma un presidente dimezzato che deve sottostare alle direttive di chi fornisce le armi e guida il suo esercito, a cui  interessa che la guerra continui a lungo.
Gli Usa e la Nato, hanno pianificato e organizzato, facendo leva sul neonazismo e nazionalismo ucraino, la guerra nel cuore dell'Europa.
Lo denuncia anche il giornale "ItaliaOggi": "Putin è caduto nella trappola che fu ipotizzata dagli americani".
L'articolo riprende una "profetica" analisi pubblicata, in tempi non sospetti, dal periodico "Limes", autorevole rivista di geopolitica internazionale, a firma del direttore, Lucio Caracciolo, il 12 aprile del 2021, dal chiaro titolo: "Liquidare la Russia, isolare la Cina".
In esso, come si può leggere per esteso sulla rivista "Contropiano", è descritto, con grande precisione, ciò che oggi è concreta realtà.
Gli obiettivi veri che gli Usa e la Nato hanno in mente: la guerra in Ucraina è solo la prima fase di un disegno, economico e militare, più ampio: indebolire militarmente e economicamente oggi la Russia per isolare e colpire più facilmente domani la Cina.
L'ultima guerra per imporre a tutto il mondo la propria egemonia.
Alle stesse conclusioni, partendo da una diversa angolazione, analisi prettamente economica, giunge anche Guido Salerno Aletta, sul quotidiano "MilanoFinanza", con l'articolo: "La guerra in Ucraina sarà il prologo dello scontro finale Usa-Cina?"
Interventi autorevoli, difficilmente classificabili a sostegno di Putin.
Leggerli sarebbe molto utile anche allo scalfarino di Benevento.
E' folle il progetto di muovere guerra alla Cina, che sarebbe nucleare, nei prossimi anni.
Per questo, penso che sia necessario prendere posizione, ora che vi sono ancora le possibilità, e organizzarsi superando le deleterie divisioni che fanno gioco solo agli Usa.
La guerra in Ucraina, oltre a gravissimi negativi effetti economici sulla nostra vita, ha già provocato gravi danni sulle coscienze.
Profondi, insanabili e estremamente pericolosi.
Le tante organizzazioni neonaziste, da anni attive in Europa e con un seguito crescente, hanno ricevuto nuova linfa e legittimazione politica  dalla pericolosa esaltazione, eroi resistenti, manifestata per il battaglione neonazista Azov dai media occidentali.
Troppo sensibili alla "giusta" narrazione americana, da elargire ai popoli.
Anche in città, purtroppo, c'è qualche omologato seguace utile e spocchioso strumento di propaganda massmediale.
Il revisionismo storico, appannaggio fino a ieri dei neofascisti, avanza pericolosamente, conquistando anche qualche esponente sinistrato.
Non solo del Pd, compatti in prima fila nella difesa degli interessi strategici Usa, che hanno già espresso un ministro come Minniti, molto apprezzato dai neofascisti di Forza Nuova e Casapound.
Anche singoli individui si sono lasciati trascinare nel gorgo. Sono coloro che esprimono pubblicamente la loro miseria morale.
Infine, Putin ha perso in Europa la guerra mediatica e della propaganda.
Perderà anche quella politica: i neonazisti in Ucraina avranno un grande peso nel futuro Parlamento, nel governo e nell'intera società.
Non andrà meglio all'Europa. Divisa, subalterna e in grave crisi economica.
Noi, saremo costretti a vivere la più grande crisi economica della nostra storia".

comunicato n.149570




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