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Benevento, 11-05-2022 18:21 ____
Contromanifestazione del Comitato Sannita Acqua Bene Comune. Dinanzi al Liceo "Giannone" distribuiti dei volantini contro la campagna di Gesesa
Alcuni studenti, afferma il responsabile del Movimento Abc, Giovanni Seneca, hanno rifiutato di ricevere in dono la borraccia offerta dall'Azienda che gestisce il servizio idrico integrato
Redazione
  

Nuova iniziativa del Comitato Sannita Acqua Bene Comune (Abc) presieduto da Giovanni Seneca, per dire no alle campagne di marketing nelle scuole.
"I volontari del Comitato - si legge nella nota inviata alla Stampa - hanno distribuito oltre 700 volantini in piazza Risorgimento agli studenti del Liceo Classico "Giannone", in concomitanza con l'ennesima campagna di disinformazione di Gesesa, società partecipata dalle multinazionali francesi.
Il messaggio rivolto ai ragazzi è stato rapido ed efficace: "L'acqua pubblica non si vende al prezzo di una borraccia".
Molti studenti si sono incuriositi, perché non avevano avuto sin'ora nessuna informazione sul problema della privatizzazione dell'acqua, in quanto al Liceo "Giannone" nessuno ha spiegato che undici anni fa c'è stato un referendum nel quale 26 milioni di Italiani hanno detto che l’acqua deve stare fuori dal mercato e che non si può fare profitto sull'acqua.
Ricordiamo che in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua il 15 marzo, il Comitato Sannita Abc ha promosso in otto scuole superiori di Benevento l'evento "Acqua e Cambiamenti climatici", con padre Alex Zanotelli e Luca Fiorani, docente universitario, ma ai ragazzi del "Giannone" è stata inibita la partecipazione.
Il volantinaggio odierno è stato apprezzato da numerosi docenti sensibili alla problematica e alcuni ragazzi hanno deciso di non accettare il "dono" della multinazionale, poiché gli è stato spiegato che dietro questa campagna, apparentemente tesa al risparmio della plastica, c'è il solito greenwashing o ecologismo di facciata, che nasconde l'intento di Acea diventare il gestore unico della nostra risorsa.
Nel frattempo, il Comune di Benevento procede verso il processo di privatizzazione dell'acqua in totale disprezzo della volontà popolare e degli appelli di Papa Francesco e dell'arcivescovo Accrocca, che ci insegnano che ogni privatizzazione dell'acqua è inaccettabile.
La richiesta del parere preventivo dell'Ente Idrico Campano è una nuova finzione per procedere alla vendita della risorsa idrica.
L'Ente Idrico Campano, sino ad oggi inadempiente nell'affidamento del servizio, in violazione della legge regionale numero 15/2015, non può autorizzare il Comune ad effettuare una proroga tecnica senza gara d'appalto, in quanto ciò contrasta con le norme, la giurisprudenza, gli stessi indirizzi del distretto Calore-Irpino e i pareri dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (Anac).
Restiamo del tutto meravigliati di una simile "stranezza", né ci conforta la circostanza che un affidamento senza gara sia stato già fatto in altri comuni sanniti.
L'Eic e il sindaco fanno il gioco delle tre carte, perché sanno bene che il servizio idrico non può essere interrotto, con o senza proroga illegittima e il Consiglio comunale deve prendersi la responsabilità morale e giuridica di fare la proroga tecnica.
Ricordiamo la recente impugnativa proposta dal ministro Cingolani dinanzi alla Corte Costituzionale della proroga del servizio idrico in Emilia Romagna, che costituisce un monito per i privatizzatori di casa nostra.
Il Comitato Sannita Abc continuerà a far sentire la propria, voce a partire dalle scuole per informare i cittadini, perché la privatizzazione dell'acqua colpirà le future generazione e le fasce più deboli".

                                                       

comunicato n.149514




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